28 febbraio 2007

Nel blu dipinto di blu

Anche Santa Marinella sta cedendo alla moda dell'azzurro. Entro qualche mese tutti i parcheggi del centro storico si avvieranno a diventare a gettone. Non è chiaro ancora se si tratterà di "grattini" o macchinette ma anche noi avremo il nostro dafare con i parchimetri. Non possiamo rimanere indietro, Roma sfanga ogni anno dalle strisce blu quasi 30 milioni di euro, mica bruscolini.
Chissà poi perche blu? Un legame recondito e freudiano ci deve essere. Sangue blu, auto blu, strisce blu. Simboli di qualcosa di esclusivo, di intoccabile. Io parcheggio perchè me lo posso permettere, insomma.
Purtroppo non finirà qui. Iachini, il vampiro della Perla, ci attende al varco. Oltre ai parcheggi a pagamento, dopo la botta dell'Ici, ha preparato l'aumento della tassa sui rifiuti e l'inroduzione dell'addizionale Irpef comunale.

Volare, oh, oh
pagare oh oh oh oh

25 febbraio 2007

Flaminia, datti una mano

Fuoco incrociato addosso a Flaminia Assumma. Il bottino? La sua partecipazione al Consorzio quale consigliere di amministrazione, considerata una cosa superflua dopo il suo ingresso in pompa magna tra le fila dei consiglieri di maggioranza. Effettivamente se ne può fare anche a meno, qualcosa si può dividere, socializzare come avrebbero detto gli ex camerati. Lascia la poltrona, lo scranno o la prebenda? Secondo noi non mollerà nulla al grido "Finche vinco gioco io!". Qualcuno non è comunque daccordo, considera la questione molto delicata anche dal punto di vista morale. Il Qualcuno andrà domattina a chiedere al Faraone di porre fine a questa aberrazione che fra l'altro collide in maniera forte con la normativa consiliare che proprio l'Assumma ha voluto e votato.
Provo ad azzardare un ipotesi? Qualcuno dice che spesso ci prendo...
Allora, finirà che chi solleverà la questione dell'incompatibilità finirà per uscire a sua volta dalla maggioranza, sconfitto. Nel mentre, al Faraone piacendo, l'inciucio istituzionale andrà avanti ad libitum.

24 febbraio 2007

Quanto sei bella, Roma!

Finalmente ce l'ha fatta, è riuscito a coronare il suo sogno: tornare a Montecitorio.
Infatti uno dei dodici punti, quelli che daranno la scossa a Prodi recita così:
10. Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di Governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate.
Il che significa che il nostro PdC richiama a sè tutti i suoi parlamentari ed impone loro "l'obbligo di frequenza" per evitare altre imboscate che lo mandino definitivamente a casa. Il che significa ancora che chi ha obblighi di governo (ministri e sottosegretari di stato) non potrà ricoprire la carica di parlamentare. Il che significa ancora che il Nostro, primo in linea di successione - come si usava dire una volta della gente di sangue blu - avrà davanti a sè ben tre possibilità di entrare con passo di carica alla Camera. Queste tre possibilità si chiamano Rutelli, Melandri e Gentiloni.
Cosa succederà alla Perla?
Che il Nostro sarà troppo distratto dalle cose di Roma e dovrà per forza di cose lasciare il comando al suo vice, mentre registreremo ancora una volta una sonora sconfitta di chi aveva la possibilità di azzerare tutto e ricominciare da capo con un minimo di dignità ed invece dovrà subire questa ed ogni altro tipo di situazione immaginabile.
Comunque, e di cuore, auguri Pietro.

23 febbraio 2007

Un opera veramente grande

Faraonico è l'aggettivo giusto per definire l'ultimo progetto presentato dal sindaco e che riguarda in maniera quasi invadente il problema dello sviluppo cittadino. Si tratta di realizzare la prima stazione spaziale interstellare. Il progetto, naturalmente di dimensioni imponenti, coinvolgerà anche i comuni limitrofi e verrà realizzato con il sistema del project financing per non gravare sulle già esauste casse comunali. Daltronde è impensabile rinunciare per ragioni finanziarie ad un progetto che ci vedrà primi in Italia, se non in Europa, con la scusa di dover dare quattro soldi in più per il canile comunale. Tornando al progetto ed alla sua finanziarizzazione è previsto che per i primi 50 anni a goderne siano i nostri amici delle galassie vicine. Trascorso il periodo di ammortamento dell'investimento, ed acquisita la tecnologia necessaria, anche noi poveri "burini" dello spazio potremmo usare la strutura per le nostre vacanze intergalatiche.
La società che si occuperà della realizzazione delle strutture, pare una joint tra venusiani e calabresi, lascerà alla nostra città, come parziale compenso per la cessione delle aree e delle volumetrie, non il solito e scontatissimo centro commerciale ma addirittura una superstrada. L'arteria, costruita con disegno e concezione futuristica, è stata definita dal sindaco essenziale in quanto collegherà il castello di Santa Severa con la località chimata Pian della Carlotta.
A cosa serve non l'ho ancora capito. I più esperti strizzano l'occhio e parafrasando Mogol dicono che "lo scopriremo solo vivendo".
Mah!

22 febbraio 2007

Due pesi e due misure

La stampa ha informato i cittadini di Santa Marinella che Tidei avrebbe “rinunciato” al porticciolo “Danny point” o almeno si “sarebbe fatto carico delle perplessità dei surfisti”, dopo la ferma posizione dell’assessore Marongiu.
Disponibile ad accogliere i suggerimenti dei suoi alleati dell’UDC, il sindaco Tidei da mesi si mostra sordo alle proteste motivate di moltissimi cittadini in relazione al progetto sulla sede comunale. Tra l’altro tale atteggiamento chiuso a ogni democratica partecipazione contrasta nettamente con quanto di recente annunciato nel documento dal titolo “Santa Marinella….e il suo futuro”, dove presentando 35 interventi sulla città, è sempre il sindaco Tidei a parlare di “lavoro aperto” e di “necessaria condivisione”. Mentre si apprende che il sindaco si aspetta “il contributo di analisi da tutti e su tutte le ipotesi presentate”, non si comprende perché tale contributo di analisi sulla finanza di progetto sia stato in modo netto e sprezzante rifiutato dal sindaco stesso.
Forse in questa città esistono ora cittadini di serie A (gli alleati dell’UDC e i consiglieri della Margherita, quegli iscritti o simpatizzanti DS che ancora lo appoggiano) e cittadini di serie B: non solo gli appartenenti alle altre forze politiche, ma molti cittadini comuni che hanno espresso nelle scorse settimane il loro fermo, preoccupato e motivato rifiuto verso la scelta operata dalla giunta. Ora che si è addirittura formato un comitato, vorremmo che sindaco e giunta prendessero di nuovo in considerazione l’ipotesi richiesta a gran voce: fermate la scellerata macchina che voi stessi avete avviato sul Project financing. Costi quel che costi.
Chiediamo inoltre una presa di posizione pubblica di consiglieri e assessori sulle richieste del comitato stesso, a cominciare dall’Assessore al demanio Marongiu, che ha dimostrato tante e tali capacità persuasive nei confronti del sindaco Tidei su ciò che molto gli sta a cuore.

Il Comitato cittadino per il No al progetto di Finanza sulla sede comunale

17 febbraio 2007

Una candela per Santa Severa



Il lungomare di Santa Severa, la frazione-gioiello della perla del tirreno, è al buio. Secondo Angelo Grimaldi, noto alle cronache per essere il più rompi.... tra i consiglieri d'opposizione, si tratta di una semplice dimenticanza. "Sono contento che la nostra amministrazione abbia inteso partecipare alla manifestazione mondiale per ricordare il secondo anno dall'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. Quindi come tanti comuni in tutt'Italia e in tutto il mondo, abbiamo spento tra le 18 e le 18,30 la nostra illuminazione pubblica. Qualcuno si è però scordato di riaccenderla"
Ah, birbantelli !!!!! Appicciatelo!

15 febbraio 2007

Rinuncia o non rinuncia ?

In serata un comunicato del sindaco Tidei riferisce che lui stesso non ha abdicato al progetto di Danny Point (il porticciolo alla Toscana) semplicemente perche non è stato lui a proporlo, ma gli è - diciamo noi - stato surettizziamente "infilato" in mezzo alle carte. Lui stesso se ne dichiara perplesso!!!
E' questa comunque, sempre secondo Tidei, una buona occasione per far discutere la gente.
E' vero, la gente sta discutendo. Forse gli unici che non sentono la gente discutere sono quelli seduti a via Rucellai.
Ma a proposito, anche il nuovo municipio con il suo codazzo di project ed accessori è nel fascicolo che il sindaco ci ha propinato come "il futuro di Santa Marinella".
Se qualcuno glielo fa notare può darsi che il sindaco dissenta anche da quello, può darsi che ne disconosca la paternità, come ha fatto con il Danny Point.
Ma lo ha fatto, poi, con il Danny Point? Il porticciolo si farà o non si farà?
Boh.

13 febbraio 2007

Bianchi: il futuro non siete certo voi

Ho letto con curiosità il comunicato di Benci “Bianchi ha paura del futuro”e mi sono posto una domanda; ma Carlo Benci è l’attivista dell’allora PCI che insieme a Paolo e Pietro Cangini faceva le battaglie politiche per la tutela dei lavoratori, per la democrazia, per la tutela del territorio o è il Carlo Benci delegato, pagato, del Sindaco nel Consorzio dell’acquedotto e che tutti i giorni staziona nella sede comunale a guardia di chi entra ed esce per poi riferire al Capo?
Mi domando se non sia Carlo Benci a rimpiangere “gli antichi fasti della balena bianca” con cui ha allegramente convissuto come oggi, forse più proficuamente, convive con una Amministrazione che pianifica solo sfruttamento del territorio e crea la Multiservizi solo per sottopagare e condizionare i lavoratori.
Se sono queste le mancanze che rimprovera a me ed a chi militava in quella che Lui chiama “la balena bianca” dichiaro il mio orgoglio di aver partecipato, anche se purtroppo con ruoli molte volte secondari, ad amministrazioni che rispetto alla attuale, non erano quei lupi che Benci vuol far credere ma meno di agnellini.
Per sostenere la sua tesi, Benci, denuncia i problemi dell’approvvigionamento idrico, delle fognature, dei fossi, dei parchi ed altri problemi volutamente dimenticando di dire che se oggi Santa Marinella non ha problemi per l’approvvigionamento idrico e per la gestione della rete idrica e fognatizia lo deve a chi, come il sottoscritto, con lungimiranza e pianificazione, fin dagli anni ottanta, si è prodigato perché fosse finanziata e realizzata la condotta Torreimpetra- Civitavecchia, e poi per la organizzazione dell’attuale gestione che l’Amministrazione ha trovato pronta e pianificata per la firma della convenzione. Per non parlare di tutte le opere ed i finanziamenti lasciati pronti e pianificati con il solo merito dell’attuale Amministrazione di dover tagliare il nastro.
Sbaglia Benci quando individua in noi il “partito del no a tutto” senza evidenziare che la Maggioranza , confusionaria e contraddittoria, è ed è stata sempre chiusa a qualsiasi contributo mio e della Minoranza. Se non percepisce questo modo di fare prenda atto della morte della partecipazione e della democrazia.
Una cosa concordo con Benci, si è vero ho paura di quello che viene proposto come cambiamento e modello di sviluppo, di come viene gestita la Multiservizi, della Politica comunale sul Porto, del progetto di finanza per la nuova sede comunale, della politica che sperpera risorse pubbliche e quindi di tutti i cittadini, non ho paura per me , ma per Santa Marinella, per la sua immagine, per il suo futuro, per l’aggressione al territorio per il decadimento dei principi della democrazia per cui anche Benci diceva di battersi fino a quando non è stato accolto alla corte del Sindaco.
Non è la paura dl cambiare che accomuna i consiglieri comunali di centro, di destra e di sinistra ma l’amore per la città, per il rispetto reciproco e per la democrazia, tutte cose che oggi vengono negate e messe a rischio.
Venanzo Bianchi

11 febbraio 2007

Privatizziamo anche gli assessori

Possiamo stare tranquilli. Gli oltre trenta progetti che il sindaco ha recentemente presentato, per ora in forma riservata, non esistono ne esisteranno mai. Lo stesso sindaco si è affrettato a precisare che non sono progetti ma proposte, il che significa che forse non si faranno mai. Bisognerà prima testarli fra la gente, farli assaggiare al popolo e poi, forse, si proverà a metterli su strada, ma non si faranno mai. Lo ha assicurato il sindaco. In effetti a scorgerli tutti (proveremo anche a pubblicarli qui sul blog, tanto per farli conoscere in giro) si nota un unico filo conduttore. L'amministrazione pubblica, secondo il codice Tidei, prevede il massimo disimpegno dai lavori pubblici, tanto che non si è nemmeno preoccupata di assegnare all'ufficio un assessore. I lavori si faranno tutti in project. Ci penseranno investitori privati, pagati in natura, e allo scadere del business si potrà ritrattare tutto. Il personale, poi, anche questo verrà gestito da un'altra società, la Multiservizi. Le entrate tributarie? Indovinato, c'è una società privata che lavorerà per due soldi al posto del comune. L'ufficio comunicazione non comunica più, fa propaganda (naturalmente non è la stessa cosa, o almeno crediamo). Se il comune non fa opere, non gestisce servizi, non impiega il personale e non regola le entrate perchè dobbiamo ostinarci a chiamare la congrega che si riunisce, sempre con il solito copione, nella biblioteca "consiglio comunale"? Chiamiamolo "consiglio d'amministrazione". Può darsi che indicando le cose con il loro vero nome comincino a funzionare!

Carlo Benci: Bianchi ha paura del futuro

Qualcuno in città, memore forse di antichi fasti consumati all’interno del potere ingordo della “balena bianca” vorrebbe prepararsi ad una nuova campagna elettorale.
Venanzo Bianchi è uomo di potere, un potere antico che ha creato in questa città piaghe sociali, insoddisfazioni, disoccupazione ed emarginazione. Il personaggio, nella sua veste di amministratore di moltissime Giunte passate e tutte di centrodestra ha alle spalle un lungo percorso politico in questa città; un percorso che ha causato la distruzione delle poche attività economiche esistenti, ha abbandonato il territorio e l’ambiente all’incuria, ha delegato la possibilità di scelta ai padroni esistenti. Ricordiamo del suo patrimonio amministrativo: la rete idrica della città che non portava acqua a molte zone, specialmente nel periodo estivo; la rete fognaria che riversava nei fossi i liquami e costringendo interi quartieri a vivere aria malsana; la mancanza di ogni manutenzione per le spalliere della ferrovia; la città sporca in conseguenza di un servizio di raccolta dei rifiuti precaria; discariche abusive sulle colline vicino ai fossi con i conseguenti pericoli per la comunità e le tragedie causate; il totale disinteresse per gli accessi al mare che hanno precluso ai cittadini la possibilità di godersi l’unico bene di cui la città disponeva per loro; giardini pubblici non frequentabili; impianti di depurazione che non hanno mai funzionato. La città con grandi problemi ed i cittadini bisognosi abbandonati a se stessi. Questo è il patrimonio che Venanzo Bianchi e la destra cittadina hanno lasciato alla città. Ora Bianchi si presenta come una mammoletta immacolata, sempre in testa alle contestazioni, sempre pronto ad indicare la via maestra. La paura e le cose che cambiano e che lo accomuna, nella protesta, a Bordicchia ed ad alcuni settori della sinistra radicale gli pregiudicano un possibile ritorno al passato. C’è un nuovo Partito in città: il “Partito del no a tutto”: no al nuovo municipio, no allo sviluppo del porto, no alla “multiservizi”, no ai piani turistici per la fatiscente ex colonia marina, no, no e sempre no. Questo perché uscendo dall’immobilismo si mettono in discussione antiche gerarchie ed antichi poteri ma anche vecchi schemi ed antiche zone di influenze: da destra a sinistra. Il nuovo che avanza, seppure con fatica e con qualche contraddizione, evidentemente fa paura. E’ questo il male di cui soffrono Bianchi ed i suoi antichi e nuovi alleati, la paura.

Carlo Benci

10 febbraio 2007

E Quartieri?

E'questa la domanda che tutta la cittadina si pone da quasi due anni: e Quartieri?il sindaco altro non parla di grandi progetti di qua, grandi progetti di la...e l'assessore ai grandi progetti dov'è? esiste o è solo un nome, una presenza virtuale ? Tale personaggio non è mai intervenuto riguardo le questioni che dovevano e dovrebbero essere di sua competenza, MAI, nemmeno semplicemente per esporre anche solo uno dei progetti più o meno cervellotici proposti dal sindaco (e solo da lui secondo quanto dichiarato da Marongiu ). Ma ultimamente abbiamo appreso dalla stampa quale mansione deve svolgere l'assessore ai " grandi progetti" : essere disposizione della cittadinanza per le lagnanze quotidiane anche relativamente a semplici buche stradali... forse qualcuno dovrebbe prendersi la briga di spiegare a Quartieri la definizione di "grandi progetti".
Filippo

09 febbraio 2007

Per il Tavolo, Tidei ed il suo programma non sono più una cosa sola

I componenti del Tavolo del Lunedì hanno in questi giorni appreso dai giornali che la Giunta Tidei starebbe “rispettando il programma elettorale”, come dichiarato dal Sindaco stesso, per cui “niente è stato fatto al di fuori”. Davvero una gran bella notizia. Peccato che non sia vera. Un esempio? La parte del programma dedicata al commercio enuncia a chiare lettere: “va impedito che il centro storico diventi centro direzionale della città: in questo senso tutte le attività direzionali, ivi compresa quella amministrativa, dovrebbero essere collocate in area vasta di facile accesso e lungo direttrici di traffico facilmente percorribili” (pg. 26 Programma elettorale del Candidato Sindaco On. Pietro Tidei). Prosegue il testo più avanti: “va superata la tendenza che vuole individuare nel centro storico il punto preferenziale per interventi di carattere commerciale”, riconoscendo che esso risulta in alcuni periodi dell’anno “commercialmente strategico da una parte ma caotico dal punto di vista del traffico”. Nel capitolo dedicato all'urbanistica alla parola "centro" corrisponde infatti il seguente enunciato d'intenti: "al fine di delineare un progetto di riqualificazione del centro urbano, predisporre ed attuare un programma di recupero e rifunzionalizzazione del vecchio cementificio" (pg. 49).
A fronte di queste sacrosante dichiarazioni volte a decongestionare il centro storico, la giunta governata dal sindaco Tidei ha negli ultimi mesi approvato la costruzione di un grande complesso Direzionale-commerciale proprio nel centro storico, zona ex-fungo. Ricordiamo che a beneficio del costruttore va la proprietà di più della metà del complesso (4800 mq, a 3mila euro al metro quadro, fa oltre 14 milioni di Euro), la gestione per 28 anni di 248 parcheggi a pagamento, la gestione per 90 anni di 113 box auto, il valore di tre immobili comunali stimati circa 3 milioni di Euro (ma molto più redditizi sul mercato immobiliare) e infine 2,5 milioni di Euro di contributo regionale. Cosa ottiene il Comune in cambio di tutto questo bendiddio? Uffici Comunali in condominio e in promiscuità con un centro Direzionale-commerciale in pieno centro urbano, a dispetto del programma elettorale.
Le linee urbanistiche delineate dal programma elettorale individuavano, inoltre, nella revisione generale del PRG un'azione necessaria per un'edilizia sostenibile, innovativa e "di alto profilo", in modo da "consentire al PRG di S. Marinella di rappresentare un caso esemplare ed unico per quanto riguarda le esperienze di pianificazione condotte nell'ambito della regione Lazio" (pg. 48 del Programma). Sappiamo bene invece che la preferenza per l'edilizia concordate la contrarietà alla variante generale del PRG sono stati motivi determinanti per la rottura tra sindaco e l'assessore all'urbanistica Dani.
Malgrado le dichiarazioni il sindaco continua ad eludere le linee del programmatiche sbandierando una collegialità che è solo di facciata, il che ha rappresentato una ragione fondamentale per la fuoriuscita delle forze sottoscriventi .

PRC, Italia dei Valori, Circolo Pertini, Verdi, Circolo Margherita “Ecologia 3000”.

Mettiamo all'asta il programma elettorale

Leggo con simpatia, su questo seguitissimo Blog, dell'impossibilità a trovare una copia dell'oramai famoso programma elettorale dell'attuale maggioranza.
Allora vi propongo una cosa: lanciamo una sorta di asta dal blog.
Vediamo a che prezzo, simbolico o meno, ci sarà qualcuno disposto a pagare per tale reliquia....

Demetrio

Da do a di, da di a da

Marongiu alza la palla, e un fittissimo polverone, ma in effetti si sente delegittimato, tagliato fuori. "La destra non sa cosa fa la sinistra" dice arrabbiatissimo "Senza le scuse del capo ci chiamiamo fuori". Il riferimento è all'approdo "Danny Point" che non era nei suoi progetti ed è stato sponsorizzato dal sindaco all'insaputa di tutti. Il sindaco, dalle Indie, ammansisce Andrea Bianchi. Andrea Bianchi ammansisce gli altri due dell'Udc. "Roberto Marongiu parla solo per se stesso, è un isolato" In realtà l'isolato è Andrea Bianchi perchè tutta l'Udc si racchiude compatta intorno al prossimo sindaco di Santa Marinella, Marongiu appunto. E Quartieri? Chiamato anche lui per via transoceanica si narra abbia confermato al Faraone la tesi del massimo appoggio all'architetto frondista: "O con noi o contro di noi". Andrea Bianchi, nel frattempo è ancora più solo, e le scuse a mezzo stampa non sono ancora arrivate.

08 febbraio 2007

Filippo sale sul podio

Tidei ha dichiarato che "nulla è stato fatto al di fuori del programma elettorale"Quindi, in merito ( e non solo...) a quanto postato da Alzozero sul nuovo municipio, centro storico e commercio, le cose sono due : o Tidei non conosce affatto il programma elettorale da lui sbandierato prima delle elezioni (e scomparso dopo...Una copia di quel programma è diventata più rara del N°1 di tex!) oppure è ben conscio di aver rilasciato una dichiarazione del cavolo contando sull'impunità derivante dalla scarsa memoria dei cittadini, sbagliando clamorosamente i suoi conti, come un po troppo spesso gli sta accadendo ultimamente.

Filippo

Eravamo dieci amici al bar...


Il caffè torna di moda a Santa Marinella. Succederà infatti che, seguendo lo stile civitavecchiese, da domattina una parte consistente del consiglio comunale - in dieci appunto - si comincerà a riunire in un noto caffè in attesa dell'undicesimo uomo. Qualche nome comincia a circolare ma il timore dei più è che, al concretizzarsi dei fatti, in molti tentino di apporre l'ultima, fatidica firma, per poter salire come di costume sul carro dei vincitori. Il bar dovrebbe essere collocato più vicino possibile all'ufficio protocolo del comune. Una bella sopresa per il Faraone, che prima di partire per le Indie aveva sussurrato: "mi raccomando, al mio ritorno fatemi trovare ancora la giunta".

06 febbraio 2007

Solo apparentemente fuori tema

Solo apparentemente fuori tema, un piccolo momento culturale, un parallelo con la situaizone che vive ora la città. Meditate....
E’ in questo giorno nebbioso in cui sono caduti i nostri

“Sento il dolore del mio paese con le sue città in fiamme – le sofferenze inflittegli dai suoi nemici e dai suoi alleati – sento l’angoscia del mio paese lacerato nel corpo e nell’anima – chiuso nella ferrea trappola della sofferenza.”
Robert Brasillach (Nato a Perpignan, nei Pirenei Orientali il 31 marzo 1909. Assassinato il 6 febbraio 1945 a Montrouge)

Il 6 febbraio 1934, a Parigi, in Place de la Concorde, per la prima volta scendono in piazza, fianco a fianco in una grande manifestazione di protesta contro il simbolo della democrazia parlamentare, il Palais Bourbon (la camera dei deputati) e contro il governo a matrice radical-socialista presieduto da Daladier, militanti dell’estrema sinistra e dell’estrema destra. Tutti assieme, mischiati tra di loro i Camelots du Roi, gli attivisti dell’Action Française, i giovani operai della ‘cintura rossa’, membri della Jeunesse Patriote e militanti comunisti, ex combattenti disoccupati e studenti.

"Quanto a noi, non dobbiamo rinnegare il 6 febbraio. Ogni anno andiamo a portare delle violette in piazza della Concordia, davanti a quella fontana che è diventata un cenotafio (un cenotafio sempre più vuoto), in memoria di ventidue morti. Ogni anno la folla diminuisce, perché i patrioti francesi sono dimentichi per natura. Solo i rivoluzionari hanno compreso il senso dei riti e delle cerimonie. Ma se il sei febbraio fu un complotto malriuscito, fu d’altra parte una istintiva e magnifica rivolta, fu una notte di sacrificio, che resta nel nostro ricordo con il suo odore, il suo vento freddo, le sue pallide figure accorrenti, i suoi gruppi umani lungo i marciapiedi, la sua speranza invincibile in una rivoluzione nazionale, la nascita esatta del nazionalismo sociale nel nostro Paese. Che importa se più tardi tutto è stato sfruttato, dalla sinistra e dalla destra, di quel fuoco bruciante, di quei morti che sono stati puri. Non si impedirà a quello che è stato di essere stato.”


Robert Brasillach, Notre avant-guerre.



04 febbraio 2007

La Porto Romano segna a porta vuota


Un'altra tegola si abbatte su questa disastrata amministrazione comunale. La società Porto Romano ha ottenuto il rigetto del riscorso con il quale l'amministrazione comunale intendeva revocarle la concessione portuale. Naturalmente per i più golosi c'è anche la sentenza in versione integrale (come i biscottini digestivi inglesi). Sempre naturalmente qualcuno dirà che è frutto della perversa mente di Bordicchia ed i suoi, ma lo farà solo perche ha poca memoria. Quel qualcuno dovrebbe sapere che lui stesso ha pubblicamente affermato che il ricorso al Tar contro la Porto Romano è stata l'unica cosa ben fatta dell'ammnistrazione Bordicchia. Inoltre questa giunta (non sottolineo questa perchè potrebbe ai meno sembrare un link, ma leggete come se l'avessi fatto) ha presentato il 27 giugno scorso un istanza di prelievo sbandierandola ai quattro venti come se fosse stata la mossa risolutoria per appianare definitivamente la questione porto. L'istanza di prelievo è l'atto con il quale si sollecita il giudice che dorme. Il giudice s'è svegliato ed ha dato torto al comune, cioè alla citta.


Bella mossa del cavolo!

L'assemblea vista dal "Tavolo"

La grande affluenza dei cittadini di S. Marinella alle due assemblee sulla nuova sede comunale ha dimostrato quanto sia forte in città l’interesse sul tema e la richiesta di partecipazione popolare.
La Giunta Tidei, escludendo chiunque dal confronto, ha deciso di:
- ricorrere al project financing forzandone i termini legislativi,
- cedere beni comunali utilizzati e utilizzabili, malgrado la carenza di infrastrutture,
- concedere al privato la costruzione, metà della proprietà e la gestione per decenni dei parcheggi dello stabile che si andrà a costruire;
- collocare nel centro cittadino 2500 mq di negozi.
L’assemblea del 2 febbraio organizzata dal sindaco segue, nell'ordine: la mancata autorizzazione di un consiglio comunale aperto, l’assenza del sindaco in ben due consigli comunali sul tema nonché la mancata partecipazione all’assemblea sulla nuova sede comunale organizzata il 25 gennaio dal centro sinistra. All’intervento del sindaco, durato un’ora e mezza, sono seguiti quelli dei rappresentati della sua giunta. Gli interventi dei cittadini sono stati relegati alla fine, con la sala quasi vuota, e continuamente interrotti dalle repliche del sindaco e dei suoi assessori.
Mentre il sindaco ha continuato ad appellare ogni critica come “bugia”, “cattiveria”, “desiderio di vendetta”, “disinformazione”, “posizione ideologia maoista”, osservazioni perplesse sono giunte da destra, da sinistra ma anche da cittadini privi di tessere politiche.
Ciò che emerge con chiarezza è che non solo la cittadinanza ma persino la stessa compagine di maggioranza non è persuasa sul merito e sul metodo dell’operazione. Se il vicesindaco Fronti ha sottolineato che i termini del project financing sono ancora oggetto di trattativa, la delegata Caratelli ha proposto di non inserire la biblioteca tra i beni da alienare. Lo stesso Tidei non ha escluso il ricorso ad un mutuo in luogo della permuta degli immobili mentre, forte del 70% dei consensi di cui gode, non è disposto a mettere in discussione tutto il resto.
Andrebbe però precisato che, con suoi metodi, ha già perso “la sinistra” della sua squadra e buona parte del consenso popolare. Assessori e consiglieri della giunta Tidei stanno perdendo la faccia sulla questione della sede comunale, e non solo su quella.

PRC, Italia dei Valori, Circolo Pertini, Verdi, Circolo Margherita “Ecologia 3000”.

01 febbraio 2007

E' attuale?


Nuovo municipio, centro storico e commercio

Centro storico e commercio rappresentano un binomio che trova radici nelle feconde tradizioni della città. Santa Marinella ha una Piazza ed un Centro Storico che vanno recuperati al loro ruolo e funzione naturale. Va impedito che il Centro Storico diventi Centro Direzionale della città; in questo senso tutte le attività direzionali, ivi compresa quella amministrativa, dovrebbero essere collocate in area vasta di facile accesso e lungo direttrici di traffico facilmente percorribili e raggiungibili. Il commercio dovrà essere programmato in tutto il tessuto del Centro con attività specializzate ed un contorno di botteghe artigiane per dare tipicità all'ambiente e sbocchi professionali per i giovani, lungo una linea di riscoperta delle tradizioni artigianali.
dal "Programma elettorale del candidato Sindaco on. Pietro Tidei"

Imbolc

A inizio di febbraio si celebra Imbolc, tradizionale festa celtica di Purificazione e Rinascita, che annuncia il ritorno della primavera e della luce. La scelta del gelido febbraio esprime la profonda mistica dei Celti, di ieri e di oggi, per i quali ogni cosa inizia nel grembo e nel cuore della Terra Madre, come un seme che inizia a germogliare. Nel calendario celtico Imbolc è anche la seconda Festa del Fuoco, in un ciclo di quattro grandi festività.