30 ottobre 2007

Per Emidio

Dunque, prescindendo dal fatto di dover rispondere serenamente ad un piglio tutto riposto, chissà com’è, costantemente in una precisa zona ideologica, provo a segnalare un paio di idee. La prima, se qualcuno apre una conversazione su un tema qualcun’altro non si meravigli se ci sono persone che la proseguono perché ad essa interessati. Se poi si vuol far polemica sterile, solo perché la conversazione non interessa, allora è tutto un altro discorso. Se poi si ricomincia con le storpiature dei nomi, con le richieste imperative di fornire nome e cognome su ciò di cui va o non va discusso, allora siamo proprio messi male. Ma andiamo più a fondo e meglio. Comprendo il malessere generatosi negli animi di chi si è reso CORRESPONSABILE del ritorno di Tidei a santa marinella, lo comprendo benissimo ve lo assicuro. Sono cosciente del fatto che anni di battaglie ambientaliste sono state vilipese da un sostegno ad una giunta di centro-sinistra-destra; penso sia avvilente, me ne rendo conto. La seconda, continuo a ripetere che: su un blog si parla liberamente di ciò che qualcuno ritiene importante a prescindere dal fatto che a qualcun altro non interessi (figuriamoci se poi di mezzo ci si mette un cosmopolita che mette in crisi quei quattro schemi della sinistra radical-chic di santa marinella); che nei discorsi dei cosiddetti politici locali non si sente mai parlare di scelte amministrative legate ad una precisa appartenenza ideale perché si corre solo per amministrare e non per affermare una visione dello sviluppo del territorio ed del vivere civico (ad esempio no alle palafitte e si alle case popolari, no alla privatizzazione dell’acqua e si all’installazione dei pannelli fotovoltaici sui palazzi di proprietà pubblica); del motivo perché ancora non sia sorto un comitato civico per redigere un codice da far sottoscrivere ai candidati e sul quale far dire su temi precisi che posizione assumeranno. E per finire ed essere chiari, queste non sono ELUCUBRAZIONI, queste considerazioni sono le radici delle scelte politiche e amministrative; questo è il luogo dove nascono le appartenenze, le similitudini, le distinzioni. Sento ancora parlare di categorie ottocentesche, del povero Fratturato preso come capro espiatorio quando tutti gli altri fanno le verginelle di bianco vestite, di personaggi che hanno dimostrato di essere quel che sono almeno venti anni fa e che meditano di ripresentarsi (e che saranno rivotati!). Mai sentito parlare del rapporto tra Tidei e COSVITUR, mai sentito parlare dei derivati finanziari utilizzati dalla giunta Tidei a Civitavecchia? Un nuovo modello antropologico si è fatto strada, i nuovi barbari sono alle porte (quelli che volevano vincere con Tidei al comune e con Storax alla regione, per intenderci), un cinico e virale sentimento di costante appartenenza alla maggioranza si è diffuso tra la popolazione. Sveglia ragazzi, occorre elaborare nuove forme di aggregazione civica, sennò questi sei mesi passeranno in fretta e ci risveglieremo in un altro incubo. “Ai governanti voltai le spalle quando vidi ciò che essi chiamavano governare: mercanteggiare e patteggiare con la plebe… Fra tutte le ipocrisie, questa mi parve la peggiore: che, anche quelli che comandavano, simulavano le virtù dei servi” (F. Nietzsche).
Il Cosmopolita

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