Evento unico dell'estate 2007 il pranzo di Ferragosto organizzato per la maggioranza che porta sulle spalle il peso del governo della città. Naturalmente alla stampa è stato negato l'invito ed interdetto l'ingresso, anche per non interrompere la tradizione che la richiede supina ed asservita, ma posso assicurare che con la giacca bianca io e i mei colleghi potremmo essere molto abili anche nel servizio ai tavoli. Talmente abili che, notati i resti dell'augusto banchetto, abbiamo dedotto la lista delle portate che fedelmente vi proproniamo anche un po' invidiosi.
Il piatto forte è stato naturalmente il Faraone ai ferri nel senso che passata anche quest'impalpabile estate ha raggiunto il suo pervicacemente riceercato obiettivo di stare ai ferri corti con tutti, proprio tutti, fortissimamente tutti. Anche gli pseudo aperitivi di pacificazione sono soltanto di facciata. Sotto le giacche tutti continuano a portare affilatissime lame; proprio tutti, statene certi.
Tra i primi uno splendido assaggio di Quartieri all'arrabbiata. Si è reso finalmente conto che non basta annaffiare e piantare qua e la, che il menhir ficcato allo svincolo autostradale è sicuramente un simbolo di fertilità pericoloso per chi guida di notte non essendo illuminato ma non serve a nessuno, tanto meno a chi aspetta di poter vivere in una città dignitosa: se i grandi progetti si limitano ad un sasso sull'autostrada stiamo tutti freschi.
Cambio in corsa, rispetto al menù, per l'altra portata. Al posto della pasta ai quattro formaggi gli invitati hanno gradito soltanto i treconMaggi. Il tempo passa e ci si rende conto che non tutti sono disposti a fare il salto della corsia in marcia. Il progetto Nuova Dc non è coeso come sembrava. Un salto dei famosi tre, Maggi compreso, cambia poco a livello numerico. La maggioranza che si regge su tredici teste, uscendone tre consiglieri potrebbe contare sempre sull'appoggio, ormai apertamente dichiarato, dell'inossidabile Fratturato. In undici si governerebbe bene lo stesso. Quindi chi non è più gradito, e lo sa da solo, non è nemmeno indispensabile.
Altra pietanza, assaggiata ormai da tutti con gusto, il Fratturato stufato. Un po' si è stufato lui in attesa di essere chiamato a gran voce tra i più, un pò si è stufato il resto del mondo a chiedersi se "passa o non passa". Due conti li abbiamo fatti prima e abbiamo convenuto che il fenomeno è irrilevante. Piaccia o no è fatto così e ce lo dobbiamo tenere, un pò come lo stesso Faraone.
Gradevole contorno insalita Marongiu. Si, insalita e non insalata perchè da un po' di tempo l'assessore alla crosta stà vivendo la vita dalla parte sbagliata della pendenza. La ragione? Probabilmente qualche influenza mistica gli fa annunciare l'Apocalisse a scadenza prefissata salvo poi, quando l'universo dovrebbe estinguersi in un gran botto, posticipare la data con la stessa scioltezza con la quale si rinnova un fido bancario. Un pò anche perchè il suo hobby per la stereofonia, coltivato quasi professionalmente, lo ha spinto molto ad ascoltare più che a parlare.
Dessert eccelso un delizioso Siviero gelato, tentato di andare a fare il quinto dei Fantastici Quattro o di rimanere sempre sullo stesso Fronti, è bloccato, congelato appunto, a metà del guado; suppergiù come il reparto turistico dell'amministrazione. Ha ricevuto in eredità dall'eccentrico Profili un macchinone fuoriserie del quale non è riuscito ancora a trovare il tasto dell'avviamento.
Il conto del banchetto chi lo ha pagato?
Naturalmente l'Uomo Rogna, poteva mancare?
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