28 settembre 2007

UIltimissime sul rimpasto di lunedì


Sindaco: sempre lo stesso (in tutti i sensi)

Vicesindaco: Andrea Bianchi

Bilancio e Personale: Mauro Trebiani

Urbanistica: Claudio Siviero

Pubblica Istruzione: Flaminia Assumma

Demanio e Costa: Fabio Iachini

Cultura: Massimiliano Fronti

Sviluppo e Grandi Progetti: Domenico Fiorelli

Presidente del Consiglio: Eugenio Fratturato


E gli altri? Buoni buoni, questo è solo un consiglio.
Ma se tanto ci da tanto...avremo come al solito ragione noi.

Cronache dal Palazzo


Il Palazzo del Faraone scricchiola.

Il fatto che qui a Santa Marinella non ci sia stato un V-Day significa poco. Il successo elettorale della compagine, arruffata, del sindaco è segno di una moda antiberlusconistica galoppante, e basta, che è usa ad additare all'untore, a trovare nel caso specifico un nemico, a fare una campagna contro qualcuno e basta. I cittadini, che prima si sentivano schifati dalla politica, ora sono semplicemente e splendidamente furibondi, animati da un pessimo umore verso tutto quello che proviene da una maggioranza ogni minuto di più allo sbando. Spariti i sondaggi non serve spendere altri soldi, basta mettersi fra la gente, parlare con la gente, tutta.

Attenzione, questa non è la famosa "antipolitica", sono semplicemente consigli. Al prossimo sindaco non occorrera spacciare desideri per bisogni, creare quel sentimento di autoillusione che era alla base di un programma fatto di autocompiacimento più che di cose da fare. Per dirla come Panebianco scriveva ieri sul Corriere viviamo la "delusione dei moralisti". Soltanto, e lo dico con personale rammarico, una destra forte potrà raggiungere un risultato dignitoso, in termini di consensi e di aspettative poi realizzate, non il centro nè il cosiddetto centrodestra. Viviamo in un momento nel quale il filo conduttore è semplicemente la spettacolarizzazione dell'incazzatura generale. Un nuovo tribuno, il Cola di Rienzo della Perla, salirà su un trono dorato di politichese neopopulismo e segnerà il tramonto di un epoca.

E' innegabile constatare una netta separazione tra il Palazzo del Faraone e la gente o, come la si vuole vedere, una separazione incolmabile tra la gente ed un Palazzo che non comprende come esista un'esigenza di cambiamento di una società in evoluzione che ha bisogno di un palazzo che stia dietro, e non davanti, al suo futuro.

27 settembre 2007

La nave ed il suo comandante

"Tidei come Prodi? Decido io, tuonano entrambi, mentre nel Paese grande, ed in quello piccolo, montano la protesta, l'insoddisfazione, la paura che purtroppo il nostro destino sia nelle mani di due, massimo tre persone, che decidono, fanno e disfano senza confronto, idee, dialogo. Rimpasto al governo come a Santa Marinella. Ma chi ci mettiamo? Senza la presunzione di credere che al Governo meglio questo che quello, ci limitiamo al nostro piccolo. Se in due anni sedici delegati , tre assessori, partiti ed associazioni, hanno lasciato quello che ci era stato propinato come un transatlantico dotato di tutti i comfort, forse l'equipagggio ha odorato puzza di bruciato e comincia ad indossare i giubbetti galleggianti...solo che occorre comunque saper nuotare, stare a galla, muovere braccia e gambe. E questo, pare che la maggior parte di coloro che si apprestano ad abbandonare , non lo sappiano fare. Paragonando il nostro governo cittadino all' Andrea Doria,ed alla mitica crociera Nastro Azzurro, per la velocità con cui perde consensi, siamo curiosi di sapere chi salirà sulle scialuppe di salvataggio.....qualcuno, vedi l'Eugenio nazionale, prende lezioni di nuoto a singhiozzo, pronto a saltar giù, se proprio non può tendere una mano al Comandante supremo. La ex dc, è oramai spaccata in tre....i tre dissidenti ora "Nuovi DC", sembrano compatti e si lanceranno nel buio, mano nella mano, sperando di cadere in acque calde, azzurre, ed accoglienti......il buon Bianchi, Andrea, lì lì pronto ad assaporare un assessorato dovrà rimandare il banchetto.......ma l'ex golden boy della politica santamarinellese , esperto di mare, stà cercando un porto sicuro....l' UDC in città ha lanciato l' SOS, chi lo raccoglierà? Baccini? Mauro Trebiani, ha dichiarato pubblicamente fiducia all'operato del sindaco, da buon assessore allo sviluppo tecnologico saprà sicuramente programmare la sua futura rotta, evitando collisioni. Renzo Barbazza ha sofferto il mal di mare dall'inizio, le cure le ha tentate tutte, senza successo. Giovanni Dani, era evidente, non conosceva a fondo le coordinate dettate dal comandante in suprema....E lui? Il capitano Achab? il novello Kirk? abbandonerà la nave? Il galateo politico impone di affondare con essa.....ma si sà, in mare navigano tante navi, più o meno piccole, più o meno grandi. E nel Tirreno, a giorni transiterà l'ammiraglia del Mare, la grande P.D, ....alla quale il nostro ammiraglio sta pensando di chiedere aiuto. Male che vada, il Titanic affonderà, e con le scialuppe rimaste, si potrà tentare l'abbordaggio.....magari stavolta ingaggiando un equipaggio che sappia andare per mare...........

Demetrio Logiudice

26 settembre 2007

Rimpasto, l'ultima frontiera.


Lo dice la parola stessa, usare gli stessi ingredienti. E ne vale la pena? Se non funziona non funziona. Perchè prolungare la nostra sofferenza? Non esiste una grande platea dove poter cogliere i fiori migliori. La maggioranza si regge su dodici elementi. Andare, fra questi, a cogliere otto posizioni di rilievo significa, bene o male, andare a reincaricare sempre le stesse persone che se non hanno funzionato prima continueranno a non funzionare. Unica nota di rilievo è per Flaminia Assumma, data in pole position per subentrare a una Giovanna Caratelli caduta in disgrazia proprio ora che il PD cominciava a girare.

Che dire? Vale la pena cambiare tutto per non cambiare mai nulla? Catalizzare l'iniziativa potrebbe essere un imperativo di elevata attualità ma nella sindrome anestetica generale non è possibile vedere, almeno nel breve periodo, sintomi di reale novità.

Il gran passo non si farà perchè nessuno ha voglia di farlo. Il Faraone, buon per lui, non verrà sfiduciato perche, come detto già ieri, a nessuno conviene.

Ci piaccia o no, dovremo rimpastare e masticare sempre lo stesso, amaro, boccone.

Campagna pubblicitaria


25 settembre 2007

Tanti auguri


La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli. (Friedrich Nietzsche da Umano, troppo umano )


Non so come finirà il consiglio comunale di questa sera e non so nemmeno, oggi, chi comandi davvero a Santa Marinella. Di certo non più il Faraone, costretto a depennare due importanti punti dall'ordine del giorno. Non comandano nemmeno i Fantastici Quattro che parlano di crisi e non la riescono a provocare perchè sanno benissimo che non la potrebbero cavalcare. Oggi la politica è cenere nel camino, fuori fredda e grigia ma dentro rossa e calda, pronta a divampare con grande intensità. I dissidenti sanno che, una volta aperto il vaso di Pandora il turbine scatenato rischierebbe di travolgerli e quindi, come tutti, cercheranno di portare allo spasimo la consiliatura, fino alla sua naturale scadenza, per massimizzare il risultato, tenendo comunque "sotto botta" il faraone e quei pochi elementi che gli sono rimasti vicino.

Lo sport nazionale, qui, è sputare addosso al sindaco. Io non mi associo anche perchè non mi è mai piaciuto prendere alle spalle nessuno. L'onore è un sentimento, per dirla alla Manzoni insieme al coraggio, che se non si possiede nel dna non si può acquistare. E' facile, oggi, tirare addosso al faraone ma, dall'alto dei suoi 7000 consensi, può ben dire che qualcuno degli odierni detrattori fino a qualche giorno fa ha fatto il tifo per lui.

Ha sbagliato, certamente, e molto. ha sbagliato nel scegliersi la squadra, che credeva fatta di fuoriclasse ed invece ha scoperto composta di brocchi in attesa di passare dal macellaio. ha sbagliato nel puntare su obiettivi di sviluppo irrealizzabili e fantasioni mentre qui la situazione è quasi da terzo mondo, mancanno le infrastrutture primarie, manca il lavoro, mancano i servizi: che ci parla a fare di Disneyland? Ci vuole deportare? O siamo noi le attrazioni per i turisti?

Ha sbagliato, infine, nel coltivare una corte dei miracoli esosa e futile, noiosa e permalosa.

Noi, lo ripeto e mi ci metto anch'io, siamo persone semplici. Abbiamo bisogno di poco e sappiamo stare al nostro posto.

Ci serve un sindaco modesto ma capace. Cominciamo a cercarlo, intanto facciamo gli auguri al Faraone: questa sera sarà un po' come il derby del cuore, tutti molto buoni ma con una gran voglia di segnare. Non credo nessuno di noi vorrà essere al suo posto.

20 settembre 2007

Dani e le Dune

Abbiamo notato con piacere che il materiale bituminoso altamente inquinante ( rilevata anche dal sindaco Tidei ) , nel tratto iniziale della nuova strada che permette l’accesso alle sabbie nere , è stato prontamente rimosso e che la duna , che ospita ancora specie floristiche protette, non ha subito danni irreparabili.

Nessuno di noi ha dimenticato il progetto di allargamento della riserva che di fatto avrebbe creato un’area archeologico-naturalistica unica in Europa e che, secondo noi “stupidi ambientalisti”, sarebbe stata fonte inesauribile di sviluppo ma che purtroppo giace da + di 20 anni nei cassetti delle varie amministrazioni che invece realizzano solo cementificazione, con conseguente cambiamento dei connotati naturali del nostro territorio che continua a perdere quelle caratteristiche che lo rendevano unico per un turismo di qualità..

Quando ancora pensavo di poter essere il delegato all’ambiente del sindaco Tidei, contattai il sig. Rossi ( locatario dei terreni Gepra) per proporgli l’apertura dell’accesso, ma con alcune prescrizioni nella realizzazione DAL MOMENTO CHE TALE TRATTO DI COSTA doveva ESSERE inserito in un progetto di ampliamento della riserva regionale di Macchiatonda che la regione Lazio tra l’altro, accoglierebbe con cospicui finanziamenti.

Prescrizioni e suggerimenti che oggi rinnoviamo auspicando che saranno tenute in considerazione.



1) la legge regionale 61 del 1974 tutela specie vegetali in via di estinzione ancora presenti nella duna della sabbie nere di Pyrgi, tra queste la calcatreppola (Eryngium maritimum, giglio di mare (Pancratium maritimum). La distruzione di tali esemplari comporta conseguenze di carattere penale nei confronti dei responsabili. Auspichiamo pertanto che tali presenze floristiche siano salvate e valorizzate da piccole recinzioni e tabelle esplicative.

2) suggeriamo di realizzare il parcheggio subito dopo l’ingresso, adiacente all’Aurelia e magari approntare un servizio di nolo bici, rishò, macchinette elettriche per portatori di handicap per raggiungere la spiaggia.

3) la duna deve essere superata realizzando dei ponticelli in legno che ne preservino l’esistenza in quanto luogo di riproduzione di dette specie protette.

Se si vuole andare a speculare anche sull’ultimo tratto di costa ad alta naturalità tutte quelle attività economiche legate ad un turismo sostenibile e quindi durature andranno perse.

Nb. Nessuno è contrario alla fruibilità di qualsiasi parte del nostro territorio, nessuno e’ contrario ad una crescita occupazionale ma molti esseri umani, non solo nel nostro comune, chiedono tempi e modi diversi, maggior attenzione a che le risorse naturali non siano distrutte per sempre per un immediato, limitato guadagno di pochi .

Essere inclusi in una zona ZPS o in un’oasi naturale e’ una fortuna non una “IATTURA”.

Emidio Bufalini Giovanni Dani

Grillo come Boccoli?

19 settembre 2007

Viaggio nel prossimo futuro


12 maggio 2008. Il sindaco Roberto Boccoli alla sua prima riunione di giunta. Se tutto continua così è una foto non più del futuro ma di un'attualità schiacciante. La situazione più che tragica appare paradossale. La situazione nella maggioranza è glaciale. Non c’è unione, manca la condivisione di un progetto, manca uno sguardo unitario rivolto al futuro della città e della sua gente. Manca un leader in grado di saper tenere il centro della scena. Non esiste nemmeno più un modello da rispettare. Accantonato e seppellito il faraonico programma ora si è passati alla vetrina del cemento. Un elenco di infrastrutture sulla cui utilità si potrebbe discutere all’infinito. Spariti i servizi, alla persona, alle famiglie, al commercio, all’artigianato, rimangono in piedi solo scheletri, solo appalti da assegnare. Un altro sintomo forte della sonnolenza che ha preso la vita politica cittadina è la mancanza di qualsiasi tipo di dibattito. Ieri alla presentazione dell’operazione di bilancio partecipato uno dei consulenti del comune ha detto che lo scopo del documento era evitare che la gente si radunasse in gruppetti e sparlasse. Forse sarebbe meglio dire che un grande obiettivo è che la gente smettesse proprio di parlare e di discutere . E sarebbe un gran successo, diminuirebbe per esempio l’inquinamento acustico. Dovesse cadere quest’amministrazione il vuoto sarebbe probabilmente incolmabile. Nessuno, per ora , si fa avanti; nessuno intende più parlare da capopartito o da futuro candidato. Beh, per quanto possa sembrare strano, la possibilità che il nostro candidato, Roberto Boccoli, possa sedere in quella poltrona è veramente forte, oggi come oggi. Va chiarito un concetto e cioè che in ogni caso, si votasse a maggio come fra due anni, chi andrà lì non per governare ma per ripristinare uno status quo. Niente programmi, niente proclami soltanto una gran voglia di fare, e ce ne sarà bisogno.
Noi voteremo Boccoli.

18 settembre 2007

Facciamo il punto

A tutti i nostri amici ai quali le infernali macchinette hanno bruciato le piume bianche e tenere sotto la coda dedichiamo un piccolo capolavoro realizzato da uno dei redattori di punta del sito Altalex, Luigi Viola. La pagina riporta la summa dei recenti orientamenti giurisprudenziali.
Buona lettura e....andate piano. Più spingete più qualcuno ci guadagna.

16 settembre 2007

Paola rivuole i soldi del biglietto. E noi?



Dall’incontro sui 35 progetti della scorsa settimana ho ricavato alcune riflessioni che vorrei condividere.
i 35 progetti sono praticamente gli stessi che girano da mesi: perché presentarli ufficialmente e in grande stile solo ora? Forse lo ha spiegato il consigliere Bianchi quando ha ripetutamente sottolineato, come a voler fugare critiche pressanti che circolano in città, che un’amministrazione non si deve giudicare in 2 anni mezzo, ma solo in 5. Un piffero, consigliere Bianchi. Per completare la metafora, nei primi minuti forse non si potrà capire che musica suona un’orchestra, ma a metà concerto sì. Soprattutto se nel frattempo diversi concertisti, uno a uno, si alzano e se ne vanno abbandonando gli strumenti in polemica con il direttore e i colleghi. Un minimo di delusione fra il pubblico in sala potrebbe essere inevitabile. Qualcuno che vuole indietro i soldi del biglietto.
E’ necessario secondo me che l’opinione pubblica di Santa Marinella segua con attenzione lo svolgersi (o no) dei progetti, sebbene io purtroppo non creda che nel presentarli l’amministrazione abbia voluto realmente coinvolgere i cittadini e chiedere il loro parere. C’è infatti un precedente: quando moltissimi santamarinellesi si sono pronunciati contro il progetto della sede comunale, hanno trovato una chiusura a riccio da parte dell’amministrazione, un muro di gomma e molti manifesti dove li si accusava di essere bugiardi. Alla faccia della partecipazione.
Francamente credo per altro che il problema di Santa Marinella non sia la realizzazione o meno dei 35 progetti (sebbene l’asilo nido sia assolutamente auspicabile, il recupero architettonico e sociale dell’ex cementificio un sogno bellissimo, un porto-isola davanti a villa Lessona un brutto incubo, per non parlare di case costruite tra l’ex Colonia e il castello di Santa Severa). A mio parere il problema più urgente della nostra città sta curiosamente scritto all’ultima, ultimissima riga del bel volume omaggio, una riga che sfiora la comicità involontaria. Mentre infatti nei precedenti 48 punti sono sinteticamente ma puntualmente indicate “opere e iniziative attuate e in fase di progettazione” per il 2007 con tanto di consigliere responsabile, tipo “ 48 - Risanamento palafitte lungomare Marconi – via aurelia (Marongiu)” il punto 49 recita così, giuro: “Urbanistica priorità da definire” – Da definire quando, signor sindaco e signori consiglieri di maggioranza? Quando tutti i buoi saranno scappati, allora chiuderete i cancelli? Quando saranno sparite villette, fagocitati spazi verdi, abbattuti alberi, costruiti centri commerciali su strade dove già ora si fa pari e dispari per decidere chi passa? Quando sarà avviata un’edilizia negoziata senza programmazione, senza modifiche del piano regolatore? Io credo che in realtà le priorità sull’edilizia le abbiate già stabilite: permettere che si costruisca il più possibile, il più possibile, il più possibile. E non dico che le ditte costruttrici non abbiano il diritto di fare affari o i proprietari di vendere (ci mancherebbe), dico che tali affari dovrebbero essere subordinati (venire dopo) agli interessi generali della città: traffico e viabilità, servizi, spazi verdi, estetica complessiva.
Ma certo, un assessore presente lo ha spiegato proprio durante l’assemblea: questa amministrazione non c’entra mica, dipende tutto dal vecchio piano regolatore, dipende tutto da “una congiuntura del mercato”.
Ma allora la domanda è: gli amministratori che ci stanno a fare? Bastano uffici per le pratiche burocratiche, no? Basta il mercato, vero? Se gli stessi amministratori non sanno orientare i fenomeni, riequilibrare eventuali squilibri del mercato, pensare prima al bene di tutti e poi a quello di pochi, se neppure sanno prima alleggerire il traffico di Valdambrini, ripensare il piano regolatore, valutare la reale necessità di un centro commerciale e solo dopo, eventualmente permetterne la costruzione?
Secondo me il nodo principale e questo, scioglietelo cari amministratori, se ne siete capaci, se tenete al giudizio di moltissimi santamarinellesi (considerando che ormai ciò che è stato fatto, o non fatto, resterà comunque a futura memoria. Il cemento è cosa che resta per definizione a futura memoria)
E sciogliete anche un altro nodo, un bubbone che cova sotto e sopra la pelle di tutti gli italiani: pubblicate, come prevede la nuova finanziaria, tutti gli incarichi di sottogoverno e le consulenze assegnate. Nomi, cognomi, retribuzioni, compiti svolti e obiettivi raggiunti. Sapere è un nostro diritto.
Paola Rocchi

15 settembre 2007

Fateci capire


Sono passati nove mesi dalla pubblicazione della legge finanziaria 2007 e dall'invenzione, modesta ma efficace, della pubblicazione sul sito web di ogni amministrazione pubblica dell'elenco degli incaricati e dei consulenti esterni con il costo lordo per ogni nominativo. la norma è talmente importante che il Governo ha dedicato pagine e pagine alla sua corretta applicazione. E noi? Dopo i bagordi della magnifica estate trascora vorremmo vedere anche e con la stessa diligenza applicata una legge dello stato. Altrimenti poi la gente si interroga e tutto quello che non viene prontamente esibito potrebbe sembrare poco trasparente. L'esempio è qualche riga sotto. Un conto consuntivo approvato alla chetichella ( per non dire alla pecorina) e poi appena due pezzi da novanta della politica cittadina fanno baruffa solo noi siamo costretti ad andare a scoprire gli altarini.

La politica è dignità, servizio e cultura. Potrei aggiungere milizia ma rischierei di non essere compreso.

La tentazione è quella di sostituirci agli uffici preposti e pubblicare un elenco fai da te. come sapete è facile cadere in tentazione...

A me me piace

Prima e dopo la cura

Lo sviluppo del commercio a Santa Marinella




"Va perciò impostato un piano che faccia coincidere gli obiettivi di un forte rilancio e valorizzazione del piccolo commercio con i piani urbanistici riferiti all'edilizia commerciale lungo un tracciato di sana convivenza e di corretti livelli di concorrenzialità con le altre forme di impresa"
dal Programma Elettorale pag. 24


14 settembre 2007

L'unica cinta stretta è la nostra

Sta diventando una questione di principio quella di dimostrare di aver rinunciato o saper rinunciare agli "emolumenti", gli stipendi per fare politica insomma. Chi ha rinunciato prima, chi ha rinunciato dopo, chi lo farà e chi non lo farà. Quartieri dice:"Barbazza propone di rinunciare ai suoi emolumenti (circa 400 euro) da presidente del Consiglio? Peccato che quel che lui paventa qualche assessore, compreso il sottoscritto, lo ha fatto davvero da tempo e, quel che più conta, senza alcuna pubblicità. Personalmente ho rinunciato chiedendo al Comune di devolvere la piccola cifra (anche in questo caso si tratta di circa 400 euro mensili) per l’assistenza di cui, mi risulta, beneficiano turno cinque famiglie”. E non è pubblicità, questa? Faccia, visto chre si sente in vena, i nomi degli altri rinunciatari. Personalmente ne ricordo uno soltanto, e di peso. Quello che prima e dopo la sua elezione disse che il sindaco non sarebbe costato nulla. Basta con le chiacchiere, guardiamo i pezzi di carta. Il conto consuntivo 2006, qui riprodotto,

dice cose completamente diverse. Forse per questo nella seduta di consiglio comunale che trattava del bilancio qualcuno ha insistito per votare per forza senza dibattere di cifre e numeretti. Se non volete leggere vi do io qualche dato gagliardo:

  • Indennità di carica sindaco ed assessori 177.247,57
  • Indennità di presenza sedute consiglio 10.260,00
  • Indennità di presenza commissioni 2.000,00
  • Indennità di missione 1.000,00

Sono 190.000 euro iscritti a bilancio e dei quali nessuno ha mai potuto discutere, visto come sono andate le cose.

Mi sapete spiegare, allora, chi ha rinunciato ed a che cosa?

Mi sa che gli unici a rinunciare a qualcosa siamo stati noi.


La candelina del Faraone

Oggi, 14 settembre, è il compleanno del Faraone al quale rivolgiamo, devoti accorati e rispettosi, tanti auguri di buon compleanno e nello specifico cento di questi giorni, magari non proprio tutti a Santa Marinella, ma proprio altri cento da passare anche dall'altra parte del Marangone. Gli auguriamo di trascorrere la giornata nel migliore dei modi, circondato da tutti i suoi cari e gustare il suo piatto preferito ovvero

il cronista porchettato

pietanza che ha decorato tavole illustri come quella di Mao, Tito e Stalin. Lui la preferisce con un bel contorno di veline croccanti, annaffiato da un magnifico rosso riserva "vecchio regime 1917". Al termine, per non rimanere appesantiti, una purghetta "alla gulag" che fa sempre bene. Purtroppo i cronisti da cuocere a fuoco lento, con una mela in bocca e le natiche fustigate dal rosmarino, devono avere caratteristiche di commestibilità particolari fra le quali una schiena particolarmente dritta; stanno diventando rari e sono anche molto costosi. Andando avanti così al prossimo genetliaco rischierà di rimanere a bocca asciutta.

Oppure, progetto numero 37, si potrebbe creare un oasi naturale per il ripopolamento della "stampa libera e democratica". Che ne sò, magari a fianco della casa delle farfalle, tanto per non interrompere la catena alimentare. Mi spiego: alle sabbie nere gli amanti del turismo "nature" con il salsicciotto di fuori, che viene mangiato dai cani del bau-beach, che vengono infastiditi dalle farfalle della omonima casa che ospita anche i cronisti per il ripopolamento e che vengono mangiati dal Faraone, che dopo si purga e torna alle Sabbie Nere col salsicciotto di fuori. O no?

Tanti auguri, glielo dobbiamo. Se non esistese Lui noi che camperemmo a fare?

12 settembre 2007

Lavori in corso


La casa di vetro ha tutte le finestre sfondate. Quello che nasce come l'esperimento di comunicazione integrale che poteva ribaltare le sorti di questa sfortunata Amministrazione con una brillante ed inedita idea nasce male e muore peggio. La colpa? Innanzitutto la merce che la casa doveva esporre: qualcuno pensa che alla luce diventi merce deperibile. Le delibere di giunta non contengono tutti gli allegati e non vengono aggiornate, non vengono inserite tutte e così anche gli altri documenti del menu. Naturalmente è facile far cadere la colpa su un soggetto, un "povero anziano e pensionato" che, proprio perchè pensionato non torna a lavorare in via Rucellai. Maddai, davvero? Che strano! Ma tu guarda questo che paraculo, va in pensione e non torna a lavorare. Strano, gli si poteva trovare una bella commenda, una delega, un incarico ad un paio di migliaia di euro netti al mese... E invece no. Non c'è nessuno nella pianta organica comunale che sappia smanettare su un pc. Anche li una gran confusione. Quando hanno proposto agli impiegati comunale di prendere la patente nautica (ricordate?) qualcuno ha pensato che fosse utile per navigare...con il pc.

La rassegna stampa arriva appena possibile, senza una cadenza ed un orario precisi, spesso senza la raccolta completa della stampa, fatta in maniera meccanica (basta che nell'articolo ci sia il sostantivo marinella) e raffazzonata senza un indice.

Ma a cosa serve un ufficio comunicazione che non comunica? Se solo pensate a creare occupazione, sistemare qualcuno che non sa fare altro e fare campagne elettorali per qualcunaltro siete abbondantemente presuntuosi. L'ufficio comunicazione non comunica semplicemente perchè non c'è nulla da comunicare. Non si è fatto un tubo per due anni e mezzo, perchè cominciare proprio ora? I consiglieri comunali non si guardano tra loro, figuriamoci se si salutino nemmeno. Il faraonico programma elettorale è stato sepolto, inumato con una misera cerimonia e subito sostituito dalla seconda edizione del libro dei sogni, quello dei 35 progetti, delle zucche che diventano carrozze e viceversa.

I comunicati stampa vengono emessi a getto continuo, senza data e senza sigla, ma riportano soltanto la Sua voce e quella della maggioranza. E gli altri? Nulla, mai una riga nei comunicati dell'Amministrazione. Ma non paghiamo tutti, belli e brutti, il costo di questo caravanserraglio? Vabbè, che c'entra. Stare al potere e ignorare l'opposizione, schiacciare il dissenso in una sorta di mobbing continuo ed ininterrotto non è assolutamente democratico.

Qualcuno sa cosa sia la democrazia? No? Meno male!

E per la casa di vetro? Nessun problema: progetto numero 36. Un bell'appaltino, o meglio un project, per dare una sistemata ai vetri e vai col tango. Con la scusa dei lavori in corso la possiamo chiudere, per sempre.

11 settembre 2007

Sempre di meno

Un'altro fuori, o quasi. Renzo Barbazza si toglie di dosso l'imbarazzo che stava suscitando la sua presenza ectoplasmatica in consiglio e nell'amministrazione, o meglio la sua assenza e si chiama fuori. Adesso è tardi, direte voi; avrà avuto le sue buone ragioni, sostengo io, forse preso da una sorta di entrismo vecchia maniera che nemmeno noi riusciamo a spiegare. Adesso ha sicuramente una frenesia contraria, quella di chi sentendo ormai prossimo l'appuntamento con le urne, la resa dei conti con gli elettori, tenta di rifarsi il look, in un improbable restyling che, come l'ultima sigaretta, non si nega nemmeno al condannato. Questa l'unica lettura possibile del denso pamphlet che Barbazza ha consegnato alla stampa; il ragionamento fila come un treno: non è questa la storia che volevamo, non è questa la fine che avevamo sognato, non volevamo ne dovevamo ridurre la nostra città in questo modo. Ma allora mi chiedo, e forse ci chiediamo,caro Barbazza, perche fare soffrire, oltre la tua augusta persona, anche la città e la sua gente, invano, per tutto questo tempo?

10 settembre 2007

Tocca a Roberto (ma adesso basta)

Noto con piacere, che sta per avviarsi il dibattito sui “writers”. Era quello che speravo. Soltanto che il mio amico Alessio Zamparini, non aggiunge nulla di nuovo a quanto già da me precedentemente dichiarato. Non ho forse detto anch’io di destinare un muro ai “graffitari” e promuovere le loro opere d’arte? Non ho forse detto anch’io che chi imbratta i muri di scritte razziste, offensive e squallide va punito? Quindi la “risposta” di Zampa non dice nulla di nuovo. Proprio nulla. Francamente non capisco poi, se la sua lettera ha dell’ironico o dell’intimidatorio. Cosa significa: “…potrebbero disarmarti e usarle contro di te..”Non so se rendo l’idea”. (?!?) L’idea è quella che in futuro dovrò stare attento ai “writers”, che magari mi faranno un bel disegnino sull’automobile? Oppure troverò una bella “opera d’arte” sul muro di casa, che solo il Buon Degni sa quanto ho sudato per metterlo in piedi? Comunque, in definitiva, accetterò il tuo consiglio. Andrò a dormire la notte, anche perché Bossi ha rivoluto il fucile…

Roberto Boccoli

07 settembre 2007

L'arte di Alessio

Caro Roberto, vorrei cominciare con la nota positiva ossia l’idea di destinare dei muri per i “writers” è buona e succede in molti paesi d’Europa, Londra ad esempio, qui da noi potremmo far dipingere sempre con criteri che dovranno esse ben definiti i muri del sottopassaggio ferroviario, come avevano pensato a civitavecchia in tempi non lontani. Sono d’accordo con te anche nel punire chi come “black warrior” si limita a deturpare i nostri muri, o come chi li “zozza” con insulti di genere razzisti. Quello che non capisco è come si fa a rimanere turbati, tanto da restare svegli col fucile in mano, di fronte ad alcune opere che questi “writer” eseguono( vedi le foto pubblicate su telesantamarinella). Secondo il mio modesto parere queste sono opere d’arte, soltanto che invece di essere eseguite su tela o altro, come l’Urlo di Munch o la Guernica di Picasso, vengono dipinte lungo i muri della città per impreziosirla( se ben eseguiti). Infine vorrei invitarti ad andare a dormire la notte perché la mancanza di sonno ti provoca stress che poi ti causa allucinazioni, come vedere UBA (il fantasmino) ovunque, e inoltre lo stress fa male lo sai che comporta parecchie malattie!!! A scusa un’ultimissima cosa, riponi il fucile che girare con le armi può essere sempre pericoloso, perché come diceva sempre un mio caro amico, all’attacco vai sempre disarmato, altrimenti potrebbero disarmarti e usarlo contro di te!! Non so se rendo l’idea.
Alessio Zamparini

Avanti tutta


Dopo la cena dei VIP al castello di Santa Marinella e la beneficenza così ostentata da lui e dal Sindaco, i veri investimenti del sig. Ferrara prendono visibilità. Ora il prossimo passaggio sarà la completa gestione del Castello di Santa Severa ad opera del sopraccitato “Grande Imprenditore Salva Opere Monumentali”.
Continuiamo a richiedere fondi pubblici per chi privatizza.
E già, perché dopo trent’anni di fatiche per rendere il Castello pubblico, ecco che l’Archeodromo diventa il sig, Ferrara e, con chissà quali appoggi, riesce a togliercelo di nuovo.
Ma la prof.ssa Caratelli, Delegata ai nostri monumenti, è d’accordo?
E il sig Quartieri, Assessore alle grandi opere, non ha niente da dire?
Ci sono anche minacce di cacciata, dallo stesso Castello, del Gruppo Archeologico, l’associazione che da sempre si è occupata delle attività di tutela del Maniero, che ha prodotto il successo del Museo e che da due anni è premiato dalla Regione per la sua qualità. Abbiamo anche subito l’umiliazione del finanziamento ENEL per gli spettacoli estivi, a costo zero per il Comune ma salatissimi per i cittadini, e, nonostante l’apparente volontà della totalità dei consiglieri comunali di stigmatizzare la riconversione a carbone della Centrale di Torrevaldaliga Nord, non si è riusciti ancora a portare all’Ordine del Giorno di un Consiglio Comunale qualsiasi, nessuna mozione per la destinazione dei fondi ENEL.
Ma tant’è, non importa se Dio denaro provenga da chi ci ammazza il futuro o chi ci porta via il Castello, siamo sempre pronti ad inginocchiarci ad adularlo.
Di nuovo grazie Sindaco, per tutto quello che fai e per quello che farai........
Giovanni Dani

Proposta per Fronti


So che il Vice-Sindaco di Santa Marinella, arch. Massimiliano Fronti, segue appassionatamente ( o forse meno) questo Blog, dove si possono esprimere tranquillamente le proprie opinioni, quelle per intenderci che sul “Quotidiano”non finiranno mai, per motivi tutti redazionali e professionali. (?)
Quindi, attraverso questo Blog, desidero proporre una soluzione al Vice-Sindaco Fronti su un tema a cui tengo particolarmente: i “writers”, i “graffitari” per intenderci.
Leggo che il Sindaco di Bologna, il “Cinese” Sergio Cofferati, se n’è inventata un'altra di “Destra”. Punire i famosi “Writers”, cioè quelli che imbrattano muri, pubblici e privati, con scritte e disegni spesso illeggibili, ma anche frasi razziste, con multe salatissime, ( fino a mille euro) o addirittura con il carcere (fino ad un anno). Il mio pensiero al riguardo? Ottimo. Ha fatto benissimo. La legge c’è è va rispettata. Lo “Sceriffo” Cofferati ha finalmente capito che fare i “Girotondi” è una cosa, fare il Sindaco è un'altra. Meglio tardi che mai. Cosa c’entra, starete pensando, Bologna con Santa Marinella? C’entra eccome. 1) Le due città hanno una Giunta di Sinistra. Oddio, la nostra si è un pò scolorita, ma in fondo…; 2) Le due Città hanno entrambe un Sindaco coi baffi, ma, cosa più eloquente, hanno entrambe i muri imbrattati di scritte e disegni fino all’orlo. Fino all’orlo, tradotto in italiano, vuol dire, “ finché qualcuno non si fa girare i “maroni” e li becca sul posto, tirando fuori i fucili della “Lega e di Bossi”. Sto parlando in modo ironico ovviamente. Ma il problema c’è e si vede. I muri di Santa Marinella, quelli pubblici e quelli provati, cominciano a fare schifo. Il “fantasmino” UBA compare oramai da per tutto. Me lo sogno addirittura la notte. Il “blak worrior” non è capace nemmeno a scrivere in inglese dato che “black” si scrive con la C e warrior con la A. Forse qualcuno gliel’ha riferito ed ha corretto i suoi “capolavori”. Ora è scappato fuori anche un certo “Red Devil”, il Diavolo Rosso. Questa allora la mia proposta, che suggerisco al Vice-Sindaco Fronti: Perché non seguire l’esempio di Bologna? Si potrebbe destinare un muro abbastanza ampio ai “writers”, che, onestamente, sanno fare anche ottimi “Murales”. Ripulire la nostra Città da scritte criminali, razziste e quant’altro, compresi gli odiosi “fantasmini”. E mettere in pratica la legge. Farla rispettare, con l’ausilio dei Vigili Urbani o delle Forze dell’Ordine. Chi viene “pizzicato” con la bomboletta in mano, si becca una bella e salata multa con rischio di finire alle sbarre. Caro Massimiliano, dammi retta. Ci faresti bella figura. Politica e Personale. Perché? Perché la gente si è scocciata di riverniciare il muro della propria abitazione tre volte l’anno. Pensa, io la notte non dormo più. Sto in “guardia” come le sentinelle del Vaticano, col fucile prestatomi da Bossi ovviamente…

Roberto Boccoli

Permette un ballo?


Il cambio di musica, il cambio di ritmo erano requisiti essenziali alla vittoria del progetto Tidei. Le promesse, ormai lo sappiamo e lo riconosciamo tutti, sono state infinite e grandiose (se dico faraoniche qualcuno si mette a ridere) ma sono rimaste promesse. I musicisti quindi sono cambiati ma la musica, alla fine, è rimasta la stessa. Diverso è stato l'attacco diverso sicuramente il ritmo. Prima si danzava il minuetto, le cose si spostavano e nessuno se ne accorgeva, ora va di moda il twist, ci si agita tanto ma si rimane fermi sul posto. L'unica cosa che ogni tanto cambia sono le poltrone. Ci stiamo preparando all'innesto di Fratturato: nei prossimi giorni verrà presentato alla stampa ed alla tifoseria, come si fa con i gandi acquisti del calcio. qualcuno proverà ad innestarlo come si fa con il virgulto di vite sul fusto che sta seccando. Andrea Bianchi nel frattempo si è fatto tutto il primo tempo della partita nella tuta, come si dice; ha sudato dalla panchina. Ora tocca a lui ed il passaggio di testimone, tutto interno ai democristi, ora non è più necessario. Non serve che nessuno si spogli della mitra episcopale. Lascerà certamente la vicepresidenza del consiglio comunale per salire al soglio assessorile. Al suo posto? Naturalmente il bomber Fratturato che, appena preso, va a giocare subito in prima squadra.

Dal twist al valzer, insomma.

Naturalmente se c'è qualcuno che pensa al rinnovamente, al progresso, alla democrazia ed alla libertà d'azione e di pensiero gli possiamo sempre dire, quando si sveglierà, che questo è stato solo un brutto sogno.

06 settembre 2007

Ma chi te lo fa fare?

04 settembre 2007

Rom & Coke



Miscela esplosiva, cocktail velenosissimo, alimentato da voci e maldicenze. Vengono o non vengono? Ci interessa relativamente, cioè vogliamo saperlo ma non molto. Ci stordiscono invece le estermazioni del faraone che pare essersi mosso molto, ma solo pare, come in uno scatenato twist. Non gira però un pezzo di carta con la sua firma! Di cosa ha paura la gente? Dei nomadi? Forse, ma non molto. Ha paura di essere presa ancora una volta in giro, da chi aveva detto che non avrebbe mai firmato l'autorizzazione per aprire un centro commerciale da Pierucci sapendo che non era necessaria una sua firma per farlo aprire lo stesso, da chi ha convinto la gente a schirarsi con i no coke contro l'enel dimenticandosi di costituirsi in giudizio, da chi racconta di aver tarato l'autovelox a 80 Kmh per fregare i pazzi al volante mentre tende un agguato continuo a poveracci che vanno a portare i figli a scuola.

Rom & Coke? Cin cin e tanti, carissimi, auguri

Padre Bianchi: ite, missa est

La messa è finita andate in pace

Dopo una settimana estenuante di continui appelli dell’ex delegato Massimo Profili che apriva la settimana con un articolo il 24/08 denominato Profili bacchetta Tidei ecc ecc il quale scendeva in campo subito affermando che siamo stati su rai tre per due giorni ecc ecc mi sento in dovere di puntualizzare che anche con la vecchia Amministrazioni siamo andati e in tv nazionale con rete 4
Per più tempo e con più ardore e maggiore coinvolgimento popolare , ma stupidaggini, la cosa fondamentale è che prima c’era una vera Santa Marinella turistica ora c’e uno scatola vuota che non sappiamo a chi vendere , con poca ricezione alberghiera e il zero assoluto di manifestazioni in S.Marinella con eventi per i cittadini. Dove sono i rioni ? Le feste popolari? Quelle belle serate per tutti, anziani e giovani , al porto senza che il cittadino spendesse un euro , anche chi non può andare al castello di S.Severa ha il diritto di passare una serata , dimenticate come Amministrazione di dire che al castello si paga , ah, ma forse non lo sanno perchè per voi c’e sempre stata una poltrona libera a ricordo del potere acquisito e spesso non utilizzata se non dagli amici degli amici , vede sg. Sindaco la posizione di Massimo Profili è ammirevole ha saputo criticarsi e di sicuro con l’umiltà che è Propria della critica personale farà buon tesoro dell’esperienza che ha fatto con il suo gruppo , giuste sono state le considerazioni del Consigliere Bacheca Roberto in merito alla questione manifestazioni a S.Marinella e con rafforzo dico bene Profili una mano da amico perchè sei coerente con la situazione e di sicuro ti guarderò sempre con rispetto sia se starai con noi o no
Al prossimo governo della città.
Ora una preghiera prima di chiudere la messa ; caro sindaco unico nostro protettore , ti ringrazio
Di aver preso con te Eugenio Fratturato , ti ringraziamo noi tutti di aver chiarito la situazione di cosa è una società civile , del significato del voto popolare , di averci regalato una estate piena di gioie e divertimenti, di averci dato le strade sempre pulite, il mercatino del porto sempre con
Novità e attrazioni diverse una bella giornata Marconiana , un festival bellissimo e pieno di
Visitatori , non ci hai indotto in tentazioni, pensando di poterti sostituire, proteggici dalla destra cosi cattiva , rendici i soldi per pagare le tasse e mettici nella condizione di pagare le multe,
inebriati dal tanto divertimento e ridendo fra le vie della città dacci un luogo per poterti vedere
aspettare, incontrare, avere un contatto anche per un istante, ah come erano belli i tempi nel 2004 quando scendevi in piazza fra la gente, sorridevi e stringevi le nostre mani sempre tremanti ,
e sudate, erano momenti bellissimi ora perchè non sei più fra noi ? Perchè ci vogliono 2 mesi per un
appuntamento , dacci la tua vista ,il tuo sorriso la tua elegante dialettica , non pensare solo a come fermare lo sfruttamento immobiliare a Santa Marinella , questi cattivi costruttori, che non ti stanno facendo dormire , consigliati con noi uniamo i nostri valori , le nostre forze e il bene trionferà sul male e cosi sia , andate in pace la messa è finita.

In fede Bianchi Mauro a nome di Alleanza Nazionale .

02 settembre 2007

La soluzione? E' semplice


E' inutile anche parlarne: alle elezioni non vuole andare nessuno. L'ipotesi sarebbe quella di giocarsi ora il tutto per tutto massimizzando il risultato ma nessuno ha. in fondo, tanto coraggio. Chi governa sa che a maggio rischia addirittura di non essere eletto, chi è all'opposizione sa che più si va avanti e maggiore sarà il successo alle votazioni, maggiore sarà il distacco percentuale. Questo comunque non giova alla città, una città che ha vissuto cion l'estate 2007 forse la peggiore stagione della sua storia. Lo dicono i numeri, lo dicono i cittadini e se lo dicono, ridendo, anche i turisti, molti dei quali giurano non rimetteranno più piede nella Perla. Non facciamo finta di nulla: la città non è in grado di offrire alcunchè. Se si pensa che addirittura gli uffici comunali sono stati praticamente abbandonati per il mese di agosto è facile chiedersi perchè allora non si è imposto, con un'ordinanza del sindaco, di chiudere almeno 20 giorni anche gli stabilimenti balneari proprio ad agosto.

Altro dato importante è che non si vede, nemmeno a cercarlo con il microscopio, un leader. Quelli che potrebbero vestire questa toga sono tutti in guerra fra loro. E' una bufala quella che ci raccontano attribuendo la stasi di questo periodo a lotte intorno al futuro Partito Democratico. Non esiste ancora un Partito Democratico a Santa Marinella nè esiste il suo leader. In effetti c'è una leadership anche solo nel governo della città? Assolutamente no. Troppi i galli e tantissimi i pulcinotti. Quella alla quale abbiamo assistito finora è una tragedia greca, con l'attore ed il suo doppio, di volta in volta con sembianze diverse. Allora viene da chiedersi: se cadesse quasta amministrazione se ne potrebbe clonare un'altra con gli stessi protagoniosti? In fondo è sempre mancato un accordo di fondo, troppi hanno preferito comportarsi da solisti senza fare gioco di squadra. Troppi ancora parlano già adesso da sindaco.

A noi ne servirebbe uno solo e nemmeno tanto bravo, sappiamo accontentarci di poco: ci basterebbe umile e sincero.