14 agosto 2007

Augusto, se ci sei, batti un colpo


Sembra un paradosso o forse è il paradosso di questa stagione politica. Proprio quando non c'è nulla da fare, quando si potrebbe rimanere sdraiati sotto l'ombrellone la pressione sale. Il paradosso è semplicemente nel fatto che quando c'è da fare nessuno si muove. La città è in un pantano putrido e puzzolente e sta lentamente affondando. Quando invece si potrebbe rimanere immobili tutti si affannano. Diciamo che tutti si mobilitano contro tutti, forse si agitano per far circolare un po' più di aria, per prevenire o anticipare l'autunno che sarà caldissimo ma non dal punto di vista meteorologico. C'è il pericolo, vero, di un ammutinamento della città con una crescita esponenziale dello scontento, degli scontenti, dei truffati dal grande inganno. L'effetto è quasi cinematografico: la sinistra che sfilava all'inizio di aprile 2005 con le bandiere rosse per la città ora è all'opposizione. Siamo riusciti a far cambiare il governo alla città senza fare le elezioni. Augusto Pinochet è stato un dilettante, poteva imparare dal faraone e dai suoi sodali se solo fosse stato un po' più accorto e paziente. Una differenza c'è: qui non abbiamo gli stadi dove poter confinare gli "enucleandi". Anzi, non abbiamo più infrastrutture pubbliche, tutte concesse, prestate, consegnate alla libera iniziativa privata. Non esiste nemmeno il problema "desaparecidos": con un incarico ed annessa prebenda di una manciata di euro, due biglietti per il castello, un nulla osta o una licenza si governa alla grande. Possiamo dire comunque che il golpe c'è stato ed è di matrice veterodemocristiana. I segnali ci sono tutti. Non esiste opposizione, non esiste libertà di stampa, i partiti non fanno i congressi. Tutti sono con il fiato sospeso. Per strada c'è il coprifuoco. Non si svolgono più manifestazioni perche, con la scusa che non c'è una lira, si evitano le adunate pubbliche di più di tre persone, in ossequio rispettoso all'articolo 270 del codice varato il secolo scorso dall'illustre prof. Rocco. Anche la "notte bianca" più che una manifestazione pubblica sembrava una colossale ora d'aria e i concerti al Castello di Ferrara si svolgono a pagamento, tutti dietro recinti e filo spinato.
Il maldistomaco, la febbriciola che tutti stanno provando in questi giorni non è influenza, fatevelo dire, ma la manifestazione della reazione del fisico umano ai miasmi della palude.
Un consiglio? Una bella aspirina e mi raccomando...non fate l'onda!

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