Sebbene con una esigua partecipazione di volontari (e bisognerà interrogarsi anche su questo: forse le azioni dimostrative non bastano più, e occorre probabilmente un segnale istituzionale più deciso in merito), si è comunque svolta la giornata ecologica organizzata dall’Associazione VivereMeglio. L’obiettivo principale è stato raggiunto: tutti i rifiuti ad eccezione degli inerti sono stati ammassati in maniera tale da consentirne facilmente il prelievo da parte dei mezzi dell’AMA, e in conseguenza tutto ciò che è rimasto (quintali di calcinacci!) è ora libero e pronto per essere prelevato dalle ruspe e mandato negli appositi centri preposti allo smaltimento (anche se in molti punti occorrerà l’ausilio di un martello pneumatico: evidentemente delle betoniere hanno scaricato i residui del cemento ancora fresco o semplicemente lavato i loro cassoni gettando il tutto su mucchi di inerti preesistenti, creando dei conglomerati non sollevabili da nessuna ruspa tradizionale!). Rimangono sul sito una batteria esausta e un pianale di ethernit, che non è stato ovviamente possibile prelevare. La discarica per stasera è chiusa, come evidenzia la foto del cancello ripristinato, ora c’è da togliere tutto ciò che è stato disposto in mucchi separati! Stabilendo anche una volta per tutte il destino dell’ex capannone del Rione Combattenti (decisamente da abbattere) e dei quattro pianali dei vecchi carri allegorici lasciati lì da altrettanti Rioni, che andrebbero rimossi. Interessante è stato scoprire tra i vari mucchi di calcinacci una scheda carburanti della ditta Marongiu Salvatore Costruzioni Edili, una delle due (l’altra è quella di Fronti) cui era stato concesso l’uso del piazzale come punto di appoggio dei rispettivi cantieri, ormai chiusi. Magari ci si fa dare una mano da loro per ripulire l’area dai calcinacci che ci sono rimasti? E’ difficile credere che appartengano a privati furgonisti tutti i residui del lavaggio delle betoniere, evidenti in molti punti del piazzale… o magari quel libretto è finito lì per caso, portato dal vento…
Stefano Crispu
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