Senza il freno di recenti e severe lezioni politiche decretate dall’elettorato che ne hanno fatto un emerito perdente, Luciano Pranzetti si perde in un attacco a testa bassa contro l’ingresso in maggioranza del consigliere Fratturato.
Lo fa a titolo personale, o al massimo per interposta persona, non rappresentando né lui né il suo eventuale suggeritore nessun progetto, nessuna formazione politica.
Lo fa adesso, stigmatizzando i cambi di coalizione post elettorali, ma dimenticando di parlare nei casi di Dani e Notazio che hanno abbandonato la loro compagine elettorale, trovandosi poi a votare insieme alla Destra – tanto per fare un esempio - anche contro l’abbassamento degli indici urbanistici.
L’adesione del consigliere Fratturato al progetto rappresentato dalla maggioranza, paventata da Pranzetti, si muove invece sotto il segno di un coinvolgimento nella politica e del governo della città di un movimento fortemente impegnato nel sociale che sa trasformare il sacrificio dei singoli in impegno collettivo.
Si tratta di una componente di quella società civile da più parti invocata come elemento vitalizzante della politica.
Come già accaduto con il consigliere Assumma, non si tratta qui di adesioni patteggiate, ma della volontà di esprimersi attraverso il proprio impegno e la propria partecipazione nei progetti di cambiamento dei quali questa maggioranza è portatrice.
Si capisce come per Pranzetti & company sia difficile assistere ad una interpretazione disinteressata dell’impegno politico e lo si comprende ancor meglio dai recenti tentativi condotti da parti politiche a lui fino a ieri affini di intraprendere ai danni dell’attuale maggioranza una vera e propria campagna acquisti per destabilizzare l’attuale Governo di S. Marinella.
Una campagna con tanto di parametri basati sul reddito dei candidati-traditori, sulla durata residua della legislatura, sul potenziale politico esprimibile, della quale è difficile immaginare la spregiudicatezza quanto è facile invece intuirne la matrice e la mano, per altro avvezza, che ha perpetrato senza esito il “nobile” tentativo di destabilizzazione.
Lo fa a titolo personale, o al massimo per interposta persona, non rappresentando né lui né il suo eventuale suggeritore nessun progetto, nessuna formazione politica.
Lo fa adesso, stigmatizzando i cambi di coalizione post elettorali, ma dimenticando di parlare nei casi di Dani e Notazio che hanno abbandonato la loro compagine elettorale, trovandosi poi a votare insieme alla Destra – tanto per fare un esempio - anche contro l’abbassamento degli indici urbanistici.
L’adesione del consigliere Fratturato al progetto rappresentato dalla maggioranza, paventata da Pranzetti, si muove invece sotto il segno di un coinvolgimento nella politica e del governo della città di un movimento fortemente impegnato nel sociale che sa trasformare il sacrificio dei singoli in impegno collettivo.
Si tratta di una componente di quella società civile da più parti invocata come elemento vitalizzante della politica.
Come già accaduto con il consigliere Assumma, non si tratta qui di adesioni patteggiate, ma della volontà di esprimersi attraverso il proprio impegno e la propria partecipazione nei progetti di cambiamento dei quali questa maggioranza è portatrice.
Si capisce come per Pranzetti & company sia difficile assistere ad una interpretazione disinteressata dell’impegno politico e lo si comprende ancor meglio dai recenti tentativi condotti da parti politiche a lui fino a ieri affini di intraprendere ai danni dell’attuale maggioranza una vera e propria campagna acquisti per destabilizzare l’attuale Governo di S. Marinella.
Una campagna con tanto di parametri basati sul reddito dei candidati-traditori, sulla durata residua della legislatura, sul potenziale politico esprimibile, della quale è difficile immaginare la spregiudicatezza quanto è facile invece intuirne la matrice e la mano, per altro avvezza, che ha perpetrato senza esito il “nobile” tentativo di destabilizzazione.
Fabio Angeloni
addetto stampa dell'Amministrazione Comunale
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