10 febbraio 2008

Il legno è bello, ecologico, caldo



L'industria del legno è fiorente a Santa Marinella, nota non per le sue foreste ma per la produzione di specchi. Gli specchi di legno di Santa Marinella sono noti in tutto il mondo, tanto che ora è disponibile anche un catalogo che si può trovare in tutti i negozi della città. La più importante fabbrica di specchi di legno, UplS - uniti per lo siluppo....degli specchi di legno appunto, vuole sbarcare sul mercato. I pezzi sono pregevoli e cominciano a farsi notare già dalla prima pagina di copertina. In corsivo i prodotti d'autore. La nostra Santamarinella, più nota attualmente come la cozza del tirreno grazie all'incapacità di numerose gestioni amministrative. Forse i due pezzi da novanta di UplS, uno con la giunta Bordicchia e l'altro con quella Tidei non hanno contato una mazza, o forse erano corpi posseduti dagli ultraterreni, o forse, ecco, certamente campioni dei più pregevoli pezzi tra gli specchi di legno prodotti dalla famosa ditta. Andiamo oltre, pagina 2 Il teatro della politica cittadina vede protagonisti gli stessi attori da diversi anni, (i due di cui sopra), spesso i suoli sono diversi, altre volte sono i medesimi...il carrozzone va avanti e a seconda della fermata si sceglie di scendere o salire, ( qui con malinconia si rammenta la famosa parabola dell'autobus molto cara al Faraone), e la scelta non è sempre dettata dalla discrezionalità ma spesso dall'opportunismo, (e appunto nella migliore tradizione degli specchidilegno uno va con Tidei quando l'altro scende dall'autobus di Bordicchia).
Le perle, perchè di perle e non di cozze si parla, non finiscono qui. Quattro paginette ben curate e cosa non sfuggita ai più, realizzate nella veste editoriale di supplemento al quel Corriere che proprio uno dei due, in veste di vicesindaco, ha voluto per anni premiare quale unica testata locale degna di beneficiare dei contributi municipali per il sostegno all'editoria, tanto che, sostegno per sostegno, ora la testata sta sponsorizzando il suo benefattore. Ben 1.200 euro mensili che, giustamente, alla fine hanno dato i loro frutti, 14.400 euro insomma, quanto quattro di quelle borse di lavoro che tuttora vengono date a singhiozzo, a salti e zompi.
Vogliamo essere sempre più i protagonisti delle scelte che riguardano questa città. Cos'è una minaccia? Ci vogliono far emigrare tutti? Basta grazie, abbiamo già dato. Anzi, ci avete già tolto.
A proposito di legno, vi ricordate com' era fatto Pinocchio?

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