Dall’inizio dell’estate decine di incendi hanno caratterizzato le zone Quartaccia e Selciata. Ad offesa si aggiunge offesa. Non solo abbiamo un’amministrazione che non rispetta il regolamento del verde abbattendo in due anni 400 alberi, non solo si sbloccano centinaia di migliaia di metri cubi di cemento in singoli quartieri senza una pianificazione generale, non solo andiamo ad occupare tratti di costa miracolosamente rimasti intatti, come le sabbie nere del castello, prevedendo stabilimenti balneari, questa estate, chi abita tra la quartaccia e la selciata lo sa benissimo, ad ogni giornata ventosa corrisponde un incendio doloso, una volta definitivamente distrutto quel residuo di macchia mediterranea che si ostina ancora a resistere sulle nostre colline, la nuova edilizia concordata studiata da questa Amministrazione potrà modificare la destinazione dei lotti. Ma tant’è, l’importante è che rimanga suolo, anche solo terreno nudo, roccia madre, dove scavare fondamenta e costruire palazzine. La perdita del bosco in fin dei conti non altera lo sviluppo di Santa Marinella, nessun fastidio per gli interessi di questa Amministrazione. Ci sono comuni, soprattutto nei parchi nazionali che hanno eliminato gli incendi con 100 mila euro l’anno, noi li spendiamo per organizzare la cena dei VIP al Castello Odescalchi, privato e costoso, di Santa Marinella.
Come si dice “il fuoco fa fumo e arrosto” e ormai hanno capito tutti a chi tocca il fumo e chi si pappa l’arrosto.
Come si dice “il fuoco fa fumo e arrosto” e ormai hanno capito tutti a chi tocca il fumo e chi si pappa l’arrosto.
Giovanni Dani
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