06 febbraio 2007

Solo apparentemente fuori tema

Solo apparentemente fuori tema, un piccolo momento culturale, un parallelo con la situaizone che vive ora la città. Meditate....
E’ in questo giorno nebbioso in cui sono caduti i nostri

“Sento il dolore del mio paese con le sue città in fiamme – le sofferenze inflittegli dai suoi nemici e dai suoi alleati – sento l’angoscia del mio paese lacerato nel corpo e nell’anima – chiuso nella ferrea trappola della sofferenza.”
Robert Brasillach (Nato a Perpignan, nei Pirenei Orientali il 31 marzo 1909. Assassinato il 6 febbraio 1945 a Montrouge)

Il 6 febbraio 1934, a Parigi, in Place de la Concorde, per la prima volta scendono in piazza, fianco a fianco in una grande manifestazione di protesta contro il simbolo della democrazia parlamentare, il Palais Bourbon (la camera dei deputati) e contro il governo a matrice radical-socialista presieduto da Daladier, militanti dell’estrema sinistra e dell’estrema destra. Tutti assieme, mischiati tra di loro i Camelots du Roi, gli attivisti dell’Action Française, i giovani operai della ‘cintura rossa’, membri della Jeunesse Patriote e militanti comunisti, ex combattenti disoccupati e studenti.

"Quanto a noi, non dobbiamo rinnegare il 6 febbraio. Ogni anno andiamo a portare delle violette in piazza della Concordia, davanti a quella fontana che è diventata un cenotafio (un cenotafio sempre più vuoto), in memoria di ventidue morti. Ogni anno la folla diminuisce, perché i patrioti francesi sono dimentichi per natura. Solo i rivoluzionari hanno compreso il senso dei riti e delle cerimonie. Ma se il sei febbraio fu un complotto malriuscito, fu d’altra parte una istintiva e magnifica rivolta, fu una notte di sacrificio, che resta nel nostro ricordo con il suo odore, il suo vento freddo, le sue pallide figure accorrenti, i suoi gruppi umani lungo i marciapiedi, la sua speranza invincibile in una rivoluzione nazionale, la nascita esatta del nazionalismo sociale nel nostro Paese. Che importa se più tardi tutto è stato sfruttato, dalla sinistra e dalla destra, di quel fuoco bruciante, di quei morti che sono stati puri. Non si impedirà a quello che è stato di essere stato.”


Robert Brasillach, Notre avant-guerre.



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