Oggi mi gira male e per questo sono costretto a prenderla alla lontana. La signora Lattanzi sta soccombendo al personaggio da lei stesso creato, una macchietta, che se all'inizio poteva destare simpatia ora, dopo la prima pioggia, comincia a fare la ruggine. Tre gli aspetti che sono venuti fuori in questi giorni.
Per prima cosa sta assomigliando sempre più al personaggio del Faraone, per presenzialismo e per spirito indomito. Come il Faraone promette, in un caso l'uno contro tutti, l'assemblea popolare e nell'altro caso la lunga fila si salsicce, ma poi non è in grado di mantenere. Daltronde siamo in inverno ed una festa sul mare può ben essere rovinata da una mareggiata, a dicembre ed alle cinque della sera, ma raccontare che si sta svolgendo a piazza Roma dove invece si festeggia il presepe costruito dal rione è proprio una puzzonata degna del Faraone dei tempi migliori.
Per seconda cosa dobbiamo rilevare il fatto che finalmente abbia confessato. ha confessato infatti di aver smanettato per ben due ore su questo, disprezzato, blog pur di aumentarsi da sola le preferenze. Probabilmente qualche nostro amico l'ha scoperta e lei, come la volpe di Esopo si è dovuta "attaccare al ...blog". Ecco spiegato il lievitare, giorno dopo giorno, delle sue piccole affermazioni personali, che come tutti i nodi alla fine è giunto al pettine. Altro che consenso popolare!
Infine per terza cosa dobbiamo rilevare come abbia a cuore l'insegnamento del filosofo tedesco. Infatti proprio Schopenhauer nel suo trattato "l'arte di ottenere ragione" spiega al 38° esempio come quando manchino gli argomenti sia opportuno insultare l'avversario, "buttarla in caciara" come traduciamo noi. Solo che Anna Maria Lattanzi è talmente buona che in fondo di avversari non ne ha. E i tarallucci, alla fine, se li è mangiati tutti da sola.
1 commento:
Lasciamo da parte, per cortesia, le citazioni dotte: perché non tutti le possono capire così come molti ne potrebbero rimanere affascinati in maniera fittiziamente manipolativa in virtù proprio della loro minore cultura. Ciò che interessa maggiormente oggi alla gente è veramente qualcosa di "INEDITO" (non uso il termine "nuovo" perché abusato e usurpato). Quindi, per amore della Verità vera, non conta neanche la versione dell'uno o dell'altro. Oltre a tutto ciò, è innegabile che la Signora in questione ha come dote (almeno fino ad ora, in quanto unica) ciò che a tutti gli altri manca: cioè l'inedito. Certo è che andrà riempito di contenuti, di rapporti umani e un pizzico di saper fare Politica e che alla fine si dovrà, inevitabilmente, tradursi in numeri (di voti). La vera battaglia non è tanto tra Tizio contro Caio e contro Sempronio ma tra un modo vecchio, usurato e auto-screditato di fare politica e un modo "diversamente inedito". E' ovvio che quest'ultimo, comunque, dovrà pagare lo scotto del "noviziato" e tutti noi insieme ad esso. Ma è anche vero che le alternative a questo sarebbero di nuovo i governi dei Faraoni, degli Alìbabà (ovviamente con i 40 ladroni) o dei Vecchi cammelli con le loro truppe cammellate.
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