04 ottobre 2007

Tutti a casa


Pietro Tidei non è più il sindaco di Santa Marinella.
Con la presentazione delle dimissioni da parte di undici consiglieri comunali sui venti eletti Santa Marinella non ha più una maggioranza in grado di governarla. Stamattina è stato protocollato un atto firmato da Roberto Bacheca, Renzo Barbazza, Venanzo Bianchi, Giovanni Dani, Angelo Grimaldi, Marco Maggi, Roberto Marongiu, Giuliano Notazio, Achille Ricci, Fabrizio Romitelli e Fabio Quartieri nel quale, con toni molto duri ed argomentazioni pesanti, fra i quali l’accusa al sindaco di gestire a livello personale il governo cittadino, sottolineano l’esigenza e l’inevitabilità di chiudere immediatamente questa legislatura. I primi segnali di una crisi strisciante si sono avvertiti qualche settimana fa. Un appoggio determinante è arrivato tre consiglieri comunali aderenti alla Nuova Democrazia Cristiana, Marongiu, Maggi e Quartieri, che attraverso atteggiamenti, documenti ed interviste facevano intendere di mal sopportare uno stato di cose che di fatto paralizzava l’attività amministrativa e la crescita della città. Sapiente gestore della crisi è stato Achille Ricci che ha saputo mediare tra le esigenze dei vari gruppi coinvolti e far arrivare tutti indistintamente i consiglieri di opposizione e i tre consiglieri di maggioranza, fra i quali due assessori, alla decisione. La maggioranza quindi che sosteneva il sindaco Tidei, dopo lo splendido successo elettorale dell’aprile 2005 si era fatta via via più esigua perdendo, nel tempo, prima l’assessore di Rifondazione Comunista, Dani, poi l’assessore dello Sdi, Notazio, ed infine, nei giorni scorsi, il presidente del consiglio comunale Barbazza. Una situazione scricchiolante e difficile da gestire tanto che il penultimo consiglio comunale era saltato per la mancanza del numero legale, provocata proprio dalla Nuova Dc. Ora il Prefetto di Roma dovrà nominare un commissario che gestirà il comune fino alle elezioni che si dovrebbero svolgere nella prossima primavera in concomitanza con le elezioni provinciali. Infatti le dimissioni della maggioranza dei consiglieri non concedono appello al sindaco, come nel caso della mozione di sfiducia, provocando lo scioglimento del consiglio comunale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto tempo si è perso per non essere arrivati a primabvera a questa giusta decisione? Questa la domanda che andrebbe posta ai firmatari dello scioglimento del consiglio comunale che oggi sembrano volersi ergere a salvatori della patria! L'esperienza di Tidei a Santa Marinella dovrebbe aver ancora una volta insegnato che la liberazione del territorio dai lacciuoli di certi poteri si cocnretizza solo con un approfondito rinnovamento dei rappresentanti in consiglio comunale: e di quelli uscenti ben pochi meritano la riconferma

Anonimo ha detto...

Finalmente l'incubo è finito! Tidei e i suoi schiavi se ne vanno a casa. Ora che si apre una fase nuova c'è da sperare che i cittadini, di qualunque appartenenza politica, sappiano distinguere tra chi si è sempre opposto a questa maggioranza o comunque si è dissociato per tempo e chi invece l'ha sempre appoggiata accontentandosi di qualche incarico (ben retribuito!)o di qualche sistemazione di figli ed amici nelle aziende municipalizzate o, peggio, facendoci affari insieme. Propongo di istituire un elenco di persone che a vario titolo hanno dato l'appoggio a Tidei che dovrebbero essere bandite per sempre da ogni riunione politica di destra o di sinistra. Ovviamente questo elenco può essere aggiornato con altri nomi nomi che ora mi possono sfuggire! Eccolo: Fronti padre e figlio e....Spirito Santo (cioè Tidei stesso!); Gasparri medico con fratello in affari; Fratturato-Mastella con i suoi continui contorcimenti politici; l’ex-camerata Assumma con il suo incarico ben retribuito; tutto il partito dei DS (Leggi: Famiglia Benci!)che hanno fatto fuori una brava persona come Bucciarelli per spianare la strada a Tidei e sono rimasti in quattro gatti; il fido Iachini con il suo "arguto"consigliere Mucciola (sì, quello che pretendeva di controllare Tidei dall'interno!); il ricattabilissimo Mauro Trebbiani ; un certo Siviero (di cui si ignora la collocazione politica e il pensiero….!); un ‘altro “bravo ragazzo di centro” che si chiama Bianchi e che dovrebbe costruire qualcosa a mare alla foce dello Sciatolone. Poi ci sono le varie anime "candide"della sinistra, cioè Nando Bianchi (sì, quello che sbraitava contro Tidei all'inizio e poi è stato zittito con un incarico ben retribuito!), Giovanna Caratelli che si è giocata tutta la sua onorata carriera di insegnante presentandosi alle elezioni senza essere eletta e perdendo sempre di più la faccia dietro a Tidei (e a Samuele Anselmo, altro campione di servilismo e trasformismo!). Poi c'è Biagio Di Bella, altra anima candida dei gloriosi DS (anche se poi ha votato per Forza Italia come ha ammesso lui stesso una volta!) con un bell'incarico nella Multi Servizi. Poi ci sono i tanti "palazzinari"amici o parenti o prestanome di Tidei (Ridolfi, Lomonaco,Fronti, Ballarini ecc.)che purtroppo non hanno potuto completare il sacco del paese perchè il loro capo è stato cacciato via in malo modo,dopo essere stato cacciato dal Parlamento, da Tolfa, da Civitavecchia, da Allumiere, dall'autorità portuale ecc. ecc.
Cosa resta? Tante case e cemento,qualche supermercato in più, molti alberi abbattuti, un paese allo sfascio ed infine un cumolo di macerie politiche ed umane che resteranno a lungo nella vita di Santa Marinella.
The badman