Questo quanto riportato stamattina da "Il Tempo". Flaminia Assumma a cuore aperto parla delle polemiche scatenate da una serie di bordate che in questi giorni le sono giunte da "sinistra". L'articolo è a firma dell'amico Demetrio Logiudice.
Furia Flaminia Assumma su chi l’accusa di ...
... aver tradito il suo elettorato sostenendo la giunta Tidei. Con una lettera aperta ai rappresentanti di Verdi, Margherita, Prc, Circolo Pertini, Italia dei Valori e alcuni Ds, l'ex consigliere di An punta il dito sul "nulla di fatto" di quelli che hanno ritirato l’appoggio all’amministrazione del centrosinistra. «Cari "amici" dei Verdi, della Margherita, del Prc, del Circolo Pertini, dell’Italia dei Valori e alcuni dei Ds - esordisce l’Assumma - vedo con piacere che nell’invano tentativo di sparlare di me non avete fatto altro che descrivere, con dovizia di termini, voi stessi. Proprio voi parlate di cambiare maglia quando, in due anni circa di Governo, siete stati non solo completamente inutili, ma anche distruttivi per l’intera città e per tutti i cittadini, sia di destra che di sinistra che di centro. A differenza vostra che avete rinnegato non solo la coalizione nella quale siete stati eletti e il vostro sindaco, notoriamente dei Ds, e che avete tradito tutti coloro che, votandovi, pensavano di eleggere i propri rappresentanti dai nobili ideali di sinistra e che avrebbero amministrato (e sottolineo amministrato, non occupato le poltrone senza fare assolutamente niente pur percependo stipendi da assessori o da delegati) per il bene comune, la sottoscritta ha fatto una scelta di "indipendenza" alla luce del sole e con dignità, dopo aver concordato il tutto con gli elettori e i responsabili del partito del quale in passato ero un'esponente, al fine di poter serenamente ed in una volontaria pausa di riflessione dalla politica in senso stretto, collaborare con progetti ed iniziative alla vita amministrativa». Il discorso passa presto agli incarichi ricoperti dalla Assumma e sottolineati dai suoi detrattori. «Mi dispiace che, nella foga distruttiva che da qualche tempo ha colpito coloro che hanno preferito uscire dall’attuale Maggioranza di Governo a Santa Marinella, non ci si sia né bene informati sul fatto che io non ricopro un incarico al Mignone bensì al Consorzio Medio Tirreno (del quale consiglio a tutti di documentarsi sulla produttività e sui bilanci, tanto per poter tracciare le differenze tra chi lavora e chi scalda le poltrone), né su quanto stabilito dalla finanziaria dal 2007, né su quelli che sono i pareri legali espressi anche alla luce del nostro statuto circa le incompatibilità dei consiglieri comunali nei Consorzi. E comunque qualora dovessi scegliere tra i due incarichi, naturalmente sceglierei quello per cui sono stata eletta. Sorge spontaneo il dubbio che qualche ex delegato, invece di agire per la cosa pubblica, per il sociale e per l’ambiente abbia esclusivamente pensato di condurre una battaglia personale per ottenere incarichi remunerati per sé e per i propri familiari e che, non ottenuti, parli del sindaco chiamandolo "Pietro Gambadilegno" o "benefattore" dal fascino discreto della sottoscritta al proposito nessuna polemica nei confronti di chi è persona di così basso livello, ma semplicemente un ricorso alle vie legali».
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