05 gennaio 2008

Vuolsi così colà dove si puote...e poi si scuote.


La libera citazione dantesca vuole sottolineare come ogni amministrazione, in rappresentanza dei poteri dello Stato e del consenso dei cittadini, può intervenire in maniera autoritativa, dove vuole... "e più non dimandare"


Un mostro di 35 metri innalzato l´estate scorsa tra i quartieri di Vigna Murata e Fonte Meravigliosa, in via Ferruzzi, per ospitare le antenne di telefonia mobile. «Già nell´agosto scorso bloccammo l´installazione delle antenne, ma è rimasto il mostro. Finalmente domani mattina (oggi, ndr) lo abbatteremo» dice Patrizia Prestipino, presidente del municipio XII, di quello che sarà il primo abbattimento di un traliccio di antenna realizzato completamente da un´ex circoscrizione.«Arriviamo alla demolizione - dice il minisindaco - grazie a un´ordinanza dell´ufficio tecnico del municipio, dopo che due dipartimenti comunali hanno revocato i permessi per le antenne su quel traliccio. Quindi dal punto di vista giuridico, quel mostro di 35 metri è abusivo. E noi lo rimuoviamo».In questa battaglia molto sentita dal territorio e dal valore simbolico altissimo per tutti i municipi, Prestipino è molto determinata.«Sulla vicenda - spiega - c´è un ricorso delle aziende di telefonia la cui sentenza è attesa a giorni. Anche se quel ricorso punta a censurare l´operato del municipio, noi andiamo avanti, perché siamo sicuri di attuare un´azione nel totale rispetto della legalità e del territorio. Il vero tema è il ripristino della legalità, e quindi la fiducia tra amministrazione e cittadini, che è stato lacerato da questa vicenda, dove i residenti di due quartieri si sono sentiti traditi da chi ha concesso quei permessi e poi li ha ritirati».
In questa difesa di principi e di tutela ambientale, Prestipino dice tranquillamente che «noi come municipio siamo stati lasciati soli, nonostante il parere favorevole dell´Avvocatura comunale alla demolizione. A cui provvediamo da soli». Con che mezzi sarà portata a termine l´operazione? «Con 20 mila euro di fondi municipali, dieci operai e due gru. Il "mostro" sarà sezionato in dieci blocchi da 3.5 metri l´uno per essere poi depositato sabato all´isola ecologica dell´Ama a Tor Pagnotta dove peraltro già ci sono i resti di altre strutture abusive che in due anni abbiamo rimosso».



di Gabriele Isman da Repubblica.it del 4 gennaio 2008

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