23 agosto 2007

Il Zelig della Perla

“Godi popolo, è tutto gratis” ovvero, Moscherini-Enel: è questione di feeling.

E' di sabato scorso la nota con questo titolo, vergata su carta intestata dei Ds di Civitavecchia con la quale Fabio Angeloni, noto ai più quale portavoce del Faraone ed addetto stampa del comune della Perla bacchetta il sindaco di Civitavecchia accusandolo di prostituirsi all'Enel in cambio di spettacoli e ballerine che allieterebbero o avrebbero allietato l'estate dei nostri vicini.

Cosa c'entra Zelig?

A seconda dell'ambiente in cui si muove il bravo giornalista adatta la propria prosa e mimetizza il proprio Io un naturalista direbbe per "assicurare la sopravvivenza della specie". Leggiamone un brano.
"Si tratta di una operazione, ben nota al marketing dell’Enel e che ha trovato – ma guarda ancora il caso – il centro destra compiacente, operazione che va tecnicamente sotto il nome di “make feeling”. Bene è con questa tecnica che si tenta di trasferire il feeling creato dal film sul prodotto attraverso il potente strumento della musica. Stavolta la musica ce l’hanno messa Arbore&company (che brutto scivolone per il Renzo una volta artista alternativo) …e il prodotto?Apparentemente sembrerebbe Moscherini, che, tecnicamente parlando, fa dunque la figura del formaggino della pubblicità… in realtà il prodotto è l’Enel. Ma non perché deve costruire la centrale, …no. Attenti che il carbone non c’entra. C’entra la costruzione del consenso, di quel “feeling” che ha fin qui consentito alle centrali di stare in piedi e che consentirà all’Enel di stare con noi per altri cento anni. Insomma, Moscherini passa e l’Enel resta e non ci sono cambiali all’incasso, perché tutti hanno già incassato in termini di feeling. L’orgia collettiva, perché pur sempre di attività orgiastiche dell’Io si tratta, anche a riflettori spenti lascia il segno, eccome. Sul volto soddisfatto di Moscherini e sull’immagine dell’Enel che ne esce stra-vincente."

A prescindere ora dalla dotta interlocuzione del nostrano Zelig ai più non sarà sfuggita la coordinazione dell'Angeloni - pensiero con la situazione di Santa Marinella.

Anche qui le feste sono state zero, non nel senso di costo zero, ma nel senso che qualcuno dice che ci siano state e non se ne è accorto nessuno. Di ieri il grido di Profili, oggi sul Messaggero l'urlo degli operatori. L'unico vero evento dell'estate, le notti al Castello di Ferrara, non sono state a costo zero come si racconta: chi entrava doveva pagare anche un salato biglietto. L'unico che ha potuto agire veramente a costo zero è stato l'organizzatore al quale è stata concessa una magnifica location senza che al Comune venisse indietro una lira. Anzi, per parcheggiare al castello bisogna anche pagare il biglietto. E l'Enel? Sicuramente non c'entra nulla con il castello e le manifestazioni visto che la strada per entrare al maniero è tappezzata di striscioni pubblicitari con il marchio del monopolista elettrico così come l'area in cui si svolgono gli spettacoli.

Poi c'è la ciliegina sulla torta. Domani sera sono previsti 250 invitati alla cena offerta dal Comune al castello di Santa Marinella. Chi la paga? Secondo la teoria del nostro Zelig qualcuno che deve creare il feeling, ma sempre con il logo dell'Enel sul fondale. Questo se Angeloni, quando parla da Civitavecchia, fosse più Angeloni di quando parla da Santa Marinella.

Ma se, in termini strettamente matematici, il Faraone sta a Zelig come il tesoretto sta a PadoaSchioppa, l'Uomo Rogna che c'entra?

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