07 febbraio 2008

Buon San Valentino


E' fatta. Giovedì prossimo il Consiglio dei Ministri stabilirà che si potrà votare anche prima del 15 aprile e poi deciderà se il 13 aprile sarà election-day, se vsi potrà votare quindi nello stesso giorno sia per le politiche che per le amministrative. Quasi sicuramente voteremo per il nuovo sindaco proprio il 13 aprile; mancando quindi 10 domeniche al voto nulla ci fa escludere che questa campagna elettorale, fatta per ora solo di merluzzi congelati, possa entrare finalmente nel vivo. Cosa chiediamo a chi si vorrà proporre? E' marketing, bellezza: la stessa cosa che gli stregoni del Faraone hanno regalato a piene mani tre anni fa, la promessa di un vero cambiamento. Il carrozzone messo su dal Faraone e dai suoi 40 compari ha bruciato un'illusione, ha distrutto le speranze, l'idea stessa di un ricambio in un'asfittica classe dirigente. Per inciso tutti di quella infausta stagione ricordano soltanto il Faraone e tutti, sottolineo tutti, fanno finta di dimenticare che qui non c'è venuto da solo, ma c'è chi l'ha cercato, blandito e farcito. Questo non ci scorderemo di ripeterlo fino alla frenesia, con un contorno adeguato di nomi, cognomi e festanti fotografie; ma questo verrà dopo. Per ora registro come il fallimento sia stato non solo della classe politica che ha tentato di fare lo sgambetto alla città proponendosi come il nuovo che avanzava, quando in realtà non è stata in grado di fare avanzare nulla e si è svegliata dall'incubo quando quello che doveva avanzare era già stato fagocitato. Ma anche quello è nulla. Il fallimento di quella scelta, infausta, è stato evidente soprattutto nel cuore della gente che ci aveva creduto, e che oggi rimpiange di averlo fatto. Il supermarket della politica è desolatamente vuoto, il Faraone non vuole metterci dentro nemmeno i manichini. Tutti guardano con qualche speranza un centrodestra che ha già matematicamente la vittoria in tasca ma non sa di potercela fare, non ne è convinto, non ne è consapevole. Potrebbe aver vinto perchè la sinistra non ha la maturità per governare, non ha i numeri per vincere, non ha una personalità, autorevole, che sia convinta di guidare la città verso una svolta. Rendiamoci conto di una cosa: non basterà vincere le elezioni. Sarà necessario comporre una coalizione adeguata, fatta di persone mature, in grado di coesistere e governare. L'obiettivo non è vincere ma cambiare veramente questa città.

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