Il passaggio alla “fase due” dell’era Tidei non è ancora iniziato. Proprio oggi, in occasione del consiglio comunale, molti cittadini erano accorsi per assistere alla remissione delle deleghe e degli incarichi che la parte sinistra della maggioranza che sostiene il sindaco, aveva annunciato con grande clamore nei giorni precedenti. Basti per tutte ricordare la scenografica proposizione di Emidio Bufalini a nome di tutta la sinistra fatta in una sala Odescalchi affollata martedì sera. Tutto questo evidentemente non è bastato. Un breve accenno, durante una pausa dei lavori, un consulto al capezzale di questo governo cittadino malato, ma non moribondo e si è consumato l’ennesimo inciucio centrista ai danni di una sinistra chiassosa ma inconcludente, poco propositiva e soprattutto inconsistente, diluita in una maggioranza che, con Tidei in testa, ha i numeri per governare, con o contro la sinistra, forti anche dell’appoggio di parte di An. Indubbiamente, nonostante le dichiarazioni di apertura del sindaco e dell’assessore Notazio riguardanti un clima cordiale e disteso, all’interno della maggioranza qualcosa sicuramente non va. Prova ne è l’ingresso, nella saletta nella quale è avvenuta la riunione estemporanea dei consiglieri di maggioranza, praticamente di tutto lo stato maggiore di Rifondazione Comunista. All’uscita Giovanni Dani, resosi conto probabilmente dell’inutilità di ogni gesto clamoroso e lasciato solo, a suo dire, per il senso di responsabilità delle altre quattro componenti della sinistra, ha tuonato contro i consiglieri di minoranza definendoli «furbetti del quartierino, pronti a entrare in giunta» probabilmente in sua sostituzione. Pronta la replica di Venanzo Bianchi, capogruppo di minoranza, che si è dichiarato stanco dei continui maldipancia fatti registrare all’interno della maggioranza e confuso dai messaggi contraddittori. «Stamattina all’apertura dei lavori andava tutto bene, poi alle dodici ci dicono che sia tutto da risolvere. Nessuno, da parte nostra, intende fare il furbetto e subentrare a chi sarà tagliato fuori dalla maggioranza». Situazione complicata che non è passata inosservata alla minoranza. Roberto Bacheca (An) è tornato, a fine seduta, sullo stesso argomento replicando ad un intervento del sindaco. «Se Tidei dice che la maggioranza ha le idee chiare - afferma Bacheca - allora ci venga evitato lo spettacolo di criticarvi continuamente uno con l’altro». Quella sottoscritta però per ora sembra solo una tregua. Sono in calendario una serie di riunioni di verifica che culmineranno, il 7 novembre, con una riunione di maggioranza, questa volta decisiva
28 ottobre 2006
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