30 dicembre 2006

Non tutte le stampelle vengono per nuocere.

L'argomento di fine anno è, udite udite, chi ha stampellato chi.
Il meraviglioso ed assonante neologismo è stato utilizzato per definire il comportamento di chi, con coscenza e volontà o meno, ha reso possibile l'azione dell'avversario. Ed ecco ora le due correnti. C'è chi, come me, è convinto che gli stampellatori siano i ragazzi di V. Bianchi, G. Dani compreso. Un atteggiamento virile e politico sarebbe stato quello di lasciare la "stravagante" maggioranza di Tidei a cuocersi nel suo brodo. Così non è stato. Ma dire che F. Assumma ha stampellato Tidei è una cosa assolutamente fuori luogo semplicemente perchè lo stampellatore non è un soggetto che si prodiga in servizio permanente ma lo fa caso per caso. Invece F. Assumma è ormai dell'altra parte, ne riceve le meritate prebende e ricopre addirittura vistosi incarichi (vedasi la delega alla casa). Cosa c'e' di strano quindi nel fatto che Flaminia Assumma abbia alzato il braccio in soccorso di Tidei e dei suoi? Ha fatto il suo dovere, ha risposto alla chiamata con il più classico degli "Obbedisco".

Puerili sono anche le manifestazioni di giubilo.
Nessuno, ripeto nessuno, ha avuto il merito di nulla ne si può vantare di alcunchè. I 52 lavoratori sono nelle condizioni, quasi tragiche, nelle quali si trovano perchè la sciagurata gestione del personale e delle infrastrutture comunali attuata da chi ci governa li ha portati dove sono. Se non fossero stati deportati nella multiservizi oggi, alla luce della finanziaria appena approvata, sarebbero dipendenti comunali di ruolo. Il voto di giovedì non incideva sulla loro permanenza in servizio ma sul rinnovo degli incarichi, settore per settore, alla multiservizi. Se giovedì non si fosse votato non sarebbe successo nulla di completamente irreparabile. Si sarebbe riconvocato il consiglio per il 2 o il 3 gennaio successivo e tutto sarebbe andato avanti con la consueta ed ormai nota indolenza.

Certo far saltare un consiglio comunale per l'ignavia di una impalpabile ed ottusa maggioranza sarebbe stato un gesto clamorosamente politico, ma forse di far politica a Santa Marinella non ha mai avuto voglia nessuno.

25 dicembre 2006

Flaminia Assumma indipendente? No, solo molto confusa

Molta confusione. Questo il succo, credo, del pensiero di Flaminia Assumma, finalmente esternato pubblicamente dopo mesi di silenzio. Flaminia è concreta ed usa parole forti. Parla di indipendenza, pausa di riflessione, di ricorso alle vie legali. No, Flaminia, non si va dall’avvocato per così poco. Andiamo per ordine. E’ sicuramente una richiesta di indipendenza, quella di Flaminia Assumma e della scelta che ha fatto. L’Assumma si sente indipendente, più che esserlo veramente. Lei si sente talmente indipendente da tutti i suoi elettori da mettere a disposizione di Tidei il suo voto. Se si fosse presentata con il centrosinistra, con la lista di Tidei, i suoi elettori sarebbero stati gli stessi? Sicuramente no, almeno sarebbero stati molti, ma molti meno; non avremmo avuto, ad esempio, tutti quelli che votando Assumma hanno idealmente barrato la fiamma tricolore. A chi ha votato Flaminia perché esponente di An cosa ha mai detto questa donna? Nulla. Questo nulla è troppo o troppo poco? Forse l’indipendenza che Flaminia cerca è quella di poter finalmente, forse per la prima volta nella sua vita, far quello che le pare, e sicuramente non è poco, ma non è un atteggiamento politico.E’ solo l’esigenza di chi si sente stretta dalla parte di chi ha perso, ma le regole del gioco si dettano prima, non si cambiano in corsa, altrimenti non è un gioco ma una semplicissima ed infantile prepotenza. Il candidato a qualsiasi competizione elettorale si propone quale nuncius di un determinato gruppo di cittadini e come Flaminia sottoscrive un programma elettorale. Ha cambiato idea, allora? E’ giusto che sia. Ma non difenda questa sua disinibizione morale e politica come una virtù. Virtuoso sarebbe stato continuare a fare il dovere per il quale tanti cittadini l’avevano mandata a sedere su uno scranno del consiglio comunale o gettare la spugna. Virtuoso sarebbe stato rendere pubblica dichiarazione di voto ogni volta che avesse alzato il braccio in difesa della maggioranza di Tidei, ma questo non è mai successo e, probabilmente, non succederà. La storia della pausa di riflessione sembra un’altra costruzione mentale. Pausa da cosa, da quale immensa fatica politica? Se dovessimo analizzare i fatti sarebbe carino poter fare un sondaggio e chiedere ai cittadini di Santa Marinella quale sia il contributo che abbia dato alla Perla del Tirreno; se volessimo essere veramente sadici potremmo chiedere agli addetti ai lavori quale sia il contributo che quest’esponente politica abbia dato ai lavori dell’assise comunale in quasi due mandati. La risposta sarebbe, in tutte e due i casi, scontata. Naturalmente l’attacco che è venuto da sinistra le è bruciato, come tutte le verità che uno non vorrebbe mai sentirsi dire. Abbia pazienza, Flaminia. Sicuramente Bufalini ed i suoi sono scortesi, maldestri e un po’ troppo bacchettoni ma hanno avuto il pregio, forse tardi, di rendersi conto di chi hanno portato dentro le nostre case. Allora un’esortazione, magari natalizia, la facciamo noi e proprio nell’occasione del Santo Natale, con maggiore educazione e cortesia. Se la prenda veramente una splendida e lunga pausa di riflessione. Lasci stare i cittadini e la loro, scontata, ingenuità.
Se è vero che siamo a Santa Marinella noi non siamo mica i “Pirla del Tirreno”.

23 dicembre 2006

La parola a Flaminia Assumma

Questo quanto riportato stamattina da "Il Tempo". Flaminia Assumma a cuore aperto parla delle polemiche scatenate da una serie di bordate che in questi giorni le sono giunte da "sinistra". L'articolo è a firma dell'amico Demetrio Logiudice.


Furia Flaminia Assumma su chi l’accusa di ...
... aver tradito il suo elettorato sostenendo la giunta Tidei. Con una lettera aperta ai rappresentanti di Verdi, Margherita, Prc, Circolo Pertini, Italia dei Valori e alcuni Ds, l'ex consigliere di An punta il dito sul "nulla di fatto" di quelli che hanno ritirato l’appoggio all’amministrazione del centrosinistra. «Cari "amici" dei Verdi, della Margherita, del Prc, del Circolo Pertini, dell’Italia dei Valori e alcuni dei Ds - esordisce l’Assumma - vedo con piacere che nell’invano tentativo di sparlare di me non avete fatto altro che descrivere, con dovizia di termini, voi stessi. Proprio voi parlate di cambiare maglia quando, in due anni circa di Governo, siete stati non solo completamente inutili, ma anche distruttivi per l’intera città e per tutti i cittadini, sia di destra che di sinistra che di centro. A differenza vostra che avete rinnegato non solo la coalizione nella quale siete stati eletti e il vostro sindaco, notoriamente dei Ds, e che avete tradito tutti coloro che, votandovi, pensavano di eleggere i propri rappresentanti dai nobili ideali di sinistra e che avrebbero amministrato (e sottolineo amministrato, non occupato le poltrone senza fare assolutamente niente pur percependo stipendi da assessori o da delegati) per il bene comune, la sottoscritta ha fatto una scelta di "indipendenza" alla luce del sole e con dignità, dopo aver concordato il tutto con gli elettori e i responsabili del partito del quale in passato ero un'esponente, al fine di poter serenamente ed in una volontaria pausa di riflessione dalla politica in senso stretto, collaborare con progetti ed iniziative alla vita amministrativa». Il discorso passa presto agli incarichi ricoperti dalla Assumma e sottolineati dai suoi detrattori. «Mi dispiace che, nella foga distruttiva che da qualche tempo ha colpito coloro che hanno preferito uscire dall’attuale Maggioranza di Governo a Santa Marinella, non ci si sia né bene informati sul fatto che io non ricopro un incarico al Mignone bensì al Consorzio Medio Tirreno (del quale consiglio a tutti di documentarsi sulla produttività e sui bilanci, tanto per poter tracciare le differenze tra chi lavora e chi scalda le poltrone), né su quanto stabilito dalla finanziaria dal 2007, né su quelli che sono i pareri legali espressi anche alla luce del nostro statuto circa le incompatibilità dei consiglieri comunali nei Consorzi. E comunque qualora dovessi scegliere tra i due incarichi, naturalmente sceglierei quello per cui sono stata eletta. Sorge spontaneo il dubbio che qualche ex delegato, invece di agire per la cosa pubblica, per il sociale e per l’ambiente abbia esclusivamente pensato di condurre una battaglia personale per ottenere incarichi remunerati per sé e per i propri familiari e che, non ottenuti, parli del sindaco chiamandolo "Pietro Gambadilegno" o "benefattore" dal fascino discreto della sottoscritta al proposito nessuna polemica nei confronti di chi è persona di così basso livello, ma semplicemente un ricorso alle vie legali».

22 dicembre 2006

L'Ancora e il Pentagono, stessi obiettivi identica voglia di fare

Dopo un incontro con i direttivi, l’Associazione “Il Pentagono”, e il Movimento “L’Ancora”, concordano in una linea politica comune.
I portavoce delle due Associazioni Fabio Anniballi ed Eugenio Fratturato così commentano la loro collaborazione: “Dopo un’estesa verifica ed ampia riflessione si è concordata l’opportunità di una comune collaborazione, finalizzata a stimolare la riflessione personale dei cittadini, offrendo spunti critici su quanto accade in ambito politico locale e su quanto più in generale colpisce la nostra attenzione”.
Per le due Associazioni essere in politica significa estendere il proprio orizzonte, far conoscere gli atti comunali, le delibere, prestare particolare attenzione alle scelte dell’amministrazione, farsi carico delle necessità e dare risposte concrete, adeguate, e commisurate alle aspettative dei cittadini ed ai loro bisogni. Stiamo lavorando per far tornare la gente vicino agli organi amministrativi.
Noi vogliamo dar voce a tutti i cittadini, specialmente a quelli, che stanchi di parole vogliono veder realizzati i programmi, le idee e le proposte che possano concretamente risolvere le piccole difficoltà quotidiane.
In questi 20 mesi la nostra città è stata subissata, da parte dell’attuale maggioranza, da informazioni esaltanti i mega progetti che dovrebbero essere in futuro realizzati, senza tener conto dei disagi che stanno subendo, oggi, i cittadini che vivono nei rioni più periferici, per la mancanza di una programmazione che li coinvolga nelle scelte che sono fatte sul loro territorio particolarmente per quanto riguarda la pulizia, il servizio di trasporto pubblico locale, l’insediamento di nuovi punti vendita, i parchi verdi, gli impianti sportivi ecc.
Siamo fermamente convinti che la nostra collaborazione, finalizzata ad aprire un dibattito con i cittadini ed essere al loro fianco, sia il modo migliore di fare politica e dare un contributo concreto allo sviluppo reale della città.

Fabio Anniballi, Eugenio Fratturato

19 dicembre 2006

Avanti un altro...e due.

Ho ricevuto in data 18 dicembre 2006 una nota del sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, nella quale, con mia sconcertante sorpresa, l'illustre primo cittadino si esalta a giudice di ciò che può essere pubblicato e ciò che non può (evidentemente nell'ultima fattispecie gli argomenti che non gli sono graditi).Mai prima un fatto del genere era capitato nella nostra cittadina, men meno è possibile accettare critiche di "faziosità" da chi ogni anno , con i soldi di tutti i contribuenti santamarinellesi , da alle stampe un giornale mensile chiamato ,"l'Agorà", presunta piazza della democrazia, ma in realtà "piazza rossa" dello zar, vedi sparizione della minoranza tra i consiglieri comunali, vedi sparizione del consigliere di rifondazione comunista Giovanni Dani nel momento del transito da maggioranza a opposizione. Colui che dovrebbe garantire la pluralità dell'informazione si esalta ad alta personalità addetta alla censura con tanto di "indignazione" che riecheggia nelle stanze opache di questa silenziosa maggioranza , che mai osa dissentire dalle parole del soviet supremo, forse dovremmo aspettare anche noi un XX congresso del centro-centro-sinistra locale. Esprimo a te, Cristiano, e al tuo editore la massima solidarietà per il lavoro che quotidianamente svolgete nel territorio, voce libera , tra le poche che hanno resistito agli abbagli illusori del potente Sindaco. Mi metto a Vostra disposizione per promuovere un'interrogazione al sindaco , nel qual caso venga ritenuto necessario ,approfondire quale percorso mentale abbia condotto la stesura di una simile nota.

Roberto Bacheca, consigliere comunale

Flaminia for President

Facciamo due conti! Renzo Barbazza, come Presidente del Consiglio Comunale, ha fatto il suo tempo. Diciamo pure che i suoi maldipancia, ormai frequentissimi, cominciano a dare fastidio. Allora, con l'obiettività che ci ha sempre distinto, proviamo a fare un totonomina. Se, e sottolineo se, il gruppone di maggioranza avesse il coraggio e la determinazione di presentare in aula la mozione che già mercoledì scorso era stata sottoscritta ed il Presidente del Consiglio venisse sfiduciato a chi dare il prestigioso e remunerato incarico?
Io suggerisco a Giovanni Dani.
O no?

14 dicembre 2006

Chi viene e chi va!


Stavolta non si può dire che la giunta Tidei non abbia aperto ad Alleanza Nazionale. Proprio stamattina in un convegno sociale, assente il sindaco di Santa Marinella, Tidei ha annunciato che Flaminia Assumma si occuperà del problema casa per conto della giunta comunale.

La matematica non è un opinione.

O di qua o di là. L'Assumma non ha il dono dell'ubiquità e lascia solo il povero Dani nel gruppo misto. Non ha senso infatti che questa continui a definirsi indipendente se dipende (lo dice la parola stessa) dalle prebende che la giunta le concede e se lavora in nome e per conto dell'amministrazione Tidei pur occupandosi di un qualcosa, come il problema emergenza abitativa, che le è completamente estraneo, per formazione ed interessi. Ma così và il mondo, o almeno quella parte del globo che si estende sul Tirreno tra Macchiatonda ed il Marangone.


Fuori Alleanza Nazionale completamente delegittimata da questo atto, da questa trovata dell'unica donna eletta in consiglio comunale. Fuori Roberto Bacheca se ha ancora, come si va dicendo in giro, velleità da primo cittadino. Un atto di signorile virilità potrebbe essere quello di dimettersi per protestare contro questo ulteriore inciucio.

Un atto di signorile virilità.

Un atto.
Boh!

Prc e soci spiegano il loro no

Domani sera, venerdì, dalle 17 sotto la sala del cinema parrocchiale in via della Libertà Mauro Padroni, Giovanni Dani, Giorgio Panussis, Emidio Bufalini e Francesco Caccioni raccontano le ragioni del loro no, della loro uscita dalla maggioranza che governa la città. A seguire musica e brindisi natalizio.
La curiosità, da sola, è già una buona ragione per non mancare.

13 dicembre 2006

Buon natale a tutti i pigroni


Se siete troppo pigri per consultare il blog ogni due ore in caccia di aggiornamenti e notizie, come nel nostro stile, sempre dignitosamente sussurrate lasciate un messaggio nella nostra mail alzozero@hotmail.it e vi comunicheremo tempestivamente ogni aggiornamento.

Ronf, ronf....

12 dicembre 2006

Avanti un'altro...

Egregio Direttore,
approfitto dello spazio concessomi per esprimere il mio più spontaneo sostegno al collega, nonché amico, Cristiano Degni, per l’attacco rivoltogli dal Sindaco di Santa Marinella, Avv. Pietro Tidei. Ritengo la critica del Primo Cittadino assolutamente fuori luogo, e soprattutto fuori dagli schemi dell’informazione Ognuno faccia il suo mestiere, con rispetto. Informazione non significa riportare per filo e per segno un argomento trattato, ma in un contesto generale, individuare le parti salienti e principalmente allettanti per il lettore. In quel Consiglio Comunale, in cui io ero presente, la Notizia, è stata di fatto l’accusa che lei ha ricevuto dai Sindacati e dai Lavoratori su questa benedetta (o maledetta?) Multiservizi. Infine una considerazione personale, in cui credo di interpretare anche quella del collega Degni. Caro Sindaco, noi vorremmo scrivere anche qualcosa di concreto sulla nostra città, ma da Lei e dalla Sua Maggioranza, non ce ne viene dato modo. Sono due anni che siede su quella poltrona e di cose in città ne sono cambiate pochissime, se non nulle. Sono due anni che non facciamo che scrivere sulle liti di Maggioranza, su Società Private che Lei intende istituire a Santa Marinella, su progetti mai avviati. Inoltre, i rapporti con la Stampa sono spesso trascurati, se si pensa a vari eventi e conferenze organizzati senza nemmeno constatare la disponibilità dei quattro “giornalisti” presenti nella nostra città. Questo è quanto.

Roberto Boccoli

Riceviamo e pubblichiamo? Ma si, ma si....

CITTA’ DI SANTA MARINELLA
(Prov. di Roma)

Al dottor Cristiano Degni
Redazione locale de “La Provincia”

E p.c. ai consiglieri comunali

Al dottor Umberto Tersigni



Sulla cronaca de “La Provincia” dell’8 dicembre u.s. è stato riportato il resoconto del dibattito avvenuto nel corso del Consiglio comunale “aperto” dedicato alla “Multiservizi” di Santa Marinella.
Ho dovuto constatare, per l’ennesima volta, la faziosità del giornale dal momento che sono state omesse le posizioni del sottoscritto sindaco di Santa Marinella come pure quelle del Presidente della “Multiservizi”; tutto ciò mentre viene dato ampio spazio alle posizioni espresse dalle opposizioni e dalle parti sindacali critiche verso l’Amministrazione.
Considero l’atteggiamento assunto dal giornale astioso e fazioso, inottemperante delle più elementari regole della deontologia professionale, assolutamente privo di ogni criterio di oggettività.
Tale atteggiamento trasmette alla popolazione ed ai lettori notizie prive della necessaria obiettività che si traducono in un’opera di costante disinformazione.
Rivolgo all’editore ed alla redazione del giornale “La Provincia” la mia più indignata protesta e rivolgo loro l’invito ad intervenire per garantire una più corretta informazione.
Gli indirizzi politici del giornale, manifestamente ancorati a posizioni oppositive verso l’Amministrazione che io presiedo, non possono omettere di riportare nelle notizie le posizioni e le dichiarazioni che tutte le parti esprimono.
Quando ciò avviene si verifica una chiara azione di disinformazione.
Ciò che sin qui è stato fatto.

Il Sindaco di Santa Marinella
Avvocato Pietro Tidei

09 dicembre 2006

La Fiamma s'è spenta. Lo stesso...



Come previsto anche Flaminia Assumma, eletta tra le file di An e gratificata a questo punto da una delega alla casa come dice oggi il Messaggero, approda alla corte di Pietro il Grande. Lo stesso Pietro intimorito, ormai, dall'andirivieni di Barbazza. Lo stesso Barbazza che probabilmente, da medico, ha previsto per lunedì prossimo un impellente maldipancia. Lo stesso maldipancia che aveva iniziato a colpire un anno fa i quattro onnipotenti dell'Udc. Lo stesso Udc che si trovava male a governare in una giunta dove c'era anche Rifondazione ma che ora, con l'ingresso di An, si sente come a casa. La stessa casa che diverrà l'oggetto del lavoro di Flaminia Assumma. La stessa Assumma che mai dimessasi da Alleanza Nazionale ha inventato la formula di un partito per metà al governo per metà all'opposizione. La stessa opposizione che ha lasciato spegnere la fiamma senza battere un colpo. Lo stesso colpo che potrebbe venire a chi ha letto questo pezzo senza respirare. Adesso potete rimettere la maschera, grazie per l'attenzione. Il tanfo sta salendo... lo stesso

Giu la maschera

Renzo Barbazza è diventato un problema, a sua insaputa o meno.
Lo show messo in atto nel consiglio comunale di giovedì scorso ha colpito nel segno. Contro la lottizzazione di Poggio del Principe, astenuto sulla multiservizi, polemico a sangue su tutto il resto. Il braccio di Renzo Barbazza, inteso nel senso della manina che si utilizza sugli scranni "poveri" come quello del consiglio comunale di Santa Marinella per votare, comincia a far sentire il suo peso. Basta una rapida occhiata ed il PdM (acronimo coniato fresco fresco dall'ex. ass. G. D.) ovvero il partito del mattone, effettuata una sommaria analisi della situazione e del suo attore principale, condanna R. Barbazza all'ostracismo a vita. Il Presidente del Consiglio è un corpo estraneo, non lotta più insieme a noi. Anche perchè probabilmente a R. Barbazza di lottare per il PdM non è mai interessato molto, abituato com'è a rastrellare solo il suo orticello. Più che altro potrebbe piacergli assurgere a grande leader della sinistra, collettore di interessi e di prestigio, ma per questo deve crescere ancora molto.

Dicevo del corpo estraneo. Di questo si chiede non la testa, sarebbe cruento e inutile. Basta togliergli la prebenda. Ecco allora, dalle nevi dell'inverno, spuntare la Margherita che, fatto insolito, tira fuori le unghie. Nella riunione post consiliare di giovedì sera, qualcuno l'ha coniata giunta volante come se le altre giunte fossero semplicemente striscianti o trotterellanti, i tre consiglieri che si ritengono, bontà loro, offesi e sminuiti, si sono consigliati e riconciliati con il resto del gruppo al prezzo di saldo costituito dalle dimissioni di Barbazza.
Incidente istituzionale o trappolone per il nostro bonario barbone? Ce lo dirà soltanto il futuro. Per ora potremmo assistere allo spettacolo di un Barbazza che si toglie i famosi sassolini dalle scarpe, come sta facendo gia G. Dani, e lui le scarpe le ha belle grandi.
Se così non fosse, se Barbazza dopo aver fomentato l'uscita di tutta la sinistra dalla maggioranza optasse per rimanere saldamente al suo posto ce ne accorgeremo lunedì al prossimo consiglio comunale. Sarebbe certo un peccato, ma a questi peccati siamo ormai abituati.

Il tanfo salirà ancora e noi, da bravi cittadini, ci rimetteremo la maschera.

30 novembre 2006

Barbazza, è lui o non è lui?

Nell’ultima riunione di maggioranza, presente il Sindaco Tidei, tutti gli assessori ed i rappresentanti dei Partiti abbiamo sentito il dottor Barbazza, Presidente del Consiglio comunale, tessere elogi all’indirizzo dell’operato del Sindaco e della Giunta. Ciò in una fase in cui Rifondazione Comunista si accingeva a lasciare la maggioranza rompendo di fatto un rapporto di alleanza che si è trascinata nei primi diciotto mesi della nuova Giunta. Leggiamo sui giornali di questi giorni che la Sinistra DS (???) rimarrebbe in maggioranza nella speranza di un cambiamento di rotta rispetto a quella attualmente adottata che nasconderebbe intenti affaristici e clientelari. Intanto ribadiamo l’invito al dottor Barbazza a non continuare ad utilizzare impropriamente la sigla del Partito e, poi, se gli è possibile ad essere più onesto e chiaro. Vorremmo sapere con chiarezza quali sono gli intenti affaristici e clientelari che perseguirebbe l’attuale Giunta. Faccia nomi e cognomi ed indichi circostanze. Se c’è malaffare si rivolga alla magistratura come farebbe ogni cittadino onesto altrimenti taccia e la smetta di fare illazioni. Se proprio vuole vigilare sull’operato della Giunta, infine, lo può fare tranquillamente anche lasciando gli incarichi che ricopre rimanendo semplice consigliere comunale. Questo per essere almeno più coerente e corretto.

LA SEGRETERIA DS di Santa Marinella

28 novembre 2006

Consiglio rinviato: solo Rifondazione se ne duole.

Il PRC di S.Marinella, unendosi alle condoglianze espresse dal Consigliere Quartieri alla famiglia Moretti per il tragico evento di cui è stata vittima, non può esimersi dal manifestare alcune dovute perplessità in ordine al rinvio del Consiglio comunale aperto sulla multiservizi. Perplessità o contrarietà dovute non sulla opportunità di tale decisione, ma sulla data, l’ora e quello che sembra essere l’ordine del giorno della nuova convocazione. Apprendiamo infatti dal comunicato diffuso dal Comune di S.Marinella che la seduta è spostata a lunedì 4 dicembre alle ore 9 del mattino.
Riteniamo che la funzione di un Consiglio comunale aperto sia per definizione quella di consentire alla cittadinanza di intervenire e di interloquire con i propri rappresentanti sulle tematiche oggetto di discussione. Nel caso della multiservizi è evidente che per primi toccati dalla questione sono i dipendenti comunali, sul cui futuro incerto si fa un gran vociare da tempo, tra ricatti e contrattazione individuale neanche fossimo in un’industria tessile belga di metà ottocento. E viene da chiedersi: come è possibile per i lavoratori partecipare al dibattito se questo viene fissato in orario di lavoro, di lunedì? E per i cittadini, utenti e contribuenti? Una svista? Impegni pomeridiani del Sindaco? Ci sembra che da tale decisione traspaia con fin troppa chiarezza l’intento dell’ex On. Tidei di “boicottare” questa iniziativa, di sottrarsi al dibattito pubblico e con il pubblico, denotando una totale mancanza di rispetto per questo e confermando nuovamente la sua scarsa propensione alla trasparenza, alla partecipazione, alla democraticità. Boicottaggio tanto più evidente se è vero che nella seduta di lunedì, come primo atto da titolare dell’urbanistica ad interim, Tidei porterà in consiglio, strano a dirsi, anche la lottizzazione di Baia Serena, da noi da sempre osteggiata.
L’alone di mistero che circonda la S.Marinella servizi srl sembra, quindi, destinato a rimanere e lo testimonia anche il fatto che è impedito ai consiglieri di opposizione accedere ai documenti societari. Tutto questo non può non convincerci della giustezza delle obiezioni che da sempre abbiamo mosso a questa esternalizzazione: la mancanza di un piano industriale, l’incertezza sul futuro dei dipendenti comunali, l’inserimento della Farmacia e di altri servizi pubblici essenziali tra quelli da dismettere quando dovrebbero, a parer nostro, rimanere esclusivamente al Comune, il rischio di prevedere il Sindaco come socio unico della srl, l’assenza di organi di controllo sul cda rappresentativi dell’utenza e dei lavoratori, la scarsa trasparenza dell’intera operazione e i pericoli della deriva clientelare cui è esposta.
In ogni caso riteniamo che sia più giusto e rispettoso nei confronti di tutti convocare il Consiglio sempre lunedì ma alle 18 di pomeriggio e con all’ordine del giorno solo il punto sulla multiservizi, con la certezza che questa proposta non verrà accolta. Ci mancherebbe.

Prc Santa Marinella

Consiglio sulla multiservizi: il perchè di un ennesimo rinvio lo sa solo Quartieri

Direttamente dal comunicato del Comune di Santa Marinella

A seguito di un doloroso tragico evento verificatosi a Santa severa nella giornata di ieri, la seduta consiliare aperta prevista per il 29 novembre 2006 alle ore 18 è stata annullata e riconvocata per il 4 dicembre 2006 alle ore 9.00.



L’assessore Fabio Quartieri, a seguito del tragico evento che ha colpito la famiglia Moretti per la morte del caro congiunto, il giovane Cristian vuole esprimere personalmente il suo dolore porgendo le sue condoglianze alla famiglia. Fabio Quartieri era legato da un’amicizia profonda al giovane Cristian e lo ricorda come un giovane molto attento ai problemi di Santa Severa. Quartieri ne ha sottolineato la sensibilità ed ha affermato la sua morte lascia un vuoto incolmabile per lui personalmente e gli amici che lo hanno tanto apprezzato ed amato.

Perchè ancora in maggioranza: Sinistra Ds, Comunisti Italiani ed il Paese che Vogliamo si raccontano.

L’uscita di verdi, Prc, Italia dei valori e Circolo Pertini dalla coalizione di governo ha creato un profondo vuoto politico nel centrosinistra. le ragioni della rottura sono chiare e comprensibili. Non sempre è stata garantita collegialità nelle decisioni e rispetto pieno dei ruoli e delle competenze istituzionali. Così come su alcuni progetti da realizzare esistono forti elementi di perplessità e di preoccupazione che richiedono ulteriori approfondimenti valutativi e decisionali. Tuttavia le ragioni che sostengono la speranza di poter determinare una prospettiva di cambiamento continuano per noi ad essere prevalenti. Non vogliamo pensare che l’uscita delle quattro forze politiche, dei cui esponenti va sottolineata l’onestà intellettuale, l’impegno e l’entusiasmo, possa favorire appetiti di potere o rincorse cementificatorie incontrollate. Bene ha fatto il sindaco a lanciare un monito chiaro in tal senso nel corso di una riunione di maggioranza. Pensiamo che su alcuni grandi temi che toccano la sensibilità sociale e la coscienza civile della nostra gente (porto, sede comunale, multiservizi, urbanistica, bilancio, sanità, servizi sociali, costa) siamo chiamati a misurare la fiducia e la credibilità che gli elettori ci hanno assegnato. Non solo per ciò che riguarda lo sviluppo della città, che tutti vogliamo purché non nasconda intenti affaristici e clientelari, come temiamo, ma anche e soprattutto per la passione civile ed il senso etico che hanno contrassegnato fino ad oggi il nostro egire politico e a cui non siamo disposti a rinunciare.

27 novembre 2006

Si puo' dare una possibilità alla Democrazia?

Mercoledì seconda edizione della sagra della democrazia. Chiunque sia interessato, senza pagare il bilgietto, potrà assistere ad uno sfoggio di muscoli e forza numerica da parte della gagliarda maggioranza di Pietro Tidei. Vogliamo azzardare un ipotesi? Interventi a raffica dei consiglieri di maggioranza. Anche chi in due anni di consiliatura non ha mai preso la parola avrà la sua da dire, ed a lungo. La tattica è ben conosciuta da chi ha frequentato i campetti di calcio delle parrocchie: palla lunga ed al minimo contrasto buttiamola fuori. Lo scopo è quello di evitare il contatto fisico perche di Multiservizi non si deve parlare o forse si deve parlare il meno possibile. Se così non fosse allora, tante scuse. Non datemi del bugiardo. Vorrà dire che avrà vinto, almeno una volta, la democrazia.

23 novembre 2006

Tidei ci ha fatto piangere e noi ce ne andiamo

Dopo il pietoso spettacolo che il nostro gruppo di governo ha offerto durante l’ultimo consiglio comunale e l’ennesimo rinvio di una maggioranza politica che qualcuno di loro ha detto “non serve più” , mi chiedo che cosa facciano i verdi all’interno dell’equipaggio capitanato da Tidei ??

Al momento della compilazione della lista elettorale il sindaco chiese ai Verdi di lasciare il loro posto libero in lista, stabilendo un accordo politico secondo il quale Bufalini doveva diventare delegato all’ambiente ed alla Riserva Naturale di Macchiatonda, con un ufficio ambiente ( l’assessorato non esiste ) ed un rimborso spese che gli permettesse di svolgere tale ruolo in maniera appropriata. L’accordo non è stato rispettato.

l’indirizzo politico di questo governo è nettamente spostato verso il centro-destra: il sindaco preferisce interagire con i consiglieri di centro-destra, emarginando sfacciatamente quella che dice essere la sua parte politica più vicina.

le idee e i progetti elaborati anche su indicazione del sindaco e continuamente proposti alla maggioranza dai Verdi, non sono mai stati presi in considerazione, neanche dibattuti.

Le iniziative prese hanno sempre scavalcato il delegato all’ambiente che invece avrebbe dovuto essere consultato per il ruolo che virtualmente ricopre .

Gli indirizzi e le scelte intraprese dalla maggioranza durante questo periodo di governo spesso contrastano con gli orientamenti che la federazione dei Verdi sostiene e promuove su tutto il territorio nazionale.

il Sindaco non imposta un metodo di lavoro ed ha un idea di sviluppo antica degli anni 50, i cui effetti sono fin troppo evidenti : speculazione , distruzione ambientale, degrado culturale e politico derivante da una corsa al cemento ed al facile guadagno, che forse nel dopoguerra era comprensibile ma oggi appare assolutamente fuori tempo….Il futuro è riciclaggio, fonti energetiche rinnovabili, conservazione, tutela ambientale, sviluppo eco-sostenibile che non ha effetti collaterali ed è ETERNO.

In conclusione, quelle prospettive di trasparenza e condivisione democratica ed i propositi di un cambiamento radicale nello sviluppo di questo territorio su cui si fonda il progetto politico della lista “la città ai cittadini”, risultano nettamente tradite.
Continuare a far parte di una maggioranza di governo che di fatto ignora la presenza dei VERDI al suo interno appare, ormai dopo quasi due anni, ridicolo.


Emidio Bufalini
portavoce dei Verdi di Santa Marinella

12 novembre 2006

Ds: no al rimpasto, vogliamo solo contare di più

Dopo un lungo e voluto silenzio, dettato da forte senso di responsabilità, sentiamo la necessità di fare alcune precisazioni. Non esiste né è mai esistita da parte del nostro partito, come abbiamo gia scritto sui giornali, la volontà di escludere Rifondazione Comunista dall’Amministrazione a vantaggio di un Assessorato a nostro favore. La permanenza o l’uscita di Rifondazione dalla maggioranza ovviamente dipende dalle logiche e dalle scelte politiche della stessa.
La nostra battaglia politica l’abbiamo vinta portando un sindaco dei DS a Santa Marinella, scelta condivisa dagli altri partiti di Centro Sinistra solo dopo lunghi mesi di pesanti trattative. Siamo giunti a questa scelta dopo oltre dieci difficili anni di amministrazione di Centro Destra, amministrazione che abbiamo contestato con tutti i mezzi democratici in nostro possesso spesso isolati e tra mille difficoltà. Abbiamo, e ce ne siamo sempre assunti pienamente la responsabilità, commesso errori di ingenuità durante la campagna elettorale tali da non consentire l’elezione di un nostro consigliere per soli tre voti. Non abbiamo mai subordinato la nostra collaborazione a questa Maggioranza ad una posizione di maggiore visibilità e autonomia amministrativa pur essendo coscienti di essere di gran lunga il primo partito del centro Sinistra come hanno dimostrato i voti presi nelle elezioni politiche alla Camera e soprattutto al Senato. Riconosciamo a Rifondazione Comunista coerenza di comportamento e serietà pur non condividendo né le pratiche politiche di Rifondazione né alcune visioni di sviluppo della città. Abbiamo sempre manifestato il nostro dissenso nelle sedi opportune, mai sventolandolo sui giornali o sui manifesti, abbandonando il cosiddetto tavolo del lunedì nel quale ravvisavamo elementi di poca chiarezza e lealtà politica come i fatti recenti hanno dimostrato. Mentre ancora sono appesi nella città i manifesti sulla MultiServizi, che consideriamo demagogici e disinformati, assistiamo ad una improvvisa inversione di rotta di alcune forze che sottoscrivevano quei manifesti ed un sostanziale sfaldamento dell’unità delle forze del “centro sinistra” come ama, indebitamente, chiamarsi il tavolo del lunedì. Ricordiamo che nell’ambito dei Democratici di Sinistra non esiste attualmente un’ala Fassiniana ed un’ ala Mussi ma un solo ed unico partito che si riunisce democraticamente nella proprio sede di Via Mameli dove non si sono mai viste né presentate componenti di nessuna natura. Non era presente nessun’ area Mussi al nostro congresso, unico organo sovrano del Partito, né tanto meno abbiamo mai ricevuto da organismi superiori la comunicazione della costituzione di altre correnti all’interno della nostra sezione, che è comunque sempre aperta a tutti coloro che vogliano, onestamente e lealmente, esprimere posizioni di dissenso sulla linea del Partito.
Crediamo nella democrazia rappresentativa e desidereremmo che gli Amministratori che hanno avuto il mandato dagli elettori amministrassero la città invece di affidarsi a forme di populismo assembleare che non rappresentano la volontà dei cittadini ma solo le spinte tattiche di alcuni gruppi autonominatisi paladini della città. Crediamo che la città abbia bisogno di un lavoro serio e continuo nel tempo, che dia risposte non estemporanee ma programmate e ragionate. Crediamo infine che tutte queste esternazioni sulla stampa non giovino alla città né all’Amministrazione ma distraggano l’attenzione dalle molte e lodevoli iniziative che il Sindaco e la sua Amministrazione stanno portando avanti.


Direttivo Democratici di Sinistra Santa Marinella

09 novembre 2006

Rifondazione apre e chiude

Finalmente qualcuno ha tentato di spiegare cosa sta succedento a Santa Marinella, qualcuno che ha iniziato a chiamare le cose con il loro nome. Secondo Rifondazione Comunista è in atto una crisi aperta da loro, dai Verdi, Italia dei Valori e circolo Pertini. Finalmente qualcuno ci ha detto che esiste una visione dell'urbanistica Fronticentrica, finalmente, infine, qualcuno si è accorto che esiste il problema dei costruttori in giunta. Una verifica politica si farà e Rifondazione riconsegna il proprio destino nelle mani dei suoi tesserati. ragionamento che potrebbe filare ma in effetti non quadra. Il candidato di Rifondazione, Giovanni Dani, è stato votato per andare a governare. Ora il partito gli "farà scegliere" quale strada prendere. E non sarà la prima volta.

Rifondazione consegna il suo destino agli iscritti: è in buone mani?

Purtroppo dobbiamo constatare che quanto deciso nella maggioranza svoltasi martedì 7 u.s. è stato subito superato dalle dichiarazioni che sono state lette sulla stampa.
Su una cosa infatti si era tutti d’accordo: viste le differenti posizioni sulle questioni di metodo non si sarebbero dovuti leggere comunicati o dichiarazioni che entravano nel merito e nel dettaglio delle discussioni. Invece leggiamo che l’interpretazione del Sindaco sull’urbanistica ha abbracciato entusiasticamente e sostanzialmente la posizione del Vicesindaco, mettendola in relazione con quella della sinistra. Sulla questione centrale dello sviluppo urbanistico di Santa Marinella Rifondazione Comunista ha da sempre assunto una posizione netta contro la monocultura imposta da generazioni di amministratori più o meno legati a questo redditizio comparto economico, le differenze di impostazione del nostro assessore rispetto a quello del resto della maggioranza sono emerse dal dibattito pienamente confermate, le distanze dalle procedure da adottare non sono state colmate, le divergenze di fondo sostanzialmente ribadite.
Riteniamo che l’edilizia concordata crei precedenti pericolosi per l’assetto del territorio.
Il prodotto non cambia la differente visione sull’urbanistica non ha permesso di sciogliere la crisi politica che Verdi, PRC, Italia dei Valori e Circolo Pertini hanno aperto.
Diversamente, non si spiegherebbe la necessità di proseguire la verifica politica su molteplici tavoli in date diverse e quando probabilmente certe decisioni saranno già state discusse in assemblee pubbliche.
Per questo motivo il Direttivo di Rifondazione Comunista ha ritenuto di mantenere in piedi tutte le riserve del caso circa l’opportunità di proseguire il suo rapporto con l’attuale maggioranza ed al riguardo ha già indetto l’Assemblea degli iscritti per l’esame della complessiva situazione politica e le conseguenti decisioni.

Lorenzo Santi
Partito della Rifondazione Comunista

05 novembre 2006

Bravo, 7+

Dall'inizio del prossimo mese diligenti processioni di devoti cittadini si
recheranno a pagare l'Imposta Comunale sugli Immobili. Tanti di loro, tutti
quelli che hanno una seconda casa come i turisti, o quelli che hanno
ricevuto un bene dai defunti genitori, o ancora quelli che con sacrificio
hanno acquistato le mura del negozio in cui lavorano, avranno la
graditissima sorpresa di veder lievitato l'infausto balzello al 7 per mille
della rendita fiscale dell'immobile.
Che dire? Bravo, 7+ può andare bene; quello che non si dovrà dire è Bene,
bravo bis...sarebbe infaustamente pericoloso. Il sindaco ed a tutta la sua
giunta hanno raggiunto,
con solo un tratto di penna, un doppio riusultato: impoverire i cittadini e
non sanare le casse comunale. Ma non li hanno ancora fatti arrabbiare
abbastanza. Per i "grandi progetti" c'è ancora tempo.La città li attende con
terrore.

01 novembre 2006

La risposta di Rifondazione

Si è sempre detto che i mali peggiori dell’informazione siano l’asservimento ad un padrone ed il pregiudizio “ideologico”. L’articolo “La sinistra si consegna a Tidei” non è altro che un insieme di falsità ed inesattezze che sanno tanto di malafede. Intanto l’Arch. Borruso, nominato nella commissione di esperti, è, appunto, un esperto, non appartenente al PRC né, forse, neanche ricollegabile al centrosinistra e comunque se quel nome, insieme ad altri, è stato fatto dall’Assessore Dani è solo per le sue capacità tecniche, la sua preparazione e l’imparzialità. A riprova di ciò vi è il fatto che non abbia mai ricoperto incarichi di nomina politica di alcun tipo. Forse una corretta informazione avrebbe salutato questa delibera come la fine dell’intreccio di clientele e conflitti di interesse che hanno caratterizzato la vita della Commissione Edilizia appena abolita, invece no, ci si accusa di aver mercanteggiato la nostra decisione di sospendere la remissione delle deleghe in cambio di questa nomina. Ragionando per un attimo in termini democristiani, è una affermazione del tutto risibile se si pensa alla evidente sproporzione del millantato baratto ed è gravissima dato il nostro costante rifiuto e netta condanna di ogni cosa che odori anche lontanamente di clientelismo. Sarebbe forse il caso che si additasse in altri settori della maggioranza e dell’opposizione la primogenitura di tale concezione della politica a S.Marinella, cui abbiamo sempre rifiutato di adeguarci. Rimane fermo il fatto che il nostro atteggiamento critico rispetto ad alcune fondamentali questioni per la città non è mutato: Multiservizi, Farmacia Comunale, sede comunale, Porto e urbanistica, sulla quale, in particolar modo, attendiamo il confronto, per la prima volta, con le altre forze di maggioranza domenica. Dopo di che, se le posizioni rimarranno inalterate, non potremmo far altro che “consegnarci” non a Tidei ma ai nostri iscritti per adottare le conseguenti risoluzioni, come presumibilmente faranno le altre forze della sinistra cittadina.
Lorenzo Santi - Prc S. Marinella

30 ottobre 2006

Santa Marinella, la sinistra si consegna a Tidei

«La sinistra ha dato di nuovo fiducia al sindaco Tidei». Così Emidio Bufalini, portavoce dei verdi di Santa Marinella ha spiegato il cambio di rotta di sabato. La sinistra era entrata nell’aula consiliare dopo una settimana di continui attacchi al sindaco ed alla maggioranza. L’obiettivo dichiarato della giornata era di rimettere le deleghe ed uscire dalla coalizione che sostiene il sindaco. Dopo quasi un’ ora di consultazioni il contrordine. «Il sindaco Tidei è colui che ci ha spinto a partecipare di nuovo e guidati alla vittoria - ha detto Bufalini - ed ancora deve dimostrare le sue capacita di capitano di un equipaggio alle prime armi e di così diverse estrazioni politiche». Chi ha assistito alle fasi salienti del movimentato consiglio di sabato ha potuto trarre un giudizio lapidario rispetto a tutta l’operazione nel suo complesso. In un colpo solo sono cadute tutte le remore manifestate in quasi due anni di gestione. Si è accantonato ognmi problema, a partire dalle vicende della società multiservizi comunale e del personale precario e di ruolo, la sede comunale, la farmacia comunale, i beni patrimoniali del comune e la loro svendita, il porto cittadino. Ogni cosa sulla quale la sinistra aveva costituito un caposaldo, sulla quale non era possibile trattare ma bisognava operare in un senso solo è stata messa da parte per quello che Dani ha chiamato senso di responsabilità. Chi è uscito vincente dal braccio di ferro giocatosi nella sala adiacente l’aula consiliare è stato solo Tidei, rafforzato nell’immagine e nella sua credibilità. Rifondazione ha tentato di portare a casa qualcosa, di ottenere un contentino, ed i parte c’e’ riuscita. La riunione di maggioranza è stata convocata quando il consiglio stava per votare gli esperti, paesaggisti ed agronomi, che dovranno sostituire, per effetto di una delibera dello scorso anno, la commissione edilizia comunale. I nomi che dovevano uscire dalle schede della maggioranza erano, secondo quelli derivanti dagli ordini di scuderia diffusi prima della seduta, gli architetti Gasparri e Pisacane. La trattativa di Rifondazione ha, probabilmente, avuto una contropartita in questo senso. Il nome uscito dall’urna insieme a quello di Gasparri è stato quello dell’architetto Borruso, candidato appunto del partito di Dani.

29 ottobre 2006

Bufalini, il navigatore

Capisco che la provenienza politica di alcuni giornalisti li spinge ad esternare giudizi che contribuiscono a distruggere il tentativo di tutte le forze di sinistra di portare una ventata di novità e soprattutto di confronto democratico all’interno di un governo cittadino che non riesce a rinnovarsi, a sfruttare questa occasione offerta dal sindaco Tidei che, con tutti i suoi limiti, è comunque colui che ci ha spinto a partecipare di nuovo e guidati alla vittoria.
Il temporaneo marcia indietro della sinistra, che ieri poteva abbandonare ufficialmente la maggioranza, va visto come l’ennesimo tentativo di dare fiducia al sindaco che ancora deve dimostrare le sue capacita di capitano di un equipaggio alle prime armi e di così diverse estrazioni politiche; va interpretato come volontà di far comprendere, specie ai compagni politici di sempre, che non stiamo sfruttando questa occasione di governo offertaci da Tidei , perché pochi di noi investono tempo e serietà che questo impegno invece richiede . Indipendentemente da chi tra noi propone o firma gli atti ufficiali le responsabilità sono di tutti : sindaco, amministratori, delegati, forze politiche ed elettori che hanno scelto con il loro voto chi li doveva rappresentare . Per questo motivo penso sia giusto ma anche più comodo arrivare tutti ad una condivisione di scelte!!
Cio che è successo in Consiglio Comunale non è un “deprimente spettacolo” come afferma il consigliere di AN Bacheca, ma una dimostrazione che il Sindaco e l’attuale maggioranza non ha problemi ad apparire quello che è davanti ai cittadini che l’hanno votata, quindi una apprezzabile crescita in termini di trasparenza ed incentivo alla partecipazione diretta.
Ribadisco che l’ormai famoso “il tavolo del lunedì “ non è altro che un’ estensione serale della maggioranza, un momento di approfondimento con il solo scopo di collaborare, lealmente ed alla luce del sole, alle scelte per la nostra città. L’appuntamento è per tutti ogni lunedì dalle 21 in poi presso la biblioteca comunale ( a volte passa anche il Sindaco ).
L’auspicato e necessario dibattere ed argomentare farà sicuramente rallentare gli atti ma il tempo perso ( unica considerazione negativa possibile al processo di condivisione ) si recupererà quando saremo tutti a navigare verso una meta che vediamo chiara, raggiungibile ed incitati a gran voce dai nostri elettori. ( il voler prendere decisioni in solitudine o a piccoli gruppetti, crea : 1) diffidenza tra tutti noi che ne dividiamo giocoforza la responsabilità come gruppo , 2) un reazione contraria e ovviamente 3) IMMOBILISMO. E’ QUESTO CIO’ CHE STA ACCADENDO ALL’AMINISTRAZIONE TIDEI !!
Certo, la situazione è al limite, ma ciò che non è accaduto in un anno e mezzo può anche accadere in una settimana !…chissà!….anche se non credo molto nei miracoli e nelle capacità umane.

Emidio Bufalini ( portavoce dei Verdi)

28 ottobre 2006

La sinistra annuncia l’uscita, poi rientra nei ranghi

Il passaggio alla “fase due” dell’era Tidei non è ancora iniziato. Proprio oggi, in occasione del consiglio comunale, molti cittadini erano accorsi per assistere alla remissione delle deleghe e degli incarichi che la parte sinistra della maggioranza che sostiene il sindaco, aveva annunciato con grande clamore nei giorni precedenti. Basti per tutte ricordare la scenografica proposizione di Emidio Bufalini a nome di tutta la sinistra fatta in una sala Odescalchi affollata martedì sera. Tutto questo evidentemente non è bastato. Un breve accenno, durante una pausa dei lavori, un consulto al capezzale di questo governo cittadino malato, ma non moribondo e si è consumato l’ennesimo inciucio centrista ai danni di una sinistra chiassosa ma inconcludente, poco propositiva e soprattutto inconsistente, diluita in una maggioranza che, con Tidei in testa, ha i numeri per governare, con o contro la sinistra, forti anche dell’appoggio di parte di An. Indubbiamente, nonostante le dichiarazioni di apertura del sindaco e dell’assessore Notazio riguardanti un clima cordiale e disteso, all’interno della maggioranza qualcosa sicuramente non va. Prova ne è l’ingresso, nella saletta nella quale è avvenuta la riunione estemporanea dei consiglieri di maggioranza, praticamente di tutto lo stato maggiore di Rifondazione Comunista. All’uscita Giovanni Dani, resosi conto probabilmente dell’inutilità di ogni gesto clamoroso e lasciato solo, a suo dire, per il senso di responsabilità delle altre quattro componenti della sinistra, ha tuonato contro i consiglieri di minoranza definendoli «furbetti del quartierino, pronti a entrare in giunta» probabilmente in sua sostituzione. Pronta la replica di Venanzo Bianchi, capogruppo di minoranza, che si è dichiarato stanco dei continui maldipancia fatti registrare all’interno della maggioranza e confuso dai messaggi contraddittori. «Stamattina all’apertura dei lavori andava tutto bene, poi alle dodici ci dicono che sia tutto da risolvere. Nessuno, da parte nostra, intende fare il furbetto e subentrare a chi sarà tagliato fuori dalla maggioranza». Situazione complicata che non è passata inosservata alla minoranza. Roberto Bacheca (An) è tornato, a fine seduta, sullo stesso argomento replicando ad un intervento del sindaco. «Se Tidei dice che la maggioranza ha le idee chiare - afferma Bacheca - allora ci venga evitato lo spettacolo di criticarvi continuamente uno con l’altro». Quella sottoscritta però per ora sembra solo una tregua. Sono in calendario una serie di riunioni di verifica che culmineranno, il 7 novembre, con una riunione di maggioranza, questa volta decisiva

09 settembre 2006

Cercasi verde anche usato

Cercasi verde disperatamente, anche usato. Parafrasando il titolo di un famoso film vorrei portare l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno legato alla scomparsa dei difensori dell’ambiente dal territorio comunale di Santa Marinella. A Civitavecchia qualcuno ha minacciato di incatenarsi ad una pianta di pino se fosse stata abbattuta per far posto ai mattoni ed al cemento. A Santa Marinella dopo l’insediamento della nova maggioranza, sostenuta anche da verdi ed ambientalisti, sono state abbattute, per motivi edilizi, oltre duecento piante di pino. Si signori, duecento piante di pino. E senza che nessuno di quelli che amano autodefinirsi difensori dell’ambiente abbia mosso un dito, malgrado le continue denunce da me fatte in consiglio comunale e sulla stampa. Come fanno, questi signori, ad essere a posto con la loro coscienza? Qual è la ragione del loro improvviso letargo? Non vorrei che i verdi fossero veramente verdi solo con le amministrazioni di centrodestra. Mi piacerebbe rivedere qualche ambientalista anche di seconda mano ma agguerrito come negli anni passati.
Angelo Grimaldi, consigliere comunale