16 febbraio 2008

Volta pagina



In lontananza vediamo le piramidi. Il cammino è ancora lungo. Le cose da dire sono tante ma ci dicono che con questo stile di composizione spesso si perdono di isiilità articoli molto importanti a favore di un modo di lettura veloce ed intuitivo. Camiare strada si può ed è importante farlo quando se ne sente il bisogno. Quindi cambiamo impostazione, impaginazione e localizzazione. Prendete nota del nuovo indirizzo

www.perladeltirreno.info

Ci stiamo lavorando da qualche giorno; le pagine non sono tutte complete e funzionanti ma ci stiamo lavorando con impegno. Il blog si può leggere già la dentro. Mancano poche domeniche all'appuntamento con le urne e dovevamo arrivare, anche noi, puntuali ed attrezzati per serire con ogni sforzo chi ci ha seguito in questo pugno di mesi. Continuate a farlo anche nei giorni a venire, dimostrateci la vostra fiducia: ne abiamo bisogno.

12 febbraio 2008

E i parcheggi dove sono?


Quei rompimeloni del comitato per il No al Project-Financing adesso stanno indagando sui parcheggi. Indirizzano a destra e mancina una lettera nella quale ben 19 membri del comitato hanno sottolineato una serie di carenze rilevate nel progetto proposto dal Faraone. Nel documento protocollato stamattina si legge di progetti a base dell’iniziativa non conformi allo stato dei luoghi,ed alle dimensioni reali dell’area, errori sulle quote del piano di lavoro, mancato rispetto dei distacchi con gli edifici esistenti, come invece previsto nel vigente piano regolatore. Inoltre una parte dell’area dovrebbe avere destinazione urbanistica commerciale mentre secondo i firmatari dell’esposto nella variante di piano regolatore adottata questa destinazione non è prevista. Da ultimo si citano i parcheggi: dai 6900 metri previsti a disposizione della città in realtà con una buona applicazione delle norme urbanistiche 4000 di questi dovrebbero essere asserviti alle superfici commerciali, ai negozi. Per la cittadinanza ne rimarrebbe la differenza, meno di 2900 mq se si tolgono le superfici tecniche, rampe, aree di manovra, ingombri. Il progetto quindi, secondo il comitato, non risolverebbe nemmeno l’annoso problema dei parcheggi in centro città, motivo per il quale molti cosiddetti rinnovatori si erano mossi a compassione per questo esercizio di cementificazione virtuale. Secondo il commissario, invece, il progetto deve essere spinto al massimo, per evitare le richieste di danni del promotore che avrebbe già diffidato l'amministrazione comunale a dargli il via libera.

Spostiamo le antenne

Come al solito tanta gente, sia stamattina, quando il commissario Gianni ci ha dato buca, che stasera quando finalmente siamo stati ricevuti. Lo stato maggiore di via Rucellai al completo ha accolto le nostre precisazioni sul problema antenne. Il commissario ha promesso che inizierà a mettere i bastoni fra le ruote alla Telecom ma dal nostro punto di vista si potrebbe fare ancora di più. In attesa della raccolta di altre firme, che ci occorrono per presentare l'esposto alla procura, rimaniamo tutti molto molto agitati. La strada, che sembra un pochino meno difficile, è ancora lunga. Occorre sensibilizzare tutte le autorità a fare di più, a muoversi fimalmente nell'interesse della gente. Se le soluzioni che abbiamo proposto all'amministrazione fossero determinanti qualcuno ci dovrà spiegare come mai proprio noi ci siamo dovuti sostituire a chi per contratto deve tutelarci; ma parlare di questo ora è fare previsioni, anche abbastanza azzardate, sul nostro futuro. Per ora accontentiamoci del fatto che stiamo studiando la soluzione al problema e che il commissario, per una volta, ha dovuto aprirci la porta e sederesi insieme a noi. Il prossimo appuntamento è per giovedì 14 alle 17 sempre sotto via Rucellai. Acquisito qualche elemento in più metteremo a fuoco il problema.

10 febbraio 2008

Il legno è bello, ecologico, caldo



L'industria del legno è fiorente a Santa Marinella, nota non per le sue foreste ma per la produzione di specchi. Gli specchi di legno di Santa Marinella sono noti in tutto il mondo, tanto che ora è disponibile anche un catalogo che si può trovare in tutti i negozi della città. La più importante fabbrica di specchi di legno, UplS - uniti per lo siluppo....degli specchi di legno appunto, vuole sbarcare sul mercato. I pezzi sono pregevoli e cominciano a farsi notare già dalla prima pagina di copertina. In corsivo i prodotti d'autore. La nostra Santamarinella, più nota attualmente come la cozza del tirreno grazie all'incapacità di numerose gestioni amministrative. Forse i due pezzi da novanta di UplS, uno con la giunta Bordicchia e l'altro con quella Tidei non hanno contato una mazza, o forse erano corpi posseduti dagli ultraterreni, o forse, ecco, certamente campioni dei più pregevoli pezzi tra gli specchi di legno prodotti dalla famosa ditta. Andiamo oltre, pagina 2 Il teatro della politica cittadina vede protagonisti gli stessi attori da diversi anni, (i due di cui sopra), spesso i suoli sono diversi, altre volte sono i medesimi...il carrozzone va avanti e a seconda della fermata si sceglie di scendere o salire, ( qui con malinconia si rammenta la famosa parabola dell'autobus molto cara al Faraone), e la scelta non è sempre dettata dalla discrezionalità ma spesso dall'opportunismo, (e appunto nella migliore tradizione degli specchidilegno uno va con Tidei quando l'altro scende dall'autobus di Bordicchia).
Le perle, perchè di perle e non di cozze si parla, non finiscono qui. Quattro paginette ben curate e cosa non sfuggita ai più, realizzate nella veste editoriale di supplemento al quel Corriere che proprio uno dei due, in veste di vicesindaco, ha voluto per anni premiare quale unica testata locale degna di beneficiare dei contributi municipali per il sostegno all'editoria, tanto che, sostegno per sostegno, ora la testata sta sponsorizzando il suo benefattore. Ben 1.200 euro mensili che, giustamente, alla fine hanno dato i loro frutti, 14.400 euro insomma, quanto quattro di quelle borse di lavoro che tuttora vengono date a singhiozzo, a salti e zompi.
Vogliamo essere sempre più i protagonisti delle scelte che riguardano questa città. Cos'è una minaccia? Ci vogliono far emigrare tutti? Basta grazie, abbiamo già dato. Anzi, ci avete già tolto.
A proposito di legno, vi ricordate com' era fatto Pinocchio?

Noi non scordiamo, mai






























Per chi non sa ascoltare


Tra le battaglie portate avanti dai cittadini di santa marinella vi è quella contro le “antenne selvagge“. e a chi della salute dei propri cittadini non importa poi cosi molto,io come penso altri cittadini non siamo contrari alla antenne in senso assoluto, ci mancherebbe altro. sarebbe assurdo. tutti abbiamo il cellulare e internet e quindi è chiaro che le antenne servono. quello che contestiamo è la scelta delle aree dove sono state posizionati questi impianti, contestiamo a chi non vuole ascoltare la scelta di posizionare le antenne in pieno centro urbano, in prossimita’ di scuole luoghi frequentantati giornalmente da bambini a tal proposito, ricordiamo che l’organizzazione mondiale della sanita’ (oms)- il più autorevole organismo al mondo in materia sanitaria - ha lanciato un appello alle nazioni che vi aderiscono affinché adottino misure contro l’elettrosmog, sempre più sospettato di causare leucemia nei bambini. in un recente rapporto sul problema l’oms raccomanda l’adozione di misure preventive contro le emissioni elettromagnetiche. oms raccomanda l’adozione del principio di precauzione. che non vuol dire fermare il progresso ma semplicemente dislocare le antenne sufficientemente lontano dai centri urbani. la legge italiana indica una soglia minima di sicurezza 6 v/m rimandando però l’applicazione dei piani-antenne agli enti locali (regioni e comuni).attualmente chiediamo di essere rappresentati da persone coerenti con idee e voglia di fare per questa città che come me credono in un giusto cambiamento una svolta che questa città ha veramente bisogno perché lo merita la città e tutti noi cittadini che come me la rispettano e ne tutelano il proprio territorio.

Alessio Rosa

09 febbraio 2008

Le carte cantano, e i villani?


La notizia circolava già da un paio di giorni: il Faraone sotto inchesta della Corte dei Conti. Abbiamo l'atto e come costume ve lo mettiamo a disposizione. Il fatto riguarda Civitavecchia ma ha una grande importanza proprio qui a Santa Marinella, per chi sa leggere queste carte. La Procura Regionale della Corte dei Conti sostiene testualmente che "è ormai costante giurisprudenza quella che ritiene che il pagamento degli oneri di progettazione di un opera pubblica mai realizzata concretizzi un danno all'erario". Noi questo lo abbiamo sempre sospettato e la mente ci corre al municipio, quello nuovo, quello ancora da costruire. Lì il vezzo del faraone ha fatto buttare a mare la gara europea, il progetto vincitore, il progetto esecutivo e la causa che il vincitore del progetto ha fatto al comune, giudizio ancora pendente ed in corso. Che dire? Il Faraone per questo giudizio di responsabilità per danno erariale saprà sicuramente trovare una ragione valida ed uscirne indenne ma noi siamo preoccupati lo stesso. Il decisionismo spinto all'estremo, il non voler aprire un dibattito sui grandi temi, la mancata formalizzazione dei vari passi sui quali si costruisce una grande opera pubblica rendono fumoso ed incerto il cammino amministrativo non solo del sindaco ma di tutta la classe politica che lo sostiene. Per questo temiamo un intervento della Corte dei Conti anche sulla vicenda del nuovo municipio. E sarebbe purtoppo deleterio, non solo per i coinvolti ma per tutta la città.

Tutti insieme




Tutti uniti in comitato, genitori, studenti e cittadini. Spostare l’antenna di via Ortigara e lavorare insieme per far spostare anche l’antenna che sempre la Telecom ha installato in via Valdambrini, sempre di fronte ad un altro edificio scolastico, la scuola elementare Vignacce. Così nella stessa maniera i cittadini si presenteranno martedì prossimo dal prefetto. Dare un nuovo impulso alla raccolta delle firme già cominciata subito dopo lo scorso Natale, questo il succo degli interventi ascoltati nel breve spazio di un’ora, tanto è durata l’assemblea spontanea organizzata, ormai come di consueto partendo dalle telefonate tra amici e conoscenti, qualche sms ed un blog cittadino come riferimento. Molti i politici presenti alla riunione ma tutti, ad eccezione di Giovanni Dani, rimasti ad ascoltare. L’ex assessore Dani è voluto intervenire in quanto proprio lui ha tentato di riformuale il piano comunale per la localizzazione degli impianti di telefonia che era vigente dal 2002. Per il resto molte informazioni spicciole e notizie sulle prossime mosse. Le firme ancora in corso di raccolta serviranno per presentare un esposto alla Procura della repubblica proprio sui fatti che hanno portato alla costruzione dei due tralicci ed alla loro attivazione. Ancora viva è la disponibilità che le scuole cittadine hanno dato per ospitare, nell’orario di apertura delle segreteria, punti di raccolta delle firme. Nell’incontro con il commissario straordinario di martedì si tenterà di riallacciare una trattativa con la società telefonica per spostare gli impianti in zone più distanti dall’abitato.

All'attacco dell'ambiente e dei cittadini


Che a in Via Ortigara n. 14 (una delle tante vie che sfociano in Via IV Novembre) sarebbe stata istallata un’antenna telefonica fu annunciato lo scorso Natale. Era un anno che i residenti respiravano polvere di cemento per le tante costruzioni che hanno declassato il quartiere, già residenziale e di piccole villette. Un ragazzo era stato portato all’ospedale per le polveri di una villa in demolizione in Via Monte Cima, mentre Via Brenta e Via Diaz erano spesso impraticabili per gli ingorghi causati dai cantieri. I residenti si radunarono comunque in Via Ortigara, sorpresi che si fosse scelto per l’istallazione proprio un luogo adiacente alla scuola media e ad alta densità abitativa. Essi rimasero increduli fin quando non videro le forze dell’ordine arrivare scortando l’antenna: un albero lucente, alto 24 metri, che ora si erge minaccioso. Fu organizzata seduta stante una piccola dimostrazione di protesta per esprimere il disappunto per una decisione così pericolosa per la salute di bambini ed abitanti. Il portavoce dei “Medici per l’ambiente dell’alto Lazio”, Giovanni Ghirga, spiegò il rischio di danni che le radiazione elettromagnetiche possono provocare; un tecnico individuò altri siti comunali possibili per l’istallazione. Tutti però confidarono nel fatto che l’antenna sarebbe stata tolta e posta in un luogo più idoneo. Nel freddo di quei giorni fu immediatamente organizzata una petizione con più di mille firme. Una delegazione del comitato spontaneo fu anche ricevuta in Comune e congedata con la promessa che una trattativa con la TIM sarebbe stata immediatamente attivata. Invece il 5 di febbraio l’istallazione è stata completata.
La demoralizzazione e il disappunto dei residenti che avevano confidato nel dialogo, nella democrazia, nel rispetto dei loro diritti nuovamente calpestati, è al culmine.

Per il comitato
Maria Pia Bresciani

Un coro per Monica


Il coro era quasi unanime Tutti a dirmi che ormai non capivo piu bene , non sentivo, travisavo, inventavo. Insomma stavo diventando un caso clinico. Disturbi neurologici, dislessia ? Ci vorrà un elettrocenfalogramma. Poi mi so detta e se uscisse piatto ? Che figura.. Allora meglio partire da una bella visita dall’otorino,da piccola a forza di frequentare piscine mi presi una bella otite perforante. Vuoi vedere che i postumi sono arrivati proprio ora in campagna elettorale. Stiano tranquilli i miei detrattori le visite specialistiche in oggetto hanno dato esito negativo. Gli unici disturbi congeniti semmai li ho alla vista ma per quanto concerne l’udito, incredibile ma vero è risultato che ho una percezione superiore al normale. INSOMMA QUASI QUASI SENTO PERSINO IL FISCHETTO AD ULTRASUONI PER CANI . Esclusa ogni forma di patologia invalidante o falsante nello specifico non mi resta che tornare ad avvalorare l’ipotesi che mi son fatta di tutto questo fraintendere. Normalmente io do per scontato che anche i politici locali, beninteso possibilmente autoctoni, quando parlano conoscono, non dico la semiotica e la semantica e tantomeno la grammatica, ma almeno il senso delle loro parole. Poi non dubito mai che quando si parli il cervello non sia attaccato tramite un filo, non dico elettrico ma almeno logico al cervello. Insomma non metto mai in discussione le capacità espressive e modulari del mio interlocutore. Ed invece sbaglio Dovrei sapere ormai che se ti dicono esco ad esempio significa io vorrei uscire ma non posso E l’elenco dei duplici significati potrebbe essere ancora talmente lungo da finire con l’annoiare i mie lettori Fatta la diagnosi occorre trovare la cura adatta Non mi piace violare la privacy ma se non ci saranno testimoni mi toccherà utilizzare altri mezzi quali il registratore Non lo usavo dai tempi dell’università. Forse pero oggi esistono mezzi tecnici ed informatici piu potenti Mi devo informare da qualche ditta del comprensorio specializzata in materia.

Monica Martini

08 febbraio 2008

A la guerre comme a la guerre


E' fatta, si parte. Il Faraone ha, come al solito, dalla sua parte non solo la fortuna ma anche un gran vantaggio. La segreteria del PD si è trasferita nella segreteria del Commissario di Santa Marinella, due membri dello staff aggiunti in organico proprio dal Faraone stesso. Se gara sia dovrebbero esserci anche le condizioni per competere ad armi pari, ma questa forse non è democrazia, è semplicemente fantascenza. La dimostrazione che la democrazia è un mito per pochi ce l'ha data durante il suo, fortunatamente, breve incarico. Consigli comunali organizzati ad ore impossibili, documenti mai prodotti ai consiglieri, risposte alle interrogazioni non date o portate con mesi, se non anni, di ritardo e tante altre amenità del genere, a cominciare dall'abitudine, genetica in un certo tipo di sinistra, di occupare tutti i posti a disposizione, senza lasciare alle opposizioni nemeno uno strapuntino.

Se le regole non devono esistere, qualcuno ci avvisi.

Ancora Demetrio

Hai ragione Cri, sono un fedelissimo di Bacheca con tutto ciò che questo comporta,
cioè l'aperto ed incondizionato schieramento. Dai, squarcia il velo, buttati nella mischia, tanto oramai e' chiaro.
Solo che anche tu dovresti scegliere il nuovo ideologico, visto che quello biologico lo troveremmo al Liceo....
Comunque di te si parla un gran bene.....Lucantoni, Anniballi, Fratturato, Venanzo Bianchi tutti ti stimano e ti vorrebbero in lista, una lista giovane, fresca e vivace.
Domanda. Il tuo tipo ideologico è? Lista civica di centrodestrasinistra, sinistra al centro, centro a destra, ammucchiata?
O preferisci coerenza, giovane età, voglia di fare.....non edifici, ma solidi impegni? E dai candidati!!!!!
Mi preme ricordare la parabola di Pietro.
Circa tre anni fà, arrivò a predicare ai santamarinellesi, più o meno come qualcuno che si scaglia contro le antenne, anzi uguale.
Grandi progetti, e grandi promesse. Lui girò in lungo ed in largo per la cittadina, con il suo camper superattrezzato, strillando al popolo....
oggi per zittire Pietro, potrebbe non bastare salire sulle antenne..
Demetrio Logiudice

07 febbraio 2008

Dal vecchio al nuovo


Fuoco incrociato, da una parte e dall'altra. Tutti a difendere Bacheca. Lo stesso Bacheca che non si è, peraltro, difeso nemmeno da solo. Il fatto. Domenica il candidato sindaco di An spara a zero contro il "vecchio" candidato sindaco di Forza Italia, Lucantoni. Già domenica Bacheca si affretta a telefonare a destra e mancina accusando il giornalista di turno di aver travisato le sue parole. Peccando dell'originalità che ci saremmo attesi (poteva dire, che ne so, che il riferimento era non a Lucantoni ma a Putin, oppure che pensava di parlare non al Messaggero ma a Telesantamarinella) il futuro premier ci notiziava di una smentita che sarebbe giunta, stesso mezzo, di li a poche ore. Per quello ho accettato di subire, mio malgrado, "la merca" che i due fedelissimi mi hanno propinato. A quasi una settimana dal "fattaccio" la smentita non è arrivata. Colpa della giornalista o dello stesso Bacheca che si è accorto che non ha nulla da smentire? Allora provo a replicare io.
Innanzitutto un piccolo chiarimento. Bacheca fa il suo lavoro. Sa che questa è la tornata elettorale in cui si giocherà il tutto per tutto. Politicamente la prossima volta non potrebbe avere questa opportunità e quindi alza il prezzo. Cosa ricordare di lui? Rappresenta un partito che alla fine del 2005 contestava un Fratturato che raccontava di voler passare nelle braccia del Faraone insieme all'altro consigliere di An Flaminia Assumma, che poi dopo qualche settimana col Faraone c'è andata veramente senza che il partito muovesse un dito o vergasse una riga. Qual'è il progetto di An per cambiare la città? Bacheca lo sa sicuramente e noi aspettiamo che ce lo venga a raccontare. Quello che conosciamo noi è un progetto che vede lui protagonista insieme al suo omonimo, l'assessore Marongiu, probabilmente uno a fare il sindaco l'altro il vice, a dispetto di una maggioranza che li dovrà sostenere, maggioranza che oggi ancora non c'è. Questo è il nuovo?
Caro Roberto, egregio Demetrio, so per formazione culturale che una difesa non si nega a nessuno, ma qui cosa c'è da difendere? Invece di sostenere un dialogo, di affrontare un ragionamento, di costruire un cambiamento con i sodali con i quali si sono combattute tante battaglie si va allo sfascio per tirare a campare ed alzare il prezzo? Questa è la politica secondo voi? Dov'è la novita che la gente della nostra città ormai merita davvero? Il nuovo, e mi ripeto, non è un fattore semplicemente biologico: se così fosse il prossimo sindaco lo toveremmo al liceo. Il nuovo è nelle idee e nel coraggio di portarle fino in fondo, indipendentemente dall'età di chi se ne fa carico. Quanto c'è di nuovo nei discorsi dei nostri amici? Ho ragionato spesso su quella che deve essere la figura del primo cittadino sia in questo piccolo comune che in altre realtà. La convinzione che tutti possano approdare a via Rucellai ormai è insita nelle menti della gente, ma non è espressione di un concetto democratico della politica. E' solo il frutto del fatto che i sindaci fino ad ora non si sono mai distinti, non hanno mai dimostrato quella superiorità culturale e morale che sarebbe stata consona al loro ruolo. Il prossimo sindaco sarà il personaggio più impopolare che Santamarinella ricorderà almeno per i prossimi trentanni. Avrà a che fare con un bilancio da risanare, debiti da spalmare, personale da ricollocare, casini da neutralizzare. Tutto infilando le mani nelle tasche della gente e facendosi maledire. Il prossimo sindaco sarà un agnello da sacrificare sull'altare della cattiva gestione. Chi ci vuole andare? Io non posso permettermi di suggerire nessuno perchè come dite giustamente voi "ho un seguito". Ho anche un atteggiamento morale che mi consente di poter richiamare l'attenzione dei nostri concittadini su problemi che normalmente passerebbero inosservati, e non è poco. Il mio ruolo, in questa comunità, me lo sono ritagliato e guadagnato, il mio sporco lavoro lo sto facendo, credo, abbastanza bene. La prossima consiliatura mi vedrà impegnato sempre in prima linea a fare quello che so fare perchè sento che serve a qualcuno, anche fosse una persona soltanto, indipendentemente da chi andrà a governare (si, è una minaccia). Ora qualcuno sta cercando di farmi "scendere in campo". A cosa servirebbe? Io un'idea ce l'avrei...

Buon San Valentino


E' fatta. Giovedì prossimo il Consiglio dei Ministri stabilirà che si potrà votare anche prima del 15 aprile e poi deciderà se il 13 aprile sarà election-day, se vsi potrà votare quindi nello stesso giorno sia per le politiche che per le amministrative. Quasi sicuramente voteremo per il nuovo sindaco proprio il 13 aprile; mancando quindi 10 domeniche al voto nulla ci fa escludere che questa campagna elettorale, fatta per ora solo di merluzzi congelati, possa entrare finalmente nel vivo. Cosa chiediamo a chi si vorrà proporre? E' marketing, bellezza: la stessa cosa che gli stregoni del Faraone hanno regalato a piene mani tre anni fa, la promessa di un vero cambiamento. Il carrozzone messo su dal Faraone e dai suoi 40 compari ha bruciato un'illusione, ha distrutto le speranze, l'idea stessa di un ricambio in un'asfittica classe dirigente. Per inciso tutti di quella infausta stagione ricordano soltanto il Faraone e tutti, sottolineo tutti, fanno finta di dimenticare che qui non c'è venuto da solo, ma c'è chi l'ha cercato, blandito e farcito. Questo non ci scorderemo di ripeterlo fino alla frenesia, con un contorno adeguato di nomi, cognomi e festanti fotografie; ma questo verrà dopo. Per ora registro come il fallimento sia stato non solo della classe politica che ha tentato di fare lo sgambetto alla città proponendosi come il nuovo che avanzava, quando in realtà non è stata in grado di fare avanzare nulla e si è svegliata dall'incubo quando quello che doveva avanzare era già stato fagocitato. Ma anche quello è nulla. Il fallimento di quella scelta, infausta, è stato evidente soprattutto nel cuore della gente che ci aveva creduto, e che oggi rimpiange di averlo fatto. Il supermarket della politica è desolatamente vuoto, il Faraone non vuole metterci dentro nemmeno i manichini. Tutti guardano con qualche speranza un centrodestra che ha già matematicamente la vittoria in tasca ma non sa di potercela fare, non ne è convinto, non ne è consapevole. Potrebbe aver vinto perchè la sinistra non ha la maturità per governare, non ha i numeri per vincere, non ha una personalità, autorevole, che sia convinta di guidare la città verso una svolta. Rendiamoci conto di una cosa: non basterà vincere le elezioni. Sarà necessario comporre una coalizione adeguata, fatta di persone mature, in grado di coesistere e governare. L'obiettivo non è vincere ma cambiare veramente questa città.

...s'infiamma

E' incredibile la capacità del commissario prefettizio di mettere d'accordo tutte le forze politiche di Santa Marinella. Qualche giorno fa leggo le dichiarazioni sul giornale di questo e di quest'altro movimento contro lo sgombero degli artigiani. Oggi prima di uscire, uno sguardo al Blog di Degni e leggo le dichiarazioni di Emidio contro lo sgombero degli artigiani. Esco da casa per fare due passi e trovo bandiere sventolare al grido di "giù le mani dal castello" con tanto di torcione acceso e volantinaggio che rallegra un po il ritorno a casa dei lavoratori incuriositi. Ci manca solo che il commissario firmi per l'ampliamento del porto turistico ......... Forse vuole prendersi tutti i meriti? eheheheh .....
Non mi va di parlare di quelli che mandano le forze dell'ordine perchè c'è chi turba l'ordine pubblico no.... non mi va proprio...... però mi diverte parlare di ragazzi che applaudono quando le forze dell'ordine vanno via e di quelli che ridacchiano quando arrivano..... gli occhi son fatti per guardare......
Aurhelio

L'Italia dei Valori per le botteghe del Castello

Il Castello di Santa Severa per chi vive e per chi è un cittadino”stagionale”rappresenta non solo un importante simbolo storico di Santa Severa e Santa Marinella ma soprattutto un fascino antico,misterioso e allo stesso tempo meraviglioso con tutta la sua maestosa e prorompente bellezza.I miei ricordi sono legati a questi luoghi,come fosse oggi,16anni orsono,gli abbracci e promesse con mia moglie all’ombra della Torre S. o sopra le scale della piazzetta del Castello e come ambiente ovattato,intorno a noi,le botteghe artigiane con le loro curiosità e storia individuale,perfettamente integrate nel contesto del Maniero.
Ed è per questo che come Responsabile-Referente Territoriale.di IDV-Italia dei Valori (Di Pietro) di Santa Marinella Dr.Aldo De Angelis,intervengo con forza a sostegno,ed esprimendo profonda solidarietà ai diretti interessati,in riferimento l’ordinanza di sgombero dei locali degli artigiani delle botteghe all’interno del Castello di Santa Severa.
Come è ben noto,la decisione,e quindi l’ordinanza notificata dal commissario Prefettizio Fausto Gianni,è scaturità dà problematiche di sicurezza inerenti i lavori in atto nel Maniero ma sicuramente il provvedimento di sfratto avrebbe potuto verificarsi con tempistiche e metodologie differenti cercando un accordo con gli attuali gestori,tra l’altro disponibilissimi ad adempiere,a loro spese,a tutti gli adeguamenti normativi e di legge possibili richiesti(se questo è il vero problema visto che tutto il Castello e area circostante non sono proprio in piena regola e nel rispetto delle normative vigenti!!!) di certo,per correttezza e alla luce di problematiche molto più pressanti ed evidenti,rispetto a questa,che attanagliano Santa Marinella,è alquanto singolare che un Tutore Ammvo si dedichi e imponga questa ordinanza di “sfratto” agli artigiani di Santa Severa;probabilmente sarebbe stato molto più opportuno lasciare tali decisioni alla nuova amministrazione comunale,la quale avrebbe avuto,dopo il prossimo mese di Luglio,una visione progettuale,sicuramente più obiettiva e a 360°,sul concreto sviluppo del Castello di Santa Severa.
Ancora tutta la mia vicinanza e solidarietà Al Gruppo Artigiani del Castello e alle loro famiglie.
Aldo De Angelis

Li mortacci...

Si parte da una polvere bianca, taurina e caffeina, da tagliare e mescolare ad una qualsiasi bevanda per trasformarla in un energy-drink. Il passo successivo qual'è? Il pusher per la coca? Ci stanno drogando il sangue, l'aria, l'acqua, i risparmi ed adesso anche il cervello. Il kit del piccolo tossico serve a preparare le nuove generazioni per un disegno planetario di conquista e robottizzazione, svalorizzazione e massificazione. Chi mi può smentire?



06 febbraio 2008

Le sensazioni, strane, di Aurhelio

Ho visto passare uomini buoni per ogni stagione, che hanno governato nella maggioranza di centrodestra, poi nella maggioranza di centrosinistra e adesso vorrebbero di nuovo governare in una eventuale maggioranza di centrodestra.
Poi ho visto passare uomini che minacciano di andare da soli, lo minacciano da due mesi, poi però scoprono che i parenti dell'UDC sono più parenti alla Rosa Bianca e si ritrovano pure che i loro alleati presentano candidati a Sindaco alternativi.
Sono gli stessi uomini che fino a ieri hanno goduto delle prebende del sistema, sono stati dalla parte del vincitore e non possono fare a meno di starci. Perchè i valori, l'identità, la formazione, il senso di appartenenza... queste cose no ..... non portano voti. Occorre passare sopra a tutto e far smarrire il senso civico, perdere la capacità di presentarsi a difesa della propria terra contro inquinantori visibili e meno visibili, disinteressarsi completamente del fatto se un consultorio viene preso in ostaggio da abortisti o meno. Certo quello che conta sono gli stralci al piano regolatore, i bilanci, le nomine ai consorzi. Ricostruire una identità forte che impedisca di organizzare premi letterari a Roma ma in nome del comune di Santa Marinella, in cui viene premiato il gotha del laicismo e del marxismo, sono cose da idealisti, da visionari.
Garantire un alloggio popolare, occasioni di lavoro, ricondurre la comunità intorno alle strutture religiose, ricucire i rapporti con le proprie tradizioni celebrando le feste del calendario tradizionale anzichè inventarsi ogni anno una festa diversa. Dare un senso e un significato univoco allo sviluppo per un turismo di elite o di massa.
Di tutto ciò non se ne può parlare. E non solo.
Non si può parlare di cultura, di partecipazione dei corpi intermedi alla vita politica, di gestione comunitaria del verde pubblico, di realizzare un piano integrato intercomunale sulla gestione virtuosa dei rifiuti sino a farne diventare una opportunità anzichè un problema.
Non si può parlare dell'ostello della gioventù come sede comunale, si risparmierebbe troppo?
E ci si deve sentire offesi al contrario, quando perlacomunista accusa quelli di AN di essere Fascisti.....
In che mondo viviamo.......
Aurhelio

Degnone alè!

Dimenticavo la risposta al Degnone...essendo stato citato in prima persona, e ovviamente in modo ironico. Ringrazio Cris che ha proposto la mia candidatura per An, ma non capisco questo suo "attacco" a Bacheca, ripreso anche dal mio amico Demetrio. Sembra che io sia l'avvocato difensore di Becheca in qualunque situazione, vero? Roba da matti. Torniamo al discorso. La candidatura di An non poteva che riguardare Roberto Bacheca, Un giovane capace che ha, secondo il nostro parere, l'esperienza giusta per puntare alla carica di Primo Cittadino. In una città che chiede rinnovamento e facce nuove, crediamo che Bacheca possa interpretare in modo significativo queste richieste avanzate dalla maggior parte dei cittadini di Santa Marinella. Vogliamo cambiare pagina? E allora cambiamo. Eppure c'è qualcuno che sta facendo un giochetto che a me, personalmente, non piace. Ovvero non porre differenza tra il lato "umano e "personale" e quello politico. Venanzo Bianchi, tanto per fare un esempio, e lo dico molto chiaramente, è senza dubbio molto capace nell'azione politco-amministrativa. Ma secondo voi ( e secondo lui) sente di incarnare il rinnovamento? Stesso identico discorso vale per gli altri. Perchè tutti hanno questa maledetta sindrome della Sindachite? E tra l'altro non sono nemenno tanto intelligenti. Faccio un esempio. Mettiamo il caso che Io e il Degnone abbiamo entrambi smania di candidarci a Sindaco. Io so che potrei ottenere al massimo, che ne so...100 voti e invece credo che il Degnone ne possa ottenere 500. le persone intelligenti, che fanno parte della squadra, direbbero molto chiaramente che il Degnone ha più probabilità di portare a casa la vittoria. Ed è automatico che io mi faccia da parte. Ci vuole solo un pò di intelligenza e di buon senso. Invece qui il probelma è sotto gli occhi di tutti. Tutti vogliono fare il Sindaco. Chi per smania di protagonismo, chi per fare una ripicca ad un altro, chi perchè "gli spetta di diritto"...Insomma credo che sia arrivato il momento di finirla e costruire qualcosa di serio per la città. Torando a Cris, gli porgo una semplice domanda: tu fai il giornalista caro Cris, e come so bene è tuo compito criticare, stuzzicare, ironizzare sui politici locali. Però ci sarà qualcuno che soddisfi i tuoi "interessi"?? Possibili che tutti siano nella stessa, maleodorante, situazione?
Roberto Boccoli

05 febbraio 2008

Nessuno ci ascolta


Non contiamo veramente nulla. Telecom ha ricominciato i lavori sull'antenna di via Ortigara e sta alacremente procedendo verso l'accensione dell'impianto. L'ufficio urbanistica del comune ha raccontato di una lunga trattativa che la società telefonica avrebbe interrotto improvvisamente. la cosa preoccupante è che il comune, nel frattempo, nulla ha fatto, nel senso che coltivato il ricorso sta lasciando la telecom libera di agire indisturbata. Come ho già detto la società ha sicuramente la legge dalla sua, ma la legge è una cosa la giustizia è senz'altro un'altra cosa. La giustizia e l'opportunità marciano di pari passo. Perchè un commissario straordinario, uomo di legge e di governo, deve rimanere sordo alle grida di tanti suoi cittadini, alle firme raccolte, alle manifestazioni finite prima sui giornali e poi in tv? La gente non vuole più stare in silenzio. Stiamo costituendo il comitato che avevamo già progettato di varare sotto natale. Per fare questo stiamo chiamando a raccolta tutte le persone di buona volontà. L'appuntamento dovrebbe essere di massima per sabato o domenica prossima davanti alla scuola Carducci.

Bel lavoro, complimenti


15:28 Se scioglimento, legislatura più breve della storia
Se il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scioglierà le Camere, verrà battuto il record negativo di durata di una legislatura. L'attuale legislatura, la quindicesima, cominciò il 28 aprile 2006. In caso di scioglimento immediato, si voterebbe entro il 13 aprile e la legislatura durerebbe poco più di 23 mesi.
da repubblica.it

04 febbraio 2008

I Verdi e le botteghe


“Credo che le botteghe artigiane del castello di Santa Severa siano, insieme al museo, l’unica realtà appropriata al luogo che possano far vivere questo sito così affascinante e con un potenziale enorme anche in termini di occupazione che nessuno ha mai saputo o voluto far valorizzare” Anche Emidio Bufalini, portavoce dei verdi di santa Marinella, interviene nella questione delle botteghe del castello, sotto sfratto e ormai con le ore contate. “Mi auguro che il provvedimento di sfratto sia a carattere transitorio, anche se si poteva attuare in tempi diversi, concertandolo con gli attuali occupanti e magari procrastinandolo fino a settembre prossimo, quando la nuova amministrazione comunale fosse stata nella pienezza dei suoi poteri e con un disegno chiaro del futuro del castello. Per inciso – sottolinea Bufalini – il commissario straordinario, non curante delle critiche che gli giungono da tutte le forze politiche, continua ad attuare provvedimenti e a dare continuità a progetti proposti ed imposti da una maggioranza politica cacciata a malo modo dai cittadini.” Torniamo invece al tema delle botteghe; voi verdi avete una proposta in tal senso? “Le botteghe devono essere a norma, per impianti e sicurezza, ma òla loro presenza indispensabile, a tal punto che la fruizione dei locali andrebbe allargata a tanti altri artigiani ed artisti locali che hanno da proporre interessanti abilità e testimonianze di un passato del nostro territorio che, se mi si scusa il gioco di parole, è ancora molto presente. Penso ad esempio agli scafi da pesca, alle reti, alla floricoltura, alla sartoria le collezioni e molte altre attività tutte importanti. Quando noi Verdi eravamo nella maggioranza che sosteneva il sindaco Tidei avevamo inserito il castello in un progetto di allargamento della Riserva naturale di Macchiatonda che lo avrebbe visto svettare in una vasta area naturalistico-archeologica protetta da speculazioni, di grande interesse scientifico e di grande richiamo turistico, ma le mire di quell’amministrazione si sono rivelate di altra natura, basti vedere che tipo di spettacoli ha patrocinato l’amministrazione durante le scorse estati.”

Caro Cristiano


lo sai che ti ammiro e ti stimo come giornalista ed uomo, ma stavolta devo farti un appunto.
Lo faccio dopo aver letto il tuo post su AN e Bacheca, reo di aver estromesso Lucantoni e colpevole di far parte dei bambini che fanno stupidaggini. Il voler contestare, come ha fatto Roberto, una classe politica che ha fallito le scorse consultazioni, non mi sembra giocare a rimpiattino. Mi soprende che tu, paladino di tante battaglie, cultore del rinnnovo, dichiari che la città sia presa per i fondelli sempre dalle stesse persone, per poi dire che i grandi devono fare i grandi. Chi sono queste grandi menti? Ci proponi qualcuno che a tuo avviso sia "grande"? Se Roberto avesse avallato la candidatura, legittima, di Lucantoni, lo avresti comunque additato come "Castina?".Non capisco.....ti sta bene Lucantoni Sindaco, ma ti chiedo: è una delle solite quattro persone? O proiezione di esse? Quali sono queste ra....gazzate che i piccoli avrebbero combinato?
Allora dico: scendi in campo tu! Sei nuovo ma con l'età giusta, fai il giornalista, non hai paura di esporti, avresti un buon seguito(credo) di voti. Ma ritengo che il tuo puntare il dito su chi, come Bacheca, vorrebbe dare una se pur minima sterzata all'attuale granitico stallo politico, è una piccola caduta di stile. Sincerità per sincerità, mi aspetto un tuo post simile anche su altri giovani....sulla pootente CASTA, non sulla vulnerabile "castina"....
un sempre tuo caro amico,"
Demetrio Logiudice

03 febbraio 2008

E adesso a chi tocca?



Roberto Bacheca si lancia a testa bassa contro Golfredo Lucantoni, reo di aver rivendicato la poltrona di via Rucellai. "Lucantoni - tuona dalle pagine del Messaggero - come altri candidati appartenenti alla vecchia classe politica amministrativa di Santa Marinella, che non sembrano poter vantare grandi successi in termini di sviluppo economico e sociale della città, non ci sembrano realmente rappresentativi di quella voglia di cambiamento e rinnovamento necessario e che soprattutto ci vengono chiesti dagli elettori" Quindi preaticamente Bacheca ha oggi suonato il De Profundis per la classe politica che lui stesso, da assessore di una giunta non confermata dal giudizio elettorale, ha rappresentato in consiglio comunale e, al contrario di quanto aveva deltto domenica scorsa, si è chiamato fuori non solo dalla prima poltrona ma da ogni e qualsiasi strapuntino abbia potuto finora occupare. Chi candiderà An? Robertino Boccoli, forse oppure, a queste condizioni, nessuno. Ma l'esternazione di Bacheca non sorprende. Ormai da quella che qualcuno ha soprannominato "la Castina" siamo abituati a vedere tutto ed il contrario di tutto. Sorprende invece che in ogni formazione, in ogni schieramento non ci sia la volontà vera di concludere qualcosa, si giochi a rimpiattino e si continui la farsa inutile di fantomatiche "consultazioni" sempre con le stesse persone e sempre sugli stessi argomenti. Fino a quando la città non si svegli e si accorga di essere stata, per l'ennesima volta, presa per il culo sempre dalle solite quattro persone. Di chi la colpa? Di chi lascia giocare i bambini con le armi dei grandi. I grandi devono fare i grandi, non alzare le spalle, per poi lamentarsi se i piccolini, giocando a fare i grandi, combinano qualche cazzata. E ne hanno fatte tante.

02 febbraio 2008

E' vero o no? Non ci crediamo comunque


Da una parte il Comune, che spaccia per nuovo tutto quello che è vecchio e nemmeno spolverato e lucidato e dall'altra noi che questo taroccamento delle informazioni non ce lo meritiamo. Fortuna che c'è Maurizio Urbani che ci riporta con i piedi per terra, si riprende i suoi giusti meriti e ci aiuta ad accorciare il naso dei vari pinocchi sparsi per la Perla


Nuovo sito per il Comune (http://www.santamarinella.comnet.roma.it/)
L’attività della macchina comunale ha una nuova vetrina. Si tratta del sito messo a disposizione dalla provincia di Roma (www.santamarinella.comnet.roma.it) che pubblica informative turistiche, organigrammi, statistiche, cenni storici, bandi di concorso ed atti ufficiali.
La pubblicazione di alcuni di questi è ancora in leggero ritardo.
Gli atti ufficiali (bilancio, delibere commissariali, bandi…) sono comunque sempre e fisicamente reperibili presso l’Albo pretorio o, trascorsi i termini di pubblicazione, possono essere richiesti agli uffici competenti secondo quanto previsto dalle norme vigenti.

Comunicato stampa dell'amministrazione comunale del 30 gennaio 2008


Leggo oggi sulla Provincia che il comune di Santa Marinella avrebbe un nuovo sito denominato: http://www.santamarinella.comnet.roma.it/
Ebbene come tu ben sai, tale notizia è assolutamente priva di fondamento. Il sito in questione fu attivato dal sottoscritto da almeno 4 anni se non di piu’ con un accordo con la provincia di Roma tramite una sua azienda ( A.S.P.) con sede in Grottaferrata ( ai tempi della giunta Bordicchia). Tutte le notizie storiche, il turismo e quanto altro è stato fornito dal sottoscritto ed è in linea ormai da svariati anni. Tutti gli atti ufficiali: dallo Statuto agli atti deliberativi sono sempre stati inseriti dal sottoscritto, fino al momento del pensionamento: tant’è che sono fermi al 13 luglio 2007. Di nuovo ho notato solamente alcuni piccoli aggiornamenti. Mi sembra un po’ eccessivo sparare dunque questa notizia come una novità assoluta. Tant’è che il sito in questione è accessibile con un collegamento sul vecchio sito sotto la denominazione : Il portale di Santa Marinella.

replica di Maurizio Urbani

01 febbraio 2008

Giochiamo il Jolly?


Giochi senza frontiere edizione 2008. La squadra di Santa Marinella è in allenamento. Le possibilità di vittoria sono alte, specialmente nel gioco che più si addice ai santamarinellesi: lo scaricabarile. E' di turno la Multiservizi. Bilancio in pessime condizioni, il presidente molla la ciurma ma tutti sono ancora con il sorriso sulle labbra. Se i conti non tornano con chi ce la possiamo prendere? Ecco che scatta la squadra, gioca il jolly e parte lo scaricabarile. Lettere ai dirigenti, che fino ad allora di multiservizi avevano solo sentito parlare e non erano mai stati ammessi nella stanza dei bottoni.

Abbiamo toccato il fondo; ma di cosa? Il barile lo abbiamo appena scaricato.

31 gennaio 2008

E dal programma il sogno

Può essere... dato che si tratterebbe (e non posso che condividere la tua opinione) di disegnare il futuro di una città, immaginando cosa potrebbe essere tra venti anni, legittimo parlare di sogno, oserei la parola "fede", nel senso più stretto del termine: avere fiducia, "immaginare qualcosa che ancora non esiste, che oggi ancora non si può vedere, e crederci al punto tale da fare in modo che si realizzi". E qui scatta la logica: come dare concretezza al sogno, cosa è giusto fare (o non fare) per raggiungere questo obiettivo così lontano, così sfuggente (perchè magari ciò che sembra giusto oggi potrebbe non essere più valido fra 5 anni)... Bèh! Innanzitutto non pretendere che questo grande futuro sia realizzabile a breve, se si vuole essere credibili: questa città (e non solo questa) e tutti i suoi abitanti devono affrontare una rivoluzione culturale, mettersi in gioco tutti singolarmente affinchè si possa fare tutti quel grosso passo avanti... Nessuna amministrazione, nessun progetto sarà mai così potente e perfetto da prescindere dalla collaborazione di tutti: cosa me ne faccio della raccolta differenziata se la maggioranza delle persone getta tutto nello stesso cestino o peggio ancora per strada? Informazione, condivisione, realizzazione: una città che viene prontamente informata, chiamata in causa prima che il progetto diventi esecutivo, ovviamente poi lo condivide... e collabora, permettendone la realizzazione perchè lo sente come suo. Un concetto semplice, purtroppo però quasi sempre disatteso, inapplicato, e tante decisioni spacciate come condivise spesso sono solo dittature mascherate da un falso concetto di democrazia partecipata, che di partecipato non ha nulla... Un concetto che non è sempre di facile applicazione, occorre pazienza, capacità di interagire con i vari "attori" (cittadini, enti, associazioni...) e i tempi ovviamente si allungano, ma il tempo è solo apparentemente perso: si recupera dopo, quando il progetto così nato scorre splendidamente proprio perchè condiviso e privo di attriti fra le parti, e diventa veramente uno strumento con cui disegnare il futuro, rendendo possibile il sogno. Purtroppo le persone, gli enti, chi ci governa si è abituato a ragionare solo in termini di riscontro immediato, e quello che comporta tempi troppo lunghi o lo archivia o lo rinvia a data da destinarsi. L'associazione di volontariato che presiedo ha iniziato a febbraio2005 il percorso che doveva portare ad un "progetto pilota", successivo alla stesura di linee guida per la Riqualificazione Fluviale dei fossi presenti sul territorio comunale. Il percorso non si è ancora chiuso, ma non abbiamo certo perso tempo: sono stati coinvolti gli enti (Provincia, Regione, Autorità di bacino) tutti i comuni che hanno dimostrato interesse a partecipare (Allumiere, Tolfa, SantaMarinella) i cittadini (è stato somministrato dai volontari un questionario appositamente realizzato da esperti del settore a più di mille persone nei tre comuni citati) e il tutto ora è pronto per essere relazionato... ma realizzare tutto questo ha preso troppo tempo, secondo i parametri del "tutto e subito" cui siamo abituati, e i referenti comunali si sono uno alla volta tutti disinteressati al progetto: troppo arduo programmare davvero il futuro! Noi continuiamo a coltivare il nostro "sogno", augurandoci davvero che prima o poi sia davvero possibile... non solo sulla carta!
Stefano Crispu

29 gennaio 2008

Hungerstrike


Da un eccesso all'altro. Chi vuole fare colpo di solito fa così. Passa dalle salcicce, alle pennette, allo sciopero della fame. Sarebbe più facile, più serio, riempire la campagna elettorale di contenuti ed invece no, si cercano i colpi ad effetto. Va in scena lo sciopero della fame, magari a singhiozzo, magari solo 10 ore su 24. No, signora mia, su certe cose non si scherza. Lo sciopero della fame è una cosa seria che diventa ridicola quando è fatta part-time e per temi epocali come gli sbocchi a mare. Gentile signora, sa chi è questo giovanotto? Scommetto di no.

Si chiamava Bobby Sands, militante dell'esercito repubblicano irlandese, che nel lager inglese H Blocks all'interno del carcere di Long Kesh, insieme ad altri nove suoi commilitoni si è lasciato morire di fame per ottenere lo status di prigioniero di guerra. Si è lasciato morire di fame a 27 anni, morire di fame, sottolineo morire. Non c'erano misericordie li, passaggi a mare o altre stupidaggini del genere. Lei non se lo ricorda, io si. Avevo 17 anni e organizzai negli ultimi 16 giorni della sua agonia manifestazioni nella mia scuola a Roma. Volevamo stupire il mondo anche noi, lasciarci morire di fame come lui, ma sapevamo che non saremmo riusciti ad andare fino in fondo. Il 5 maggio 1981, giorno della sua morte, mi beccai pure qualche bastonata perchè andai a manifestare davanti all'ambasciata inglese. Quel ragazzo fu il primo della serie. Lo seguirono Francis Hughes, Raymond McCreesh, Patsy O'Hara, Joe McDonnell, Martin Hurson, Kevin Lynch, Tom McElwee, Kieran Doherty e Mickey Devine. Prima di morire fu eletto deputato al parlamento.


Adesso pensi bene a quello che dice e trovi, se ce la fa, il coraggio di dedicare il suo tempo a qualcosa di più costruttivo. Nel frattempo continui pure a togliermi il saluto. Stavolta me lo sono proprio meritato.

E dal programma il sogno

Ancora nessun contributo alla formazione di un programma che sia un programma e quindi proseguo io. Il concetto che credo debba animare ogni scelta è quello della programmazione (da cui anche il nome stesso di programma). Se dovessimo limitarci a fare un elenco delle cose da realizzare non avrebbe senso, anche perché qualsiasi opera pubblica potrebbe incontrare intoppi che, indipendentemente dalla città o dalla classe al governo in quel momento, potrebbero farla ritardare. Il compitino pedissequo lasciamolo per le scuole elementari. Chi si decide a fare il sindaco deve avere un sogno, un gran sogno, e tanta fantasia. Deve saper immaginare, poter disegnare la sua Santa Marinella tra 20 anni, saper condividere questo sogno con altre persone e, quindi di conseguenza, pennellare il suo disegno giorno dopo giorno. Questo è un programma, una realizzazione che nasce dalla visione di come sarà questa città nel futuro.
Se non abbiamo a cuore il futuro ma solo il presente credo che abbiamo sbagliato tutto dall'inizio.

L'ambulanza elettorale


Terzo millennio, vita nuova nuovi servizi. Quando sembra che Santa Marinella sia sprofondata nel quarto mondo scopriamo di vivere all'avanguardia. quale paese per esempio può vantare il primo servizio di ambulanza elettorale? Che significa? Provate, e dico solo provate, ad inscenare una piccola protesta per una ragione qualsiasi, ad esempio che ne so, un lampione rotto oppure il cancello del condominio che non si chiude, chiamate un paio di vicini a darvi man forte e subito scatta nella centrale operativa del Faraone l'allarme all'SDP, il sistema densometrico della popolazione. L'ultimo ritrovato dell'elettronica capta la vicinanza di tre o più persone ed invia un segnale al Faraone, pronto a precipitarsi sul posto con adeguato codazzo ed a concionare la folla. Subito dietro il rincalzo, con i compito di catturare indirizzi e telefoni dei malcapitati. Il sistema è stato rinnovato aggiungendo un particolare. Onde evitare di ritrovarsi in luoghi affollati ma elettoralmente poco produttivi, che ne so tipo scuole elementari o chiese nel mezzo della funzione sacra, il marchingegno rileva anche il grado di incazzatura della popolazione e fa scattare l'allarme quando la soglia supera il grado 3 che è più altro di indignato ma non sopra il leggermente infuriato. L'equipaggio in gran spolvero è stato notato nei pressi dell'antenna di via Ortigara, vicino ai concorrenti dei recenti concorsi comunali, davanti alle botteghe del castello di Ferrara prima dello sfratto e così via. L'occhio vigile avrà notato anche come prima dell'atterraggio del Faraone qualcuno spruzzi una sostanza inodore: serve a far dimenticare agli incazzati l'origine del loro stato disgraziato e quindi ad evitare al Faraone di ritrovarsi come i cristiani in mezzo alle fiere. Meglio quello della respirazione bocca a bocca, vero?









28 gennaio 2008

Da don Pietro a Di Pietro

Il partito Italia dei Valori- IDV distaccamento di Santa Marinella nella persona del suo
Diretto Responsabile-Referente Territoriale.Dr.Aldo De Angelis,vi comunica che nel
rispetto delle proprie ideologie politiche e principi ispiratori,ha deciso,oramai dà oltre due mesi,di creare una lista unica IDV rappresentativa del nostro programma e dei nostri futuri progetti per Santa Marinella nelle prossime Elezioni Amministrative 2008.
Attualmente le adesioni al nostro progetto sono numerose e importanti ma
attendiamo,ancora,molti di voi per proporre,in questa aspra contesa politica,veramente persone oneste,serie,il cui vero obiettivo è l’interesse per il bene comune della nostra città,e che siano in grado di restituire e infondere nei cittadini la fiducia verso i propri amministratori. Proprio partendo dà questi presupposti,che noi di Italia dei Valori di Santa Marinella riteniamo che sia doveroso rivolgere la nostra attenzione intorno a noi per un dialogo chiaro e trasparente senza compromessi,con persone che appartengono al nostro territorio e che siano in grado di dare un apporto valido composto da profonde conoscenze e capacità. A questo scopo intendiamo avviare dei tavoli di consultazione e la nostra lista è aperta a seri imprenditori,componenti di associazini,movimenti,onorati professionisti e a tutti coloro che siano in grado e soprattutto vogliano dare risposte chiare e concrete ai cittadini nel rispetto della più completa sincerità e legalità.
Se decidi di intraprendere con noi questa importante sfida e se condivi i punti del
nostro programma allora ti aspettiamo.
Aldo De Angelis
responsabile IDV Santa Marinella

Tu quoque? Quo vadis? Usque tandem?



Dopo serrate riunioni, sondaggi fra amici, e confronti con la propria gente, sembrerebbe questa volta uscire allo scoperto e con molta determinazione, Fabio Quartieri accetta la sfida, scioglie i dubbi, sarà anche lui prossimo concorrente alla carica di Sindaco del comune di Santa Marinella.


da Il Pentagono





E sarà da subito un problema, non per l'ingombrante presenza ma per il fatto che giocherà da subito, come ha sempre fatto, senza maglia. Certo una proposta forte Fabione la potrebbe fare: separare Santa Severa da Santa Marinella, farne un comune autonomo, stabilirne Rio Fiume come confine. Tanto Santa Severa ha pure l'aeroporto, un canile e tre assessori.
Per cominciare non è poco.

Le cose serie


Programma? Parliamone. Se non è in grado di farlo nessuno vorrei cominciare a farlo io. Non si tratta di verificare le buche nelle strade o l'altezza del ciglio dei marciapiedi. Penso che chi riceva la delega popolare non debba occuparsi di questo; dovrebbero farlo gli addetti comunali. Penso invece che chi viene spedito con i lombi al caldo debba avere una visione non del presente ma del futuro della sua Comunità e su questa visione del futuro debba giocarsi la campagna elettorale. Questi temi dovrebbero essere espressi, raccontati alla gente. Come il caso della munnezza. Nessuno, tra i papabili candidati sindaco, ne parla. Tra quasi due anni finirà la proroga delle proroghe e non potremmo più scaricare la nostra spazzatura da nessuna parte. Che ne facciamo? Chi tra questi candidati si dichiara favorevole e chi contrario alle varie forme di smaltimento, di termovalorizzazione, distruzione, insabbiamento, eccetera eccetera. Parliamone ora per non venirne seppelliti domani. Troppe cose sono passate sulla nostra testa. Il municipio, la multiservizi, il contratto con Acea per la distribuzione dell'acqua, gli edifici comunali, le spiagge, il porto. Si è sempre deciso tutto all'ultimo per lasciare comunque i dadi in mano al banco.
Sarà ora di cambiare, almeno il metodo.

27 gennaio 2008

Il Faraone: aggiornamento alla versione 2.0


Chi decide sui nomi dei candidati da presentare come prossimo sindaco? Se vogliamo dare alla cosa una caratterizzazione politica non possiamo prescindere dai numeri e quindi, politicamente parlando, la sinistra a Santa Marinella è perdente. Per avere qualche possibilità dovrà cercare alleanze possibili ed impossibili, turarsi il naso e scegliere un obiettivo evidente, di massa, colorandolo per quanto possibile sempre più di negativo. Un'alleanza disomogenea sconterebbe comunque, come ci insegna la pratica politica, la difficoltà a confrontarsi con un programma vasto, organico, chiaro. Non possiamo escludere allora che Santa Marinella sia una città alla deriva, se non allo sbando. Dobbiamo assumere allora la consapevolezza collettiva di essere alla fine di un ciclo. Se non riusciamo a metabolizzare, ad elaborare questa consapevolezza nulla potrà cambiare. Esisterà allora, a prescindere dal risultato matematico delle urne, lo scollamento tra chi governerà e tutto il resto della città, la cosa che più della menopausa galoppante di qualche consigliere ha contribuito alla repentina conclusione dell'esperienza che tutti abbiamo contestato. Nessuno, tra quelli che si autoproclamano prossimi leader ha saputo ancora pronunciarsi su qualcosa di concreto e questo mi preoccupa; nessuno ha mai tentato di aprire un dibattito su un qualunque argomento di carattere politico, etico o economico che lasciasse intravedere una felice intuizione che potesse disegnare almeno con tratti lievi il futuro, anche prossimo, della nostra città. L'unico argomento, quello più gettonato, è il veto verso qualche altro soggetto. Una dimostrazione di forza, uno sfoggio di muscoli, un annuncio di guerre che non possono fare più prigionieri: viviamo da quasi tre anni dietro una rete di filo spinato, ci potrà spaventare mai un altro Faraone?

E sia

La campagna elettorale è iniziata. Il Tavolo del Lunedì, che fra poco diventerà altro, che ha lavorato per due anni nel senso stretto del termine (studiare documentazioni e produrre documenti, avviare un comitato contro il project financing con tanto di autofinanziamento, accogliere le istanze di altri comitati cittadini, fare pressing per la caduta della giunta, ecc.), che da alcuni mesi si riunisce in modo democratico e del tutto orizzontale (ancora non c'è un candidato sindaco, perchè il candidato sindaco sarà scelto insieme), che ha provato a rovesciare i vecchi schemi e si è presentato alla città, non per dire "dateci un programma" (perchè si devono stravolgere così le cose, eh Cris?) ma dicendo chiaramente, nella relazione introduttiva e più volte, "noi abbiamo delle idee forti" ma vogliamo cominciare un cammino insieme, in modo democratico, il Tavolo del lunedì che ha scelto di sottoporre il Codice Etico di comportamento contando anche sul suo valore simbolico, visto che la politica si fa anche con i simboli, insomma il cosiddetto tavolo del Lunedì (composto da gente di partito e gente di mare - è una battuta, nel caso che non si fosse capita, per dire che è aperto anche a quelli che non provengono dai partiti, né da una collocazione di sinistra) che ha costituito l'unico laboratorio politico tanto atteso da Cris Degni, questo tavolo del Lunedì lealmente e coraggiosamente si presenta alla città e che cosa succede? riceve la prima bordata, da Cris Degni per la precisione. Seguiranno altre, da altri. Che dire? Va bene così, siamo in campagna, no?
Mi permetto solo di farmi personalmente carico della citazione di Fossati, non concordata con nessuno e stranamente tanto avversa a Cris (ma perchè?). Ammetto la grave colpa di averla pronunciata di mia sponte, perchè bellissima, citazione che qui ripeto, dedicandola a tutti quelli che amano questa città.
"L'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi,
fa bellissima la stanchezza,
avvicina la fortuna, quando può".
Spero che converrai, Cris Degni: quel "quando può" è meraviglioso.
Paola Rocchi

26 gennaio 2008

Il vento soffia ma non cambia ancora


Stasera la presentazione, tanto attesa, del Tavolo del Lunedì. Poche le facce nuove, nessuna la novità. Quello che poteva essere il punto di svolta di una campagna elettorale che stenta a decolare si è rivelato un flop. E' mancata la spinta ideale, e mancato il quid di diverso che giustificasse una reazione. E' mancata la catarsi. Perchè se quasi tutti si sono sbracciati a vantare la presa di distanza dai giochi del Faraone nessuno ha spiegato agli intervenuti che le mani avanti erano un gesto infantile, istintivo ma necessario per consentire alla sinistra di autoconservarsi, di non estinguersi. Nessuno lo vuole ricordare, ma il Faraone a Santa Marinella non lo abbiamo certo portato noi e chi lo ha voluto e lo ha imposto alla città lo ha fatto solo per la propria lussuria, per una più o meno sana libidine di potere.

Adesso tutti cercano di darsi una ripulita, di inventarsi ancora, di convincersi di essere un nuovo che nuovo non sarà mai, con espedienti scenici come il codice etico, perfettamente inutile perchè prevede comportamenti non sanzionabili. Dopo che ho firmato e mi sono fatto eleggere, se passo con il Faraone cosa mi fai: le tottò?

Per esempio prendiamo la questione dei costruttori o degli imprenditori in lista. E' un falso problema, una delle cose con le quali è bello riempirsi la bocca ma che in realtà è semplicemente fine a se stessa, non porta da nessuna parte e non porge alcun beneficio a nessuno. Per proteggere la comunità dalle incursioni piratesche degli squali del mattone dovrebbe esserci il Codice Penale, per proteggere la comunità dalle alzate di testa degli squali del mattone dovrebbe esserci il resto della coalizione che isola come un anticorpo il virus che si è scatenato al suo interno. Quand'è che una coalizione di governo impazzisce? Quando tutti vorrebbero riportare all'ordine chi sta dando fuori di testa ma nessuno ha il coraggio di premere il pulsante dell'autodistruzione, per paura di fale male anche a se, di veder finire il bel sogno, la conquista del privilegio. La Castina, si sa, si nutre del proprio sangue e del sangue dei suoi simili, gli uomini piccolini.

Diciamocela tutta e con un pò di serietà. Non sono le coalizioni che debbono cambiare ma gli uomini. Fino a quando esisteranno uomini piccolini questi non potranno mai comandare e dirigere. Il potere da alla testa, il potere non è una cosa che possa essere esercitata da tutti. Il potere richiede Uomini diversi, superiori e con qualità superiori, gente che abbia nel proprio dna un codice etico vero, che viva la politica come milizia, come servizio alla propria Comunità.

Il resto è solo marketing, sia che lo faccia il Faraone o che lo faccia qualsiasi altra persona. La Comunità santamarinellese è fatta anche di bella gente, bella gente che continua a sopravvivere solo perchè in mezzo alle tante pecore c'è ancora nascosto qualche lupo...





Mastelliamoci



Elio Mastella tira le orecchie alla Jena Alessandro Sortino, figlio di papà da 200.000 euro l'anno.

24 gennaio 2008

Cos'è la Politica?


Per chi scrive Zelig?




Essere e non essere, questa è la soluzione: dormire, non farsi vedere e passare all'incasso. Il nostro fondamentale collega, noto alle cronache per essere riuscito a far dimettere due sindaci in tredici mesi di lavoro come portavoce, è miracolosamente riapparso sabato mattina, dopo mesi di astinenza forzata dalla tastiera, a fianco del commissario straordinario alla premiazione dei Carabinieri avvenuta alla biblioteca cittadina. Chi, dopo tanto tempo, è stato in grado di riconoscerlo lo ha visto intento aprendere appunti. Per farci cosa non si sa, visto che dalla caduta del Faraone è stato in grado di produrre soltanto una trentina di righe come comunicazioni di servizio. Eppure molto ci sarebbe da dire, su questa situazione talmente melmosa e surreale che nemmeno il commissario sa gestire. Invece no, nulla si sa e molto si fa, a via Rucellai, un po' come ai vecchi bei tempi quando il Faraone parlava di nani e ballerine mentre erodeva a colpi di prebenda l'avanzo di amministrazione che aveva fortunatamente trovato nei cassetti.

L'arrivo di Zelig a via Rucellai è stato, da solo, un grande problema di legittimità. La delibera che prevedeva la sua nomina era precisa e richiedeva requisiti altrettanto precisi individuando, fra l'altro, tra l'organico comunale il soggetto da eleggere responsabile dell'ufficio comunicazione. E questo, con la regolarità che ha distinto la disinvolta gestione della cosa pubblica nell'era del Faraone, non è regolarmente avvenuto. Il povero Zelig non è dipendente del comune ( a meno che non lo sia diventato stanotte ed ormai anche un fatto del genere non ci stupirebbe assolutamente). Comunque dopo svariati mesi siamo riusciti ad ottenere la pubblicazione della scheda relativa alla sua collaborazione senza averne alcun giovamento. Li si menziona la legge 150, quella che ha "inventato" gli uffici stampa e la comunicazione nella pubblica amministrazione, mentre qui la stessa legge 150 si aggira senza nemmeno frenare un po'. La mancanza di requisiti soggettivi è evidentissima, ma nessuno sembra accorgersene. L'altro giorno il Commissario ha rinnovato il contratto a Zelig. Questo è stato un grande segnale per chi si attendeva da un uomo di Stato un cambio di rotta senza sentimenti nè rancori ma fatto semplicemente, con il Codice in mano. Invece assistiamo allo spettacolo di un funzionario statale che spolvera la tavola e la lascia apparecchiata, pronta per il ritorno di chi si è semplicemente alzato per andare a rispondere al telefono ma sta per tornare. E come in ogni pensione a conduzione familiare possiamo anche vedere la bottiglia di vino, aperta e consumata a metà. Tanto sappiamo chi si risiederà a quel posto, chi si sta fregando le mani e leccandosi i baffi. In attesa di questo è bene non cambiare nulla, nemmeno le abitudini, tanto a che servirebbe?

Operazione verità

a proposito delle "bugie" dell'ex sindaco Tidei
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, recita un antico adagio popolare e Tidei non smentisce la sua vocazione naturale a cambiare le carte in tavola.
S. Marinella è stata sommersa da opuscoli in carta patinata, di ben 13 pagine, in nessuna delle quali viene indicato a chi si debba questa stampa, né con quale denaro è stata prodotta. L’ “Operazione verità” non si distingue quindi per trasparenza.
Passiamo al lungo elenco di “Fatti e non promesse” che sarebbero stati realizzati nel corso dei due anni di amministrazione Tidei. Logica vorrebbe che l’elenco seguisse l’ordine cronologico di realizzazione o facesse riferimento al programma elettorale, a sua volta copiosamente distribuito ai cittadini (72 pagine), ma quasi completamente disatteso, infatti, se si confrontano le due pubblicazioni, si nota che tra di esse non c’è corrispondenza: alle iniziative programmate non corrispondono quelle che l’ex sindaco sostiene siano state eseguite.
Scorrendo il caotico elenco delle “Realizzazioni” non si trovano, salvo in due casi di ordinaria amministrazione, riferimenti a delibere di consiglio o di giunta, di cui qualunque cittadino dovrebbe disporre per poter verificare personalmente. Si chiama “trasparenza degli atti” ma evidentemente Tidei conta che gli si crea sulla parola.
Leggendo la disordinata sequenza delle “opere effettivamente realizzate” ci si rende conto che la maggior parte sono progetti o accordi ancora da definire, non ancora portati in consiglio comunale o per i quali manca l’approvazione della Regione o comunque lontani da qualsiasi realizzazione. Più che fatti si tratta quindi intenzioni, con le quali si potrebbero riempire ben più delle quattro pagine utilizzate. Ma l’elenco non manca di “dare i numeri”, come i sette rioni insediati (?) o i 32 progetti, naturalmente in via di definizione, per “centinaia” di posti di lavoro!. Molte voci brillano per la loro vaghezza, come il “piano opere pubbliche” (quali?), o le “opere protezione civile” (?) o il “centro paraolimpico” (?), tutte non meglio definite. Ci sono poi le “voci ricorrenti” (l’asfaltatura delle strade urbane ed extraurbane viene ripetuta come “viabilità”, “asfaltature” e “manutenzione strade”; lo stesso dicasi le fogne e i marciapiedi, menzionati più volte con nomi diversi). Ci sono poi le dubbie attribuzioni come l’apertura della posta il pomeriggio (come in molti uffici italiani) o la pulizia della zona ex-fungo, il cui esproprio si deve alla giunta precedente. Ci sono poi le voci su cui era assai più dignitoso tacere, come la Multiservizi (senza un piano aziendale e dalla dubbia trasparenza nelle assunzioni), la società di recupero tasse, (scaturita dal mal funzionamento della multiservizi), il regolamento del verde (mai reso esecutivo per mancanza di un ufficio preposto), la raccolta differenziata (quando ci si ricorda di raccoglierla, mentre i grandi ipermercati gettano le cataste di scatoloni nell’indifferenziato) e, “dulcis in fundo”, la nuova sede comunale: il vergognoso Project Financing, su cui un’inchiesta è in corso (i computer comunali sono stati sequestrati per questa ragione il novembre scorso dai carabinieri). Essa viene citata tra le opere realizzate mentre il bilancio regionale del 2008 non annovera i 2,5 milioni di finanziamento, fondamentali per la realizzazione.
Detto questo, di opere effettivamente realizzate e qualificanti rimante davvero ben poco. L’opera più monumentale è davvero la faccia tosta del nostro ex amministratore.

il tavolo del Lunedì

22 gennaio 2008

Scusate il ritardo

La campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco vorrebbe entrare nel vivo ma non ce la fa; a frenarla l’incertezza sulla data del voto e comunque la mancanza di chiara indicazione sui nomi dei possibili candidati. Il partito Democratico si riunirà stasera alle 18 nella sede di via Aurelia per discutere di rete territoriale. Alla presenza di Gino Ciogli, consigliere provinciale, e di Pietro Tidei. Proprio l’ex sindaco di Santa Marinella sembra per ora il soggetto più attivo. Sta conducendo una campagna di sondaggi telefonici, dei quali non sono ancora noti i risultati, e ha pubblicato due edizioni di un opuscolo nel quale ha elencato i progetti disegnati dalla sua amministrazione per Santa Marinella. Il fronte che deve combattere però è tutto interno. Nel PD non sono tutti favorevoli alla sua riconferma e proprio l’ala che fa capo alla Margherita lo mette per prima in discussione. Sempre da sinistra si intravedono le manovre del tavolo del Luneì che ha dato appuntamento alla città per sabato alle 16,30 nella sala di via della Libertà. Un manifesto fitto di una lista di cose che il tavolo non vuole ma anche lì assenza completa di programmazione reale e fattibile. Anche sui candidati all’interno del tavolo ci sono profonde divisioni. La coppia Bucciarelli Rocchi, data per favorita all’inizio delle “ostilità” non riesce a catalizzare il popolo della sinistra che non si riconosce più nella formazione che gravita intorno all’ex sindaco. Anche a destra le cose non sono ancora mature. Molti gli incontri ma ancora tanti i venti, provenienti soprattutto dall’Udc che, dopo aver appoggiato la campagna elettorale del diessino Tidei ha appena cambiato rotta ma non vuole aprire la porta alla Nuova Dc. Anche lì i candidati sono potenzialmente ancora tanti, con Venanzo Bianchi, ex capogruppo consiliare di minoranza, che ha sussurrato la sua disponibilità e Roberto Bacheca che ha dichiarato di essere pronto a farsi da parte di fronte a proposte migliori e più concrete. Nemmeno il tanto atteso “aiutino” che doveva arrivare dal tavolo di concertazione della CdL organizzato a Roma per le elezioni provinciali ha dato il risultato che tutti speravano, una designazione “forzata” dall’esterno che convincesse tutti a rompere gli indugi. La città attende con ansia che qualcuno si faccia avanti.

16 gennaio 2008

Ricominciano i lavori

Settimana importante per gli sviluppi politici della nostra cittadina. Da oggi inizieranno i lavori per sviluppare i punti del nostro programma per poi condividerlo con la città. Inizieremo ad irrompere anche sull'operato del commissario, un uomo che non ci sembra proprio al di sopra delle parti e piuttosto lontano dalla sua figura, gli ripeteremo di bloccare i marciapiedi sul lungomare in quanto deleteri per il camminamento, la multiservizi che venga commissariata a cosa serve, c'è gia lui di commissario!!! si commissaria anche lui ? Nell'ultima riunione del P.D. sembra che la ex "margherita" non vorrebbe l'exxxxx come sindaco, peccato, ci mancherà, ma il fatto che se non ci sarà non farà molta differenza, le questioni si avranno sugli uomini che saranno nelle liste, perchè dovranno essere garanti di un passato serio e dignitoso per affrontare ciò che si promuove durante le campagne elettorali FARE POLITICA E' UNA VOCAZIONE ED UN VOLONTARIO SUPPORTO PER AMMINISTRARE LA CITTA', oppure che venga detto il contrario così lo sappiamo
Il Pentagono

L'altro arcobaleno


Graziano ci ha fatto la grazia: ringraziamolo

La nuova malattia: l'intolleranza al Papa

In uno scenario nazionale caratterizzato dall’emergenza rifiuti in Campania, dalla minaccia di sanzioni da parte della Comunità Europea, dalla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, disoccupazione, tasse, rincari e quanto di più, il nostro Paese è così ricco che si può permettere di generare una nuova malattia: l’intolleranza al Papa. E’ proprio così, infatti in questi giorni si è scritta una delle pagine più pietose; alcuni hanno attentato allo spirito democratico che fa della libertà di parola e del confronto delle differenti opinione il sale della crescita e della convivenza. E’ con un sentimento di coerenza che come ex delegato ai rapporti Scuola-Università sento la necessità di mettere in guardia i nostri giovani, alcuni dei quali ho avuto l’onore di seguire nel difficile ingresso al mondo universitario nei confronti della negatività del gesto che pochi hanno realizzato creando un danno per tutta la collettività. La vergogna si è compiuta e taluni hanno voluto di nuovo tirare in gioco Galileo Galilei non ricordando o facendo finta di non ricordare che il precedente Pontefice Giovanni Paolo II e quindi la Chiesa ha pubblicamente ufficializzato le scusa all’illustre scienziato italiano. E’ opportuno in momento come questo caratterizzato da un forte disorientamento che pesa enormemente sui giovani ricordare ad essi che è la tolleranza, il confronto delle idee, il rispetto di chi la pensa in maniera diversa che fa del singolo una risorsa e non una minaccia.
Paolo De Vito

15 gennaio 2008

La sinistra e l'arcobaleno: nasce la nuova formazione

Il Partito della Rifondazione Comunista, il P.d.c.i., i Verdi per la Pace, la Sinistra Democratica di Santa Marinella nell’incontro tenutosi il 15 gennaio, si sono detti concordi nell’assumere la proposta emersa dall’assemblea nazionale tenutasi a Roma l’8 e il 9 dicembre scorsi che ha portato alla nascita de “La Sinistra l’Arcobaleno”.
Così come stabilito nell’assemblea tenutasi alla Fiera di Roma bisognerà dare vita a percorsi partecipativi aperti alle realtà del territorio, associazioni, singoli e movimenti, che possano costruire insieme un nuovo spazio pubblico della politica di Santa Marinella.
Ci rivolgiamo a quelle realtà locali che negli anni hanno dimostrato una grande attenzione alla città proponendo iniziative e lavorando a vari livelli per fare della città qualcosa di diverso.
I partiti, i movimenti e gli altri soggetti dovranno concorrere, pur nelle differenze, alla costruzione dell’unità d’azione della sinistra, ribaltando la logica verticistica e praticando l’unità su contenuti condivisi e misurando le forme organizzative ai terreni dell’agire comune.
Ci impegniamo a realizzare appuntamenti per consolidare il nostro impegno generale emerso nelle giornate dell’8 e 9 dicembre, con giornate che possano svilupparsi su questioni locali e globali e che possano costituire una base per il nostro impegno futuro. In una discussione aperta e libera sulle idee, sugli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza.