perché confondere così le acque e annullare le differenze?
C’è differenza al sostegno dato all’Enel da Moscherini e a quello dato dalla stessa Enel alla stagione del Castello?
Beh, si e tanta. E non solo nell’entità.
E’ la differenza che passa tra una operazione make feeling (Civitavecchia) e una di puro mecenatismo (S. Marinella).
Enel vende elettricità e dunque può e deve farsi pubblicità. E quelli che hanno assistito all’orgia di divertimenti sul lungomare di Civitavecchia erano tutti suoi clienti.
Come erano “clienti-elettori” beneficiati dall’ingresso gratuito, guarda caso del sindaco Moscherini che ha abbinato la sua immagine all’iniziativa, marchiando con il suo nome, sotto il logo del comune, tutta la campagna di comunicazione, anche questa a spese Enel.
Nella stagione del Castello invece gli spettatori, per altro paganti, non erano clienti del gruppo Giacchieri che di mestiere fa tutto altro men che vendere al mercato dei privati.
Come prevede un intervento di “mecenatismo” il Gruppo, come sai, gestisce in perdita netta l’intera iniziativa che ovviamente fa comunque parte di una politica industriale attenta all’immagine.
Per questo il logo del Comune nella campagna di comunicazione è discretissimo, persino in modo eccessivo, risultando quasi invisibile anche sui manifesti più grandi.
Inoltre, particolare non irrilevante, il nome del sindaco non compare.
Infine tra gli spettatori gli elettori di S. Marinella erano un’esigua percentuale. Molti di più i turisti per la maggior parte romani verso i quali nessuna amministrazione ha un interesse di marketing politico diretto.
Ecco perché tecnicamente – per chi si intende un po’ di marketing – si parla di neo-mecenatismo. Come vedi dunque sono due operazioni ben diverse.
In quanto all’Enel ha scelto, anche qui legittimamente, di essere presente all’iniziativa del Castello con una sua visibilità.
Ma quegli spazi, ed altri, molti altri, erano a disposizione di qualsiasi altra “marca” avesse voluto farsi legittimamente pubblicità.
Nessun abbinamento dunque tra il marchio del Comune, che è un bene pubblico, e quello dell’Enel.
Ben diversa la co-brand civitavecchiese con i marchi Enel – Moscherini abbinati in combine.
Diversa tecnicamente e sul piano politico. Ed è su questo piano che ho avanzato le mie critiche, credo e spero anche queste legittime.
Ma se proprio la vuoi tutta, poi, ritengo che Moscherini sia stato persino mal consigliato un inesperto e dilettantesco staff comunicazione, se ne ha uno.
Tecnicamente lo hanno lanciato in un’esposizione mediatica eccessiva su un tema comunque altamente discutibile (il carbone) che non gli ha portato più consensi di quanti già ne avesse.
E con qualche imbarazzo giustificato persino in parte dell’elettorato che lo ha sostenuto. Una inutile ostentazione di “potere” di Moscherini sull’Enel, culminata con il tentativo – noto solo ai ben informati – di salire sul palco con Renzo Arbore, tentativo che, sempre secondo i ben informati, sarebbe stato frustrato dagli stessi organizzatori e che sarebbe alla base dei malcelati dissapori con uno di loro, La Pegna, che a mio modo di vedere gli ha invece fatto un vero favore.
Dunque per finire la mia pagella sarebbe questa:
Enel otto
Civitavecchiesi che l’hanno bevuta sei (sufficienti perché comunque vittime)
Civitavecchiesi che non l’hanno bevuta (otto) proprio perché non l’hanno bevuta
La Pegna-Quartullo otto (hanno fatto il loro mestiere)
Staff cimunicazione di Moscherini quatto-meno-meno
Moscherini (senza voto).
Per S. marinella le pagelle non lasciarle fare agli altri. Falle tu.
Tieni conto che le cronache nazionali hanno conosciuto la città, ma non solo per la stagione al Castello che dal secondo spettacolo è stata sempre un “tutto esaurito”.
Si è parlato molto ad esempio anche del riuscitissimo Festival del Cinema, con John Milius intervistato da tutte le maggiori testate ed un interessantissimo abbinamento con il surf, di uno straordinario premio Cultura con una sereta conclusiva animata da ospiti di primissimo piano (Floris, Fracci, Melandri, Follini, Gasmann, Monti…) e di due giorni di diretta del Tg tre, dove si è parlato di spiagge, di Slam, di mare pulito.
Senza contare due puntate di “Capitani in mezzo al mare” (Rai uno) dedicato al segmento giovani con oltre un milione e mezzo di ascolto e il 18% di share.
Insomma per la Perla,un figurone. Forse mai come quest’anno sul piano mediatico.
Per finire grazie per i complimenti personali: “bravo giornalista” fa piacere.
Penso lo sia anche tu, anche se stavolta sei stato portato a fare un po’ di confusione.
Con stima e affetto, tuo
Fabio Angeloni
C’è differenza al sostegno dato all’Enel da Moscherini e a quello dato dalla stessa Enel alla stagione del Castello?
Beh, si e tanta. E non solo nell’entità.
E’ la differenza che passa tra una operazione make feeling (Civitavecchia) e una di puro mecenatismo (S. Marinella).
Enel vende elettricità e dunque può e deve farsi pubblicità. E quelli che hanno assistito all’orgia di divertimenti sul lungomare di Civitavecchia erano tutti suoi clienti.
Come erano “clienti-elettori” beneficiati dall’ingresso gratuito, guarda caso del sindaco Moscherini che ha abbinato la sua immagine all’iniziativa, marchiando con il suo nome, sotto il logo del comune, tutta la campagna di comunicazione, anche questa a spese Enel.
Nella stagione del Castello invece gli spettatori, per altro paganti, non erano clienti del gruppo Giacchieri che di mestiere fa tutto altro men che vendere al mercato dei privati.
Come prevede un intervento di “mecenatismo” il Gruppo, come sai, gestisce in perdita netta l’intera iniziativa che ovviamente fa comunque parte di una politica industriale attenta all’immagine.
Per questo il logo del Comune nella campagna di comunicazione è discretissimo, persino in modo eccessivo, risultando quasi invisibile anche sui manifesti più grandi.
Inoltre, particolare non irrilevante, il nome del sindaco non compare.
Infine tra gli spettatori gli elettori di S. Marinella erano un’esigua percentuale. Molti di più i turisti per la maggior parte romani verso i quali nessuna amministrazione ha un interesse di marketing politico diretto.
Ecco perché tecnicamente – per chi si intende un po’ di marketing – si parla di neo-mecenatismo. Come vedi dunque sono due operazioni ben diverse.
In quanto all’Enel ha scelto, anche qui legittimamente, di essere presente all’iniziativa del Castello con una sua visibilità.
Ma quegli spazi, ed altri, molti altri, erano a disposizione di qualsiasi altra “marca” avesse voluto farsi legittimamente pubblicità.
Nessun abbinamento dunque tra il marchio del Comune, che è un bene pubblico, e quello dell’Enel.
Ben diversa la co-brand civitavecchiese con i marchi Enel – Moscherini abbinati in combine.
Diversa tecnicamente e sul piano politico. Ed è su questo piano che ho avanzato le mie critiche, credo e spero anche queste legittime.
Ma se proprio la vuoi tutta, poi, ritengo che Moscherini sia stato persino mal consigliato un inesperto e dilettantesco staff comunicazione, se ne ha uno.
Tecnicamente lo hanno lanciato in un’esposizione mediatica eccessiva su un tema comunque altamente discutibile (il carbone) che non gli ha portato più consensi di quanti già ne avesse.
E con qualche imbarazzo giustificato persino in parte dell’elettorato che lo ha sostenuto. Una inutile ostentazione di “potere” di Moscherini sull’Enel, culminata con il tentativo – noto solo ai ben informati – di salire sul palco con Renzo Arbore, tentativo che, sempre secondo i ben informati, sarebbe stato frustrato dagli stessi organizzatori e che sarebbe alla base dei malcelati dissapori con uno di loro, La Pegna, che a mio modo di vedere gli ha invece fatto un vero favore.
Dunque per finire la mia pagella sarebbe questa:
Enel otto
Civitavecchiesi che l’hanno bevuta sei (sufficienti perché comunque vittime)
Civitavecchiesi che non l’hanno bevuta (otto) proprio perché non l’hanno bevuta
La Pegna-Quartullo otto (hanno fatto il loro mestiere)
Staff cimunicazione di Moscherini quatto-meno-meno
Moscherini (senza voto).
Per S. marinella le pagelle non lasciarle fare agli altri. Falle tu.
Tieni conto che le cronache nazionali hanno conosciuto la città, ma non solo per la stagione al Castello che dal secondo spettacolo è stata sempre un “tutto esaurito”.
Si è parlato molto ad esempio anche del riuscitissimo Festival del Cinema, con John Milius intervistato da tutte le maggiori testate ed un interessantissimo abbinamento con il surf, di uno straordinario premio Cultura con una sereta conclusiva animata da ospiti di primissimo piano (Floris, Fracci, Melandri, Follini, Gasmann, Monti…) e di due giorni di diretta del Tg tre, dove si è parlato di spiagge, di Slam, di mare pulito.
Senza contare due puntate di “Capitani in mezzo al mare” (Rai uno) dedicato al segmento giovani con oltre un milione e mezzo di ascolto e il 18% di share.
Insomma per la Perla,un figurone. Forse mai come quest’anno sul piano mediatico.
Per finire grazie per i complimenti personali: “bravo giornalista” fa piacere.
Penso lo sia anche tu, anche se stavolta sei stato portato a fare un po’ di confusione.
Con stima e affetto, tuo
Fabio Angeloni
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