03 febbraio 2008

E adesso a chi tocca?



Roberto Bacheca si lancia a testa bassa contro Golfredo Lucantoni, reo di aver rivendicato la poltrona di via Rucellai. "Lucantoni - tuona dalle pagine del Messaggero - come altri candidati appartenenti alla vecchia classe politica amministrativa di Santa Marinella, che non sembrano poter vantare grandi successi in termini di sviluppo economico e sociale della città, non ci sembrano realmente rappresentativi di quella voglia di cambiamento e rinnovamento necessario e che soprattutto ci vengono chiesti dagli elettori" Quindi preaticamente Bacheca ha oggi suonato il De Profundis per la classe politica che lui stesso, da assessore di una giunta non confermata dal giudizio elettorale, ha rappresentato in consiglio comunale e, al contrario di quanto aveva deltto domenica scorsa, si è chiamato fuori non solo dalla prima poltrona ma da ogni e qualsiasi strapuntino abbia potuto finora occupare. Chi candiderà An? Robertino Boccoli, forse oppure, a queste condizioni, nessuno. Ma l'esternazione di Bacheca non sorprende. Ormai da quella che qualcuno ha soprannominato "la Castina" siamo abituati a vedere tutto ed il contrario di tutto. Sorprende invece che in ogni formazione, in ogni schieramento non ci sia la volontà vera di concludere qualcosa, si giochi a rimpiattino e si continui la farsa inutile di fantomatiche "consultazioni" sempre con le stesse persone e sempre sugli stessi argomenti. Fino a quando la città non si svegli e si accorga di essere stata, per l'ennesima volta, presa per il culo sempre dalle solite quattro persone. Di chi la colpa? Di chi lascia giocare i bambini con le armi dei grandi. I grandi devono fare i grandi, non alzare le spalle, per poi lamentarsi se i piccolini, giocando a fare i grandi, combinano qualche cazzata. E ne hanno fatte tante.

1 commento:

Anonimo ha detto...

buonasera Cristiano,
mi sembra che an e forza italia abbiano aperto la sede insieme al fianco del bar luna blu, o non capisco nulla io, o stanno giocando al gatto con il topo, ma alla fine sia il gatto che il topo faranno una brutta fine, altro che litigare per la poltrona da sindaco hihihihihi.
un saluto dal gladiatore