09 agosto 2007

Dani alla Quartaccia

Alcune fandonie sono state diffuse per cercare di screditarmi e sono costretto a chiarire con voi tutti la mia posizione che ho sempre cercato di mantenere coerente con quanto era prefissato dal programma elettorale.
La volontà di pianificare e quindi dare la possibilità a chi non aveva costruito abusivamente negli anni precedenti, rimanendo onestamente ad aspettare ciò che gli era dovuto di diritto, l’ho espressa in varie riunioni che abbiamo fatto sia convocate dal Sindaco, che convocate da me, sia richieste da voi stessi. Sappiamo tutti che lo spazio a Santa Marinella è destinato da decenni alle case e alle automobili, il piano regolatore generale fu approvato da una amministrazione molto simile a questa, zeppa di costruttori. Questo era il mio obiettivo: ripianificare Santa Marinella dandogli un senso, teso anche alla qualità della vita e delle esigenze famigliari, avere un quadro complessivo delle dinamiche sociali ed adeguare a questo l’urbanistica. Purtroppo subito dopo l’abbassamento degli indici che hanno tolto 600.000 metri cubi, sono stato assediato e impossibilitato a proseguire.
Via IV Novembre era da “palazzinare” e avvantaggiare qualcuno con gli accorpamenti.
Gli incarichi avvenivano a mia insaputa e non partecipavo alle riunioni.
Cari concittadini la pianificazione è in mano ai costruttori e le modalità di concepire la città non cambiano. Purtroppo è la città che deve adeguarsi ai costruttori. Più palazzine, sempre meno moderne, senza nessuna attenzione all’ambiente, con appartamenti sempre più piccoli, con pianificazione quartiere per quartiere secondo gli interessi che ci girano intorno e i cittadini che devono sottostare a questi poteri. Il comune sempre più in balia di chi ha i soldi viene privatizzato poco a poco mentre noi tutti al massimo riusciamo a fare buon viso a cattivo gioco. Queste torbidi dinamiche non le accetto e le combatterò finchè ne avrò forza anche se alcuni miei concittadini, che preferiscono affidarsi all’amico e al potentino di turno, non si prenderanno le loro responsabilità.
Vi ringrazio per l’attenzione
Giovanni Dani

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