31 gennaio 2007

Il Tavolo del Luned' rilancia sul project

L’assemblea sulla nuova sede comunale, organizzata dal “tavolo del lunedì” il 25 c.m. a S. Marinella, ha visto riunita una vasta e partecipe platea. La proposta politica, scaturita dalle relazioni di Giovanni Dani, Luciano Dominici e Mauro Padroni, prevede di riaprire un ampio confronto con cittadini ed associazioni su nuove ipotesi di realizzazione della nuova sede comunale e di proseguire l’azione politica e legale contro il project financing proposto dalla giunta Tidei. Troppi sono infatti i vizi formali di questo progetto: dalla realizzazione di un’opera pagata con denaro pubblico (2,5 milioni di euro di finanziamento regionale più la permuta di tre immobili comunali) ma destinata per metà a negozi, parcheggi e uffici privati, alla decisione di realizzare lo stabile in zona M6, destinata dal PRG a servizi esclusivamente pubblici.

La partecipazione massiccia all’assemblea ha chiaramente dimostrato quanto condivisa sia l’esigenza di una sede comunale totalmente pubblica a S. Marinella, da realizzare ricorrendo a forme di finanziamento istituzionale, e quanto l’avversione al project financing sia ampia e trasversale.

Prc, Verdi, Italia dei Valori, Circolo Pertini, circolo Margherita "Ecologia 3000", Sinistra Ds

30 gennaio 2007

Finalmente i risultati

Ecco i risultati del sondaggio organizzato dal tavolo del lunedì. Per chi ha interesse è disponibile anche il foglio elettronico con tutti i dati. L'analisi è suddivisa in cinque schede. La prima parla di trasparenza. L'82% degli intervistati nulla sa di quanto fanno assessori e delegati. La seconda scheda parla di gradimento in termini politici. Il 63,8% degli intervistati non voterebbe questa maggioranza, quando il 78% non vuole ribaltoni ed il 60% teme commistioni e conflitti in atto. Il gradimento in termini organizzativi è contenuto nella terza scheda. Il 63,3% degli intervistati pensa il piano regolatore come uno strumento in grado di garantire una crescita armonica della città. La sede comunale dove la metto? Per il 52% dei cittadini gradirebbero gli uffici pubblici decentrai a via delle Colonie. La quinta scheda si occupa del gradimento delle esternalizzazioni e, sorpresa, trova solo il 47% del campione non daccordo che la Multiservizi abbia capitale esclusivamente comunale.

I dati sono comunque tutti riportati nei files che ci sono stati donati. Un grazie ai ragazzi del Tavolo del Lunedì e un invito a tutti i cittadini ad aderire sempre più numerosi a queste veloci e poco impegnative (per chi risponde all'intervistatore) forme di consultazione della popolazione.

Dove va Tidei?

LETTERA APERTA AL SINDACO TIDEI



Egr. Sig. Sindaco,

il Movimento di Idee l’Ancora Santa Marinella Futura, da sempre attento e vigile sugli accadimenti, che riguardano la vita politica e il benessere della nostra cara cittadina, si fa portavoce di un vociferare generale e continuo che negli ultimi giorni e’ diventato argomento principale tra i cittadini della Perla del Tirreno.
Visto che, con le voci non si concretizza poi nulla, siamo qui a rivolgerle una domanda bene precisa, e ne pretendiamo – noi e la cittadinanza tutta – una risposta chiara e limpida, come solo un Primo cittadino può dare: E’ vera una Sua probabile candidatura a Sindaco di Civitavecchia?
La domanda è schietta e senza tanti preamboli, ma sa qui è in gioco il nostro futuro, un futuro che a noi sta a cuore, e visto che Lei è stato eletto con largo consenso ed in più, a suo tempo, ci promise molti “cambiamenti” a Santa Marinella - che, a tuttora, ci risulta debba ancora mantenere – può sorgere il dubbio che Lei aspiri a più appetibili incarichi o “onorevoli” poltrone!
Insomma, le promesse sono promesse e vanno mantenute, lo sa meglio di noi; e di promesse, se ricorda bene, Lei ne ha fatte molte.
Ha intenzione di onorarle, o ci lascia con un nulla di fatto?
Noi, come cittadini, abbiamo il diritto ad avere una sincera e definitiva risposta da Lei, anche perché le recenti vicissitudini della giunta comunale, ci inducono a pensare e ad avere molte perplessità.
Siamo certi che risponderà solerte a questa nostra lettera per fugare tutti i dubbi, ridarci certezze e non promesse. IL DIRETTIVO

27 gennaio 2007

Lo Sdi non interroga ma accusa

Caro Sindaco,

l’aggressione e le menzogne contenute nella lettera aperta indirizzata alla nostra segreteria politica non ci sorprendono, abituati come siamo alle sue reazioni esagerati e tracotanti.
Da un po’ di tempo, nella nostra città, da quando, cioè, lei è l’uomo che guida l’Amministrazione comunale, le regole sono cambiate, quello che conta è fare ciò che lei vuole, senza se e senza ma, con obbedienza assoluta. Chi non la compiace viene aspramente richiamato, chi non si conforma viene minacciato di espulsione.
Chiunque esca dagli schemi da lei prefissati viene attaccato in modo personale, senza esclusione di colpi bassi e di attacchi velenosi: ciò si è verificato anche nei confronti di Consiglieri della sua maggioranza, a mezzo stampa o durante i consigli comunali.
Quanto alle critiche sul piano politico e amministrativo, sono state da noi più volte esplicitate, fin dall’inizio di questa Consigliatura, anche in riunioni di maggioranza, quindi non comprendiamo la sua simulata meraviglia di fronte alle dichiarazioni del nostro Consigliere.
Siamo usciti dalla sua Giunta, quindi è il nostro turno, dobbiamo subire questa sua reazione attraverso la lettera che lei ha scritto alla nostra Segretaria e che ha fatto pubblicare integralmente; essa contiene accuse inconsistenti e svela retroscena mai avvenuti, adombrati solo con l’intento goffo e vano di far nascere sospetti e divisioni all’interno dello SDI.
Il livello della sua lettera aperta non lo giudichiamo adeguato a chi ci ha rappresentato per tanti anni nelle varie Istituzioni, bensì più adatto a chi non possiede altri strumenti se non la denigrazione e la calunnia.Quanto alla ripresa del dialogo con noi che lei dice di auspicare, noi riteniamo che ciò non possa avvenire se prima non verranno ristabilite le condizioni di rispetto degli altri e di osservanza delle fondamentali regole di libertà e di democrazia.


Il Direttivo dello SDI - Sezione di Santa Marinella,
Email: santamarinella@sdicivitavecchia.org
Sito Internet: www.sdicivitavecchia.org

L'Ancora interroga Tidei

Egr. Sig. Sindaco,

il Movimento di Idee l’Ancora Santa Marinella Futura, da sempre attento e vigile sugli accadimenti, che riguardano la vita politica e il benessere della nostra cara cittadina, si fa portavoce di un vociferare generale e continuo che negli ultimi giorni e’ diventato argomento principale tra i cittadini della Perla del Tirreno.
Visto che, con le voci non si concretizza poi nulla, siamo qui a rivolgerle una domanda bene precisa, e ne pretendiamo – noi e la cittadinanza tutta – una risposta chiara e limpida, come solo un Primo cittadino può dare: E’ vera una Sua probabile candidatura a Sindaco di Civitavecchia?
La domanda è schietta e senza tanti preamboli, ma sa qui è in gioco il nostro futuro, un futuro che a noi sta a cuore, e visto che Lei è stato eletto con largo consenso ed in più, a suo tempo, ci promise molti “cambiamenti” a Santa Marinella - che, a tuttora, ci risulta debba ancora mantenere – può sorgere il dubbio che Lei aspiri a più appetibili incarichi o “onorevoli” poltrone!
Insomma, le promesse sono promesse e vanno mantenute, lo sa meglio di noi; e di promesse, se ricorda bene, Lei ne ha fatte molte.
Ha intenzione di onorarle, o ci lascia con un nulla di fatto?
Noi, come cittadini, abbiamo il diritto ad avere una sincera e definitiva risposta da Lei, anche perché le recenti vicissitudini della giunta comunale, ci inducono a pensare e ad avere molte perplessità.
Siamo certi che risponderà solerte a questa nostra lettera per fugare tutti i dubbi, ridarci certezze e non promesse.

Fuori tema ma ugualmente "anticonformista"


IO, ANDREA COLOMBO EX MILITANTE DI POTERE OPERAIO VI SPIEGO PERCHE' SECONDO ME LA MAMBRO, CIAVARDINI E FIORAVANTI SU BOLOGNA SONO INNOCENTI
Andrò a presentare il libro all'ombra delle due torri, non credo che sarò contestato dai militanti di Rifondazione. Quel processo è un assurdo, la guerra civile italiana va chiusa


Luca Telese
da Roma
È bastato che si diffondesse la scheda bibliografica per le prenotazioni, a due mesi dall’uscita, perchè il loro libro diventasse un caso. Se non altro perchè, a scrivere insieme (e di) Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, ripercorrendo e setacciando le carte dei loro processi (e sostenendo la tesi della loro innocenza) questa volta è un giornalista di inconfondibile pedigree comunista come Andrea Colombo: ex militante di Potere Operaio, ex editorialista de Il Manifesto, da un anno portavoce di Rifondazione comunista al Senato.Il libro, che verrà stampato a grande tiratura dalla Cairo Editore, si intitola Una storia nera, e sarà accompagnato da un sottotitolo che dice già tutto sul taglio del saggio: Bologna: Francesca Mambro e Valerio Fioravanti raccontano la loro verità. Colombo - che si è convinto dell’innocenza dei due ex leader dei Nar e del loro coimputato CIavardini durante il processo - si è riletto novemilacinquecento pagine di sentenze, decine di migliaia di atti dei nove processi, è giunto a conclusioni drastiche: «E’ un processo con un solo testimone, un cumulo di indizi labili o inesistenti, molte prove a discarico». Vado a trovarlo proprio nel giorno in cui sta chiudendo la bozza per l’editore. Nel giardino della casa di Moteverde (stesso quartiere dove nascono i Nar) la scrivania è coperta di carte. il file è aperto sul computer, l’ammonizione semiseria ma perentoria: «Se copi una riga ti strangolo!». Il contenuto per ora resta segreto editoriale. Ma sommerso di domande Colombo anticipa le tesi di un pamphlet, che farà sicuramente discutere. Ci sono nuove scoperte?«Decine e decine di fatti noti e non - molti decisivi - emergono dalle carte e dalle testimonianze di Francesca e Valerio, da documenti che riporto».La vostra tesi è che l’accusa non regga, malgrado la sentenza definitiva«Non io, ma tutti i grandi giornalisti “democratici e di sinistra“ da Paolo Mieli a Rossana Rossanda sanno che il processo non tiene, che si basa solo su teoremi. Lo sanno anche moltissimi, a sinistra, fra militanti e società civile. Malgrado questo Bologna resta tabù». Perchè?«Per un paradosso che riassumerei così: si pensa che una verità storica condivisa, ma non provata, possa essere comunque sancita da un errore giudiziario».Ovvero?«Quella di Bologna - 85 morti - è la strage più efferata della storia repubblicana. Per Piazza Fontana, per Brescia e per Ustica le sentenze non hanno indicato colpevoli. E così, per difendere una convinzione che io in parte condivido, quella che quelle stragi hanno una matrice fascista, ci si arrocca intorno al postulato che qui i colpevoli si sono trovati, e che, ’per fortuna’ sono neri, a prescindere dal merito».Dici: condivido che la matrice delle stragi sia fascista«Sì: che una parte di quella galassia fu manovrata da stragisti, servizi e P2 è ampiamente documentato».

da "il Giornale" del 20.01.2007

24 gennaio 2007

Tidei sale sul muretto per rispondere a Grimaldi

Caro Grimaldi, grazie

Primo perché un sorriso non fa mai male, e la tua nota ironica sa restare nell’alveo del buon gusto…anche se - come dire - frena all’ultimo momento.

Il giardino incantato che tu favoleggi con “teatri, università, piscine…” lo possono sognare tutti. I progetti, quelli seri, no, non sono cosa da tutti e tanto meno da te. E sto per dire una cosa che ti sorprenderà non sono nemmeno tutto merito dei sindaci, più meno bravi, più o meno esperti.

Le grandi opere oggi nascono con il coinvolgimento delle comunità locali ed il sindaco spesso è solo un bravo comunicatore, che sa spiegare e un bravo manager che sa poi organizzare.

Ma il vero merito va ascritto alle comunità che sanno prima volerle e poi pazientemente capirle.

Io provo – da anni – a fare entrambe le cose con un discreto successo visto che sono stato scelto sia qui che a Civitavecchia dalla maggioranza dei cittadini.
Sono dunque abituato a lavorare sui progetti e a lavorare sodo,con pazienza, cercando attorno ad essi il massimo del consenso, costantemente.
Ma ho poco tempo per ridere. Per questo mi ha fatto piacere dedicare qualche minuto all’ ironia della tua penna.

Lascia però che approfitti per domandarti dove hai preso quella bella idea di rifare in quel modo il lungomare di S. Severa distruggendo lo storico “muretto”.

Trovo strepitosa quella barriera in legno che impedisce di vedere il mare a chi è alto meno di un metro e novantacinque. Bellissima, originale, anche l’idea di fare tutta una fila di panchine che anziché guardare la spiaggia rivolge le spalle al litorale.

E’ stato stupendo, poi, lo scherzo che ci hai fatto lasciandoci senza opere idrauliche e fognarie e costruendo solo l’apparenza scenografica di un lungomare. In quell’occasione mi è venuto, in vero, un po’ meno da ridere considerando che sei stato per lo meno 10 anni in giunta e per almeno sette hai fatto l’assessore. Ci siamo dati da fare per portare acqua e opere fognarie per gli stabilimenti e ci siamo riusciti.

Purtroppo il “muretto”, carico di significati per generazioni di villeggianti non c’era più. Ma evidentemente per te quel “muretto” non significava niente.
E così hai distrutto un’emozione anziché recuperarla. E questo non fa ridere.
Ma come dire “mai dire mai” e un giorno, chissà...

Ti sei poi tentato di rifare – probabilmente – con l’opera che rappresenta la gemma apicale del tuo assessorato, la fontana all’ingresso di S. Severa.

Migliaia di turisti si interrogano sul suo recondito significato in quello che ormai è una specie di rompicapo dell’estate.

Se si chiedessero quanto è costato il rompicapo sarebbe ancora più affascinante, perchè è difficile adesso, credimi, persino fare conti precisi.

Un ultima cosa mi sento di dirti sommessamente: a rispedirmi al mittente non può essere la tua ironia, ma eventualmente gli elettori che per ora mi hanno voluto qua con un consenso plebiscitario e che in democrazia meritano rispetto, sommo rispetto per le loro scelte.

Anche da te.

Ironicamente tuo,

Pietro Tidei Sindaco di S.Marinella

21 gennaio 2007

Lettera aperta ai Civitavecchiesi

Dopo lo sfratto esecutivo fatto da 16 consiglieri comunali all’ormai ex sindaco Saladini ci preme fare un appello ai vicini cittadini di Civitavecchia. Basta infatti farsi un giro per Santa Marinella e Santa Severa e vedere parchi e giardini curati e pieni di fiori, tutte le strade pulite ed asfaltate,. marciapiedi in perfetto ordine, nuove rotatorie, teatri, università, piscine, i nuovi lungomare, . tutti i giovani occupati, le case popolari costruite ed assegnate, il castello di Santa Severa ristrutturato e il nuovo municipio quasi ultimato. Insomma un ottimo e faticoso lavoro. Ed allora…
Considerato che a Santa Marinella il nostro sindaco Tidei in così breve tempo ha realizzato quasi tutte le sue promesse, considerando che ad ogni occasione, cerimonia ufficiale, consiglio comunale, il nostro sindaco non perde occasione per ricordarci tutte le grandi opere realizzate per Voi ed il grande ricordo che ha lasciato a Civitavecchia e in tutti i civitavecchiese ( dice sempre che lo rimpiangete) propongo di fare una mobilitazione congiunta del comprensorio e, facendo noi santamarinellesi un grande sacrificio, di riprenderlo come sindaco della vostra bella città. Considerato quanto lui afferma, dovrebbe fargli piacere. A noi di sicuro. Fiducioso dell’accoglimento di questa nostra, vi aspetto con i miei concittadini al Marangone per la consegna.
P.S. Non me ne vogliano gli amici della CdL.


Angelo Grimaldi, consigliere comunale di Santa Marinella

20 gennaio 2007

Notazio si chiama fuori, lo Sdi ci spiega perchè

Riproponiamo il testo integrale dell'intervento letto ieri sera dal consigliere Notazio

Lo SDI di Santa Marinella fino ad oggi ha sostenuto la Giunta guidata dal Sindaco Pietro Tidei malgrado, fin dall’inizio, abbia lamentato lo scarso coinvolgimento delle forze politiche di questa maggioranza e l’insufficiente condivisione nelle scelte amministrative.

Pur se insoddisfatti dalla mancanza di un metodo di lavoro che mirasse a formare una “squadra” coesa;
anche se delusi per aver dovuto constatare che le pochissime cose promesse al nostro Partito prima delle elezioni non sono state mai concesse;
malgrado siamo stati relegati a gestire un Assessorato svuotato di ogni consistenza poiché tutte le materie che vi si riferiscono costituiscono deleghe assegnate ad altre persone,
per assicurare la governabilità di questa città abbiamo sostenuto ancora l’attuale maggioranza, anche se con sempre crescente difficoltà e sempre minore convincimento.
Il Sindaco ha offerto alla nostra compagna Antonietta Urbani di entrare in Giunta al posto del nostro attuale Assessore. Nel ringraziare per la fiducia accordata alla nostra rappresentante, dichiariamo però di non poter accettare poiché neanche l’ingresso in Giunta della nostra più valida rappresentante, in assenza delle garanzie di condivisione di strategie politiche, potrebbe modificare un’azione di governo che talvolta risulta scomposta e che spesso produce scelte che non ci trovano d’accordo. Ad esempio, pur ispirandoci al nostro riformismo, non riusciamo a valutare positivamente la proposta di project financing per la costruzione della casa comunale; quella da noi esaminata e agli atti del Consiglio, infatti, non ci sembra adeguata né conveniente per la nostra città.
L’altro, fondamentale punto di disaccordo è la politica urbanistica: noi non ci riconosciamo in un’azione politica che imprimerà una eccessiva accelerazione alla edificazione in questo nostro territorio. Già assistiamo alla costruzione di numerosi insediamenti senza che l’Amministrazione si sia dotata di alcuno strumento di programmazione urbanistica che possa pianificare gli interventi in modo graduale e senza aver prima deciso la costruzione di servizi e di infrastrutture adeguate.
Per le ragioni in parte qui esposte, non ravvisiamo più le condizioni politiche minime per restare a far parte di questa maggioranza.
Dichiariamo inoltre che, il nostro rappresentante in Consiglio Comunale, agirà, come è giusto, con spirito di servizio per il bene della nostra comunità: di conseguenza esaminerà le proposte della maggioranza e voterà ciò che riterremo utile al progresso e alla sicurezza sociale dei cittadini di Santa Marinella.

Il Direttivo della sezione SDI di Santa Marinella, 19/01/2007

Maggioranza in Pezzi: la parola a Rifondazione

Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar…
Come dire: meglio tardi che mai…Il PRC accoglie con favore l’improvvisa ed imprevista decisione dello SDI di abbandonare la maggioranza Tidei, avvenuta, tra l’altro, in tempi e modi tali da ottenere la massima risonanza e da causare il maggior danno possibile a questa Giunta. Complimenti!
Ma d’altra parte che la situazione sia oramai irrecuperabile è sotto gli occhi di tutti: da un lato il Sindaco che accusa la sua maggioranza di “non aver studiato” e di non essere stata in grado di coprirgli le spalle sulla sede comunale durante le sue meritate vacanze natalizie; dall’altro ridde di consiglieri, pletore di delegati questuanti che fanno la corsa ad accaparrarsi le ultime poltrone rimaste vuote prima che il giocattolo si rompa (per farci cosa, poi, lo sanno solo loro… i cittadini no davvero), fino ad arrivare all’ultimo paradosso, quello secondo cui i manifesti a firma DS che criticano la maggioranza per non aver fatto nulla sui servizi sociali sarebbero stati concordati con lo stesso sindaco. Le cose sono due: o qualcuno dice il falso, ancora ebbro magari dalle feste appena terminate, o all’interno dei DS si è aperta la “resa dei conti”, visto che la delega ai servizi sociali è ancora in mano al Presidente del Consiglio comunale…chissà… Intanto, quello che rimane l’unico partito di centrosinistra (sigh!) della (ex) coalizione, in attesa di sbaragliare definitivamente la concorrenza, sarà senz’altro contento del fatto che un altro posto in Giunta si sia liberato. La nebbia, come disse in altri tempi un “esponente storico della sinistra santamarinellese”, si è definitivamente diradata e gli auguri che una delega alla cultura si tramuti d’incanto in qualcosa di più consistente, da parte nostra, sono sinceri. Però attenzione, gli avvoltoi sono sempre in agguato: ora che la Margherita ha ottenuto l’assessorato al bilancio per il consigliere Iachini (come avremmo fatto senza…), i cuginetti dell’UDC non staranno sicuramente a guardare (parenti serpenti…). Anzi, qualcuno di loro, magari un costruttore, avrà fatto i capricci per prenotare il posto all’ufficio urbanistica di Via Rucellai…tanto, che la delega in questione la tenga ad interim babbo Tidei o qualche figliuol prodigo cambia poco: gli interessi sono sempre quelli…e comunque, alla fine, il vitello più grasso se lo mangiano sempre, (demo)cristianamente parlando. Ci auguriamo solo che la carogna che stanno apparecchiando questi uccellacci non sia il nostro paese, anche se il sospetto è legittimo. Per non dimenticare poi gli appetiti di chi è da anni abituato a governare, così tanto che sarà forse un riflesso incondizionato quello del consigliere Assumma di alzare il braccio per votare ogni delibera che la maggioranza proponga…il perché ancora ce lo chiediamo (per la delega? Per il posto nel consiglio d’amministrazione del consorzio dell’acquedotto?) e se lo chiederanno anche i camerati (ex?) di An, visto che ad oggi non è ancora pervenuta alcuna dichiarazione di voto, come dire, vocale da parte della nostra. Non è cortese da parte sua e comunque chi tace, mai così vero, acconsente. Insomma, tra segmenti impazziti o pentiti di AN accecati dal sol dell’avvenire, appetiti famelici di democristiani vari (come tali né di destra, né di centro, né di sinistra, fanno campionato a parte), voraci bramosie di liste civiche attaccate solo ad affari (loro) e, avanti popolo, velleità di potere, tanto per provarne una volta il brivido, di ciò che rimane dei DS (ahinoi ben poco…), nel gioco dei paradossi possiamo affermare che questa maggioranza è davvero e finalmente sinistra…e chi ancora la sostiene, per amor proprio o per onestà intellettuale, a meno che non sia legato ad essa per motivi “altri”, farebbe bene ad uscirne. Subito, il prima possibile. Perché se qui, ora, fischia solo il vento chissà che la bufera di Civitavecchia non urli anche dalle nostre parti. Noi ce lo auguriamo, da tempo.
Prc Santa Marinella

17 gennaio 2007

Diffide contro il cemento

Nel Consiglio Comunale del 13 dicembre si è approvata la convenzione con la Società che andrà a realizzare 90.000 mc. in località Poggio Principe.
La sinistra si è dichiarata contraria in virtù del fatto che il progetto di lottizzazione va ad incidere in un’area che la Regione Lazio ha riconosciuto come assimilabile a bosco, sulla quale vige la normativa dettata dalla L.R. 39/02 (art. 37), di cui fa riferimento la nota della Regione, Dipartimento Territorio. Qualsiasi trasformazione di queste aree è dunque vietato, fatte salve le eventuali autorizzazioni rilasciate in conformità all’art. 151 del d.lgs. 490/99.
Al di là delle sentenze che si sono succedute nel corso degli anni, da quando nel 1964 è stata presentata la lottizzazione fino alla richiesta di un indennizzo di decine di miliardi delle vecchie lire, c’è da dire che in 42 anni si sarebbe potuto normare quanto necessario per rendere lo sviluppo urbanistico più razionale e non aspettare la pianificazione dettata dai tribunali. Ma sappiamo che, quasi come un destino ineluttabile, la pianificazione urbanistica in questa città appare, allora come ora, come una chimera.
Ma se è vero che ci troviamo ad adempiere ad un obbligo dettato dal Consiglio di Stato è pur vero che, comunque, la ratifica deve anche ottemperare alle normative vigenti in materia urbanistica e ambientale.
Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista, i Verdi, l’Italia dei Valori e il Circolo Pertini hanno inviato una diffida alla Regione e all’Amministrazione Comunale affinché nessun altro atto venga adottato in merito, prima che la Società lottizzatrice non abbia presentato il progetto esecutivo alla Regione e la stessa non abbia verificato il rispetto delle prescrizioni.
Le forze della sinistra vigileranno affinché vengano ben valutate dalla Regione le peculiarità ambientali presenti nell’area e pesate con attenzione, anche per la loro funzione di equilibrio eco-urbanistico. L’attenzione è necessaria per non ricadere nell’errore già vissuto con l’”ecomostro”, per cui atti apparentemente legittimi ma poi cancellati dal tribunale permettano vere e proprie rapine di porzione di territorio.

Prc, Verdi, Idv, Circolo Pertini - Santa Marinella

16 gennaio 2007

Perche no?

Qual'è il nodo che divide la maggioranza? Il project financing? Assolutamente no. Il problema, il quibus, come direbbe chi ha studiato come voi, è nell'assessorato all'urbanistica, vero punto focale dell'attuale amministrazione comunale. L'Udc lo vuole tutto per se, mentre il sindaco vorrebbe affidarlo a persona di sua fiducia, per ora la socialista Urbani che probabilmente potrà barattare il nuovo incarico con le dimisisoni del figlio, l'assessore Notazio. Questo almeno quanto filtrato dalla riunione di stasera, salva sempre la consueta messe di rettifiche e smentite di circostanza.


E non dite che non ve l'avevamo detto!

13 gennaio 2007

La biblioteca non è più di tutti.


“Il tavolo del lunedì” cioè il centrosinistra cittadino da fastidio: a volte critica l’operato di Tidei e della sua “strana” maggioranza, indice conferenze affollatissime, coinvolge forze regionali a sostegno delle proprie tesi o progetti, aumenta le frequentazioni anche molto qualificate, attacca manifesti espliciti e con satira pungente…DA FASTIDIO !!
Allora, per tutta risposta intanto HANNO CAMBIATO LA SERRATURA della biblioteca comunale, il posto dove si riuniscono “sti cittadini che pompano nero sur tidei e i suoi come porpi inveleniti “ .Lunedì una 20ina di cittadini che si recavano, come orami consuetudine all’AGORA per fare due chiacchiere di politica locale, sono rimasti fuori dalla biblioteca comunale che li ospitava con autorizzazione del sindaco.
Siamo andati a chiedere spiegazioni e ci è stato riferito che si deve fare un nuovo regolamento per l’utilizzo dei locali per cui va rifatta la domanda……
la rifaremo ! con la speranza che non si scenda più in basso di come siamo, ricorrendo a tali mezzucci per impedire un dibattito democratico che stiamo faticosamente costruendo in questa città fantasma.
I giornalisti sono stati avvertiti qualche giorno fa di non scrivere liberamente ma prima concertarlo con il PODESTA’….manca solo che proibisca di parlare fuori dai bar della Juventus ( a proposito lui porta la Juve ?? ) e poi abbiamo chiuso il cerchio…..


ITALIA DEI VALORI,VERDI,PRC,MARGHERITA,CIRCOLO PERTINI,SINISTRA DS,CITTADINI.

11 gennaio 2007

Dietro Tidei il nulla?

Stupisce non solo il modo con il quale viene gestita l'amministrazione in città ma la stessa consistenza della maggioranza. Il motivo ufficioso per il quale sarebbe stato rinviato il consiglio, importante, di oggi è tutto nella disarmonia interna alla maggioranza. In molti hanno aperto gli occhi, in molti vogliono saperne di più. Il faraonico progetto è in realtà un insieme di fotocopie e una grande incognita dal punto di vista finanziario. Le stesse affermazioni del sindaco si sono rincorse e sovrapposte negli ultimi giorni, tanto che non riusciamo ancora a capire quanti beni comunali saranno ceduti e quanto sarà l'impegno economico per la città.

Alcuni punti certi ci sono. Nessuno vuole quasi 5.000 mq. di negozi al centro della città, nessuno vuole pagare un euro l'ora per sostare in città, nessuno vuole sborsare un euro in più di quanto preventivato con il vecchio progetto per costruire una nuova sede municipale funzionale e dignitosa.

Su questa base credo potrebbe funzionare un esperimento di collaborazione tra maggioranza e minoranza. I tempi sono ormai maturi, tante cose devono cambiare

Il consiglio comunale di stasera è saltato

Non conosciamo ancora i motivi ma sicuramente nessuno ha interesse di mescolare le carte dell'affare project financing per la casa comunale. O meglio la causa sarebbe una grande sindrome influenzale collettiva. La situazione sta peggiorando: dai maldipancia alla dissenteria di gruppo. Quale sarà la cura??

Per ora sappiamo che il consiglio è stato rinviato a martedì prossimo, 16 gennaio, alle ore 21.

10 gennaio 2007

Due contro tutti?

GLI ASSESSORI DI SANTA MARINELLA RINNOVANO L'IMPEGNO A FAVORE DI BANZAI BEACH

Si sarebbe dovuta svolgere questa mattina la manifestazione a favore di Banzai Beach contro la costruzione del molo. Grazie all'impegno degli assessori a lasciare lo spot in mano ai surfisti, la manifestazione è per ora sospesa "Abbiamo appena avuto un colloquio telefonico con L'Assessore alla Costa Roberto Marongiù e L'Assessore ai Grandi Progetti Fabio Quartieri e abbiamo ottenuto i seguenti impegni:1) Al Consiglio Comunale di domani Giovedì 11 c.m. ore 21:00 presso la Biblioteca Comunale, anche se all'ordine del giorno non c'è la votazione sul PUA (che si prevede per la prima settimana di febbraio), i due Assessori anzidetti faranno mettere a verbale il loro impegno per l'esclusiva attività del surf nell'area di Banzai ribadendo il loro impegno politico ad uscire dalla coalizione qualora il Sindaco proseguisse con idee diverse per lo sviluppo di quell'area. Per tale motivo è gradita la presenza di quanti più surfisti possibile a questo primo appuntamento politico.2) Sabato 13 i due Assessori presenteranno a noi surfisti, in anteprima le tavole che compongono il PUA!!! in un incontro plenario al quale dovremmo far vedere quanti siamo!!! (presto diremo dove e a che ora)3) Si ritiene, per ora, inutile scendere in piazza a manifestare dopo le recenti dichiarazioni.

Maurizio Di Spirito da www.surfcorner.it

09 gennaio 2007

I grandi progetti si fanno attendere

I grandi progetti sono solo sulla carta? Meglio! Costano meno e non inquinano. Prepariamoci a sentire l'ultima novità. I famosissimi 23 progetti che dovevano essere presentati a settembre 2005, poi a febbraio 2006, poi a giungo 2006 infine a settembre 2006 ed ora entro febbraio 2006 se dovessero rimanere sulla carta non potrebbero nuocere a nessuno. Anzi, per la volontà appunto di non nuocere sarebbe bene che rimanessero sulla carta, così nessuno potrebbe rivendicarne la paternità.
Ma perchè proprio 23? La Cabala c'entrasse qualche cosa?
Forse a futura memoria del segno tangibile che questa amministrazione ha intenzione di lasciare nel cuore dei cittadini.

07 gennaio 2007

Tutto il mondo è paese 2

Mi sembra di sognare: anche oggi materiale su cui riflettere. Probabilmente andrà creata una rubrica apposta.
Insomma questa notizia è su Repubblica di oggi, pag. 9 a firma di G. Battistini.
Riassumendone il succo, il pezzo narra del fatto che durante il discorso di fine anno a reti unificate del presidente Napolitano non è' stato fatto fatto suonare l'Inno nazionale, come sempre invece successo. A domanda specifica il presidente si difende così:
"Sono stato informato della scelta tecnica della Rai che aveva deciso di rimuoverlo e sinceramente non mi è sembrato che l'evento meritasse particolari commenti".
A me è subito venuto in mente un altro luogo, un altro presidente, quello del consiglio comunale della mia città, e tutta la polemica, virilmente chiassosa, del consigliere comunale Angelo Grimaldi contro la soppressione dell'esecuzione dell'Inno nazionale prima delle sedute di consiglio comunale.
Alla domanda, suppergiù la stessa, rivoltagli formalmente il sindaco Tidei, fautore della svolta, ha dato suppergiù la stessa domanda del presidente Napolitano.

Come dire...buon sangue non mente!

06 gennaio 2007

Tutto il mondo è paese

da "Il Giornale" di oggi una notizia che mi da uno spunto curioso:

Quattro amici al Viminale
di
Redazione
Il Viminale l’altro ieri ha inaugurato un nuovo tipo di comunicazione che potremmo definire come quello dei «quattro amici al bar». Il ministro degli Interni infatti per dare comunicazione delle sue ultime attività ha invitato a pranzo quattro giornalisti e tagliato fuori tutto il resto del mondo dell’informazione. Non solo dei quotidiani, ma anche della televisione, della radio, delle agenzie di stampa. Così ieri le prime pagine di Sole 24Ore, Corriere della Sera, Stampa e Repubblica potevano esibire le dichiarazioni di Amato e le ultime novità in materia di Islam, mentre il resto del circuito informativo doveva accontentarsi di leggere. È una scelta legittima, ma trattandosi del Viminale e non di un ministero qualsiasi, ci permettiamo di avanzare qualche dubbio sotto il profilo del bon ton istituzionale. Il ministro Amato infatti è liberissimo di continuare a tenere amabili simposi platoniani con le penne amiche ma, senza dover apparecchiare per forza altri posti in tavola, sarebbe decisamente più laico, liberale, riformista e pluralista dare le notizie a tutti.

Tutto sommato è lo stesso stile che adotta il governo della mia città. Le conferenze stampa sono convocate come le adunate in caserma, allo squillo della tromba, le "chiacchierate" si fanno solo con qualche amico. E se è vero che l'informazione costa pretendere di comprarla tutta con soli mille euro al mese è puerile. La regola vigente è che comunicati stampa debbano essere copiati alla lettera mentre gli articoli hanno necessità del visto preventivo.

Fra l'altro da quando il Calabrone ha lasciato il suo posto in prima linea non esiste più nè un ufficio stampa nè una sala stampa, nonostante qualcuno stia continuando a pagare ben tre addetti alla comunicazione per conto dell'amministrazione comunale. Nessuno, naturalmente, fa nulla per cambiare le cose.

Mi consola soltanto il sapere che altri stanno peggio.

Le Befane e il Faraone

Tante Befane oggi in giro per la città, ma è il loro giorno. Ordinariamente assente il Faraone che si è invece materializzato in via Rucellai ieri sera. Con effetto miracolosamente taumaturgico la sua sola presenza è riuscita a coagulare una giunta che si stava sciogliendo come neve al sole.
Via tutti i buoni propositi natalizi, via la necessaria indagine interna per riuscire a capire come funzionano i meccanismi decisionali all'interno dell'amministrazione. Via infine i dissidenti. Al grido di "togliamo le deleghe" una bella sforbiciata alzerà la sfumatura a tutti i colli pensanti e accentrerà ancora di più il potere nelle mani del Faraone.
Il dio sceso in terra sembra contare di più nel momento in cui è cataplasmaticamente assente, mentre i consensi scendono, in rapporto inversamente proporzionale alla pronazione dei sudditi, nel momento in cui Esso si manifesta.
Come mai?

Perche non....?


04 gennaio 2007

L'arte di morire pagando ovvero...attaccati al Totem


Con un burocratese che mette i brividi l'Asl RMF, quella dell'ospedale S.Paolo per intenderci, informa i cittadini che come da precise disposizioni di legge i "codici bianchi" dovranno pagare 25 euro per essere visitati al pronto soccorso.
Quindi ci fanno testualmente sapere che:
1) Nel caso di accesso al Pronto Soccorso il cittadino dovrà essere identificato con documento di identità , al fine di accertarne i corretti dati anagrafici per avere la possibilità di un’eventuale recupero credito qualora l’utente non abbia la possibilità immediata di pagare le prestazioni o si rifiuta di pagarle.
2) Tutti i cittadini che ricorrono al Pronto Soccorso che hanno avuto la codifica delle proprie condizioni cliniche con codice triage bianco e che non rientrano nelle categorie esentate, vengono invitati, sia dal personale che da apposita cartellonistica a rivolgersi presso il CUP per il pagamento delle prestazioni.
Per le prestazioni che saranno erogate nelle ore serali e notturne ( 17.00- 8.00 ) è previsto di installare un distributore (TOTEM) che consenta il pagamento automatico delle prestazioni. Poichè la sua istallazione richiede un determinato tempo tecnico, i cittadini saranno momentaneamente invitati con apposita cartellonistica a pagare il ticket giorno successivo presso il CUP.
3 ) Qualora i medici del pronto soccorso, successivamente agli accertamenti eseguiti sul paziente con codice bianco, dovessero decidere che esistono i presupposti per ricoverare l’utente, dovrà essere effettuato un rimborso all’assistito. A tale proposito è stato previsto un modulo con richiesta di rimborso che dovrà essere presentato alla Direzione Amministrativa dell’ospedale che provvederà entro 24-48 h alla restituzione immediata previa verifica della ricevuta di pagamento del ticket pagato dall’utente.

Rimangono irrisolti comunque un paio di casi specifici:
a) paziente che entra con codice bianco e poi muore a casa, come di consueto, entro le successive 24 ore: il rimborso andrà inserito nella dichiarazione di successione?
b) paziente che paga i 25 euro, accede al pronto soccorso con codice bianco alle ore 21,00 e viene quindi visitato, come capita, alle ore 01,00 del giorno successivo: deve ripagare il ticket?

Propongo una richiesta di parere scritto al Ministro, alla faccia della burocrazia sanitaria.
Vuoi mettere la soddisfazione di andare al creatore con la fattura stretta fra i denti?

Una proposta per diminuire gli accessi al Pronto Soccorso ce l'avrei: attaccare sul totem la faccia del ministro Turco.

03 gennaio 2007

Per il "Tavolo del Lunedì" la Giunta è scoppiata.

Chiunque abbia assistito alla seduta dell’ultimo Consiglio comunale non può non aver tratto alcune dovute conclusioni dallo squallore complessivo della vicenda.

La prima è che al Sindaco Tidei ed alla sua maggioranza poco importa della sorte dei lavoratori attualmente impiegati nella S.Marinella servizi s.r.l. e, più in generale, del futuro della città. A riprova di ciò vi è il fatto che senza l’ausilio dell’opposizione sarebbe mancato il numero legale per prorogare, di solo tre mesi, l’affidamento dei servizi già esternalizzati. Eppure il consiglio era stato voluto fortemente dalla stessa maggioranza, data l’imminente scadenza dei contratti di lavoro…ma il nostro Sindaco, colui che, nelle parole del suo vice, “vede oltre”, come fosse una sorta di santone, stava godendosi “meritatamente” (parola di Fronti) le vacanze natalizie…alla faccia dei consiglieri presenti, dei cittadini e dei lavoratori. Se ciò non bastasse, dalle parole del delegato Iachini e del segretario comunale apprendiamo che questa proroga rappresenta “un salto nel buio”, visto che ad oggi manca un’analisi finanziaria dei primi mesi di attività della multiservizi, nonostante le consulenze e gli incarichi profumatamente pagati all’uopo. Ancora più paradossale è la vicenda legata alla sede comunale. Sono mesi ormai che sono state approvate delibere, che si conoscono le valutazioni degli immobili comunali…o almeno così credevamo…a quanto pare, invece, tutti i consiglieri di maggioranza ignorano completamente l’intera operazione, i rischi e le responsabilità cui vanno incontro ed i pericoli che l’affaire del project financing comporta per la città. La seconda conclusione, quindi, è che chi siede nei banchi della maggioranza, in assenza del beneamato sindaco che copre loro le spalle, non sa quel che dice, non sa quel che fa, non sa perché e cosa vota: ci troviamo innanzi a degli ectoplasmi politici, a degli invertebrati da poltrone che dovrebbero e, ahinoi, hanno la pretesa di governare S.Marinella. Oppure, se così non è, siamo portati a pensare che allora si agisca in assoluta mala fede: come è possibile, infatti, che esperti, come sono, del mercato immobiliare non sappiano che le valutazioni reali degli immobili a S.Marinella sono di circa il doppio rispetto a quelle stimate? Le cose sono due: o i nostri costruttori non sanno fare il loro lavoro, e non ci pare come è a tutti palese, oppure si tratta di svendita, di saldi di fine anno del nostro patrimonio immobiliare. La qual cosa potrebbe indurre qualche malpensante a sospettare collusioni, accordi con la società costruttrice, sospetto tanto più fondato dal momento che, non essendo stata inserita in bando la permuta con gli immobili comunali, o la società aggiudicatrice ha facoltà divinatorie o da aruspice, cioè “vede oltre”, oppure da qualcuno sarà stata informata…chissà…

La terza conclusione è che l’ordinamento democratico è stato, di fatto, sovvertito. Non crediamo che a memoria d’uomo si ricordi di una maggioranza che chiede di mettere ai voti il rinvio della votazione di una mozione presentata dalla minoranza…è chiaro che disponendo dei numeri necessari, così facendo, per un’Amministrazione sarebbe possibile differire indefinitamente nel tempo la discussione e la conseguente votazione su uno dei principali strumenti consiliari di opposizione. E meraviglia che tutto ciò sia accaduto con la copertura del segretario comunale, che per l’occasione è servito da presunto alibi procedurale per un’azione spudoratamente antidemocratica. Stando così le cose, e cioè non potendo utilmente disporre dei mezzi statutari per fare opposizione, saremo costretti a trasferire altrove il dibattito politico, nelle opportune sedi giurisdizionali e, soprattutto, nelle piazze e in assemblee pubbliche, perché sia a tutti chiara la quarta ed ultima conclusione: che prima si stacca la spina a questa Giunta moribonda e meglio sarà per tutti.

Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Italia dei Valori, Circolo Pertini

01 gennaio 2007

Il calamaro con i baffi

Regalo vero e sincero.
Non è una mia produzione, lo giuro, ma l'ho trovata sulla rete. Segno che certi sentimenti sono universali. Il calamaro con i baffi non è specie protetta.
Il produttore del video, tal Emrovideo, l'ha intitolato significativamente "Pietro Polipei".

Comincia il 2007

“Non è per salvare il capitalismo che noi ci battiamo in Russia. È per questo che i soldati al fronte hanno una tale fiducia […]. Se l’Europa deve essere ancora questa, se deve ritornare ad essere l’Europa dei banchieri, di questa grande borghesia corrotta, della facilità e dell’infiacchimento, ebbene, noi altri, lo diciamo senza giri di parole, preferiamo ancora che il comunismo avanzi e faccia saltare tutto per aria. Auspichiamo che tutto salti piuttosto di vedere ancora rifiorire questo marciume […]. Noi altri guarderemo i caricatori, e dopo aver sbaragliato la barbarie bolscevica, affronteremo i plutocrati, per i quali abbiamo riservato le nostre ultime munizioni”.
Leon Degrelle, 5 marzo 1944

Buon anno a tutti i cuori puri del mondo.