Guardiamoci alle spalle e con amarezza constatiamo che due anni e mezzo sono passati invano. Una città legata, imbavagliata e completamente sottosopra. A metà del mandato elettorale, plebiscitario, nulla di quanto era scritto sul programma è stato fatto. Tutte le realizzazioni da ascrivere a questa amministrazione sono fuori dai patti pre-elettorali. Rivoluzione della viabilità, strisce blu, utilizzo massiccio del sistema project-financing, multiservizi, consulenze a pioggia, autovelox, nulla di tutto ciò era previsto, prevedibile o annunciato. Manca la più volte accennata concertazione, sia con le forze sociali che con la città, con l'elettorato e con chi vi abita anche solo per dormirci. Ora la mossa ad effetto. Il Faraone ha il suo asso nella manica, Eugenio Fratturato. Tutti attendono il consiglio comunale di mercoledì dove il nostro Jolly potrebbe annunciare, ma non crediamo lo faccia, il suo passaggio da una sponda all'altra. Quanti in maggioranza siano favorevoli a questo salto non ci è dato di sapere, ma molti si stanno fregando le mani dalla gioia. Nessuno sembra capire che Fratturato in maggioranza ci andrà a cavallo, ma come un cavallo di Troia. Perchè è un tipo che alza la voce, che batte i pugni sul tavolo, che ritiene ogni promessa un debito, non certo come chi ha governato la città finora che di ogni promessa ha fatto un compromesso. Portare Fratturato in maggioranza potrebbe essere un'ottima mossa per accelerare il processo di disgregazione della "gioiosa macchina", evitando un accanimento terapeutico su un paziente, la città, che ha bisogno di ben altro. Ed in fretta.
Il mugugno generale si sta trasformando in rabbia. Ogni iniziativa dell'amministrazione viene criticata, a prescindere, proprio per insofferenza e chi sta in poltrona lo sa. E' il motivo per il quale i conti del 2006 verranno svelati solo all'utlimo minuto utile. Conti alla mano ci accorgeremo che il sogno si è trasformato in un incubo.
E' ora di svegliarci.
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