Possiamo stare tranquilli. Gli oltre trenta progetti che il sindaco ha recentemente presentato, per ora in forma riservata, non esistono ne esisteranno mai. Lo stesso sindaco si è affrettato a precisare che non sono progetti ma proposte, il che significa che forse non si faranno mai. Bisognerà prima testarli fra la gente, farli assaggiare al popolo e poi, forse, si proverà a metterli su strada, ma non si faranno mai. Lo ha assicurato il sindaco. In effetti a scorgerli tutti (proveremo anche a pubblicarli qui sul blog, tanto per farli conoscere in giro) si nota un unico filo conduttore. L'amministrazione pubblica, secondo il codice Tidei, prevede il massimo disimpegno dai lavori pubblici, tanto che non si è nemmeno preoccupata di assegnare all'ufficio un assessore. I lavori si faranno tutti in project. Ci penseranno investitori privati, pagati in natura, e allo scadere del business si potrà ritrattare tutto. Il personale, poi, anche questo verrà gestito da un'altra società, la Multiservizi. Le entrate tributarie? Indovinato, c'è una società privata che lavorerà per due soldi al posto del comune. L'ufficio comunicazione non comunica più, fa propaganda (naturalmente non è la stessa cosa, o almeno crediamo). Se il comune non fa opere, non gestisce servizi, non impiega il personale e non regola le entrate perchè dobbiamo ostinarci a chiamare la congrega che si riunisce, sempre con il solito copione, nella biblioteca "consiglio comunale"? Chiamiamolo "consiglio d'amministrazione". Può darsi che indicando le cose con il loro vero nome comincino a funzionare!
11 febbraio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento