17 gennaio 2007

Diffide contro il cemento

Nel Consiglio Comunale del 13 dicembre si è approvata la convenzione con la Società che andrà a realizzare 90.000 mc. in località Poggio Principe.
La sinistra si è dichiarata contraria in virtù del fatto che il progetto di lottizzazione va ad incidere in un’area che la Regione Lazio ha riconosciuto come assimilabile a bosco, sulla quale vige la normativa dettata dalla L.R. 39/02 (art. 37), di cui fa riferimento la nota della Regione, Dipartimento Territorio. Qualsiasi trasformazione di queste aree è dunque vietato, fatte salve le eventuali autorizzazioni rilasciate in conformità all’art. 151 del d.lgs. 490/99.
Al di là delle sentenze che si sono succedute nel corso degli anni, da quando nel 1964 è stata presentata la lottizzazione fino alla richiesta di un indennizzo di decine di miliardi delle vecchie lire, c’è da dire che in 42 anni si sarebbe potuto normare quanto necessario per rendere lo sviluppo urbanistico più razionale e non aspettare la pianificazione dettata dai tribunali. Ma sappiamo che, quasi come un destino ineluttabile, la pianificazione urbanistica in questa città appare, allora come ora, come una chimera.
Ma se è vero che ci troviamo ad adempiere ad un obbligo dettato dal Consiglio di Stato è pur vero che, comunque, la ratifica deve anche ottemperare alle normative vigenti in materia urbanistica e ambientale.
Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista, i Verdi, l’Italia dei Valori e il Circolo Pertini hanno inviato una diffida alla Regione e all’Amministrazione Comunale affinché nessun altro atto venga adottato in merito, prima che la Società lottizzatrice non abbia presentato il progetto esecutivo alla Regione e la stessa non abbia verificato il rispetto delle prescrizioni.
Le forze della sinistra vigileranno affinché vengano ben valutate dalla Regione le peculiarità ambientali presenti nell’area e pesate con attenzione, anche per la loro funzione di equilibrio eco-urbanistico. L’attenzione è necessaria per non ricadere nell’errore già vissuto con l’”ecomostro”, per cui atti apparentemente legittimi ma poi cancellati dal tribunale permettano vere e proprie rapine di porzione di territorio.

Prc, Verdi, Idv, Circolo Pertini - Santa Marinella

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